Presentato il piano energetico ambientale regionale: al centro le fonti di rinnovabili

Obiettivo ridurre l'uso di combustibili fossili e soddisfare attraverso energia pulita quasi il 28% dei fabbisogni energetici piemontesi

Il Pear, piano energetico ambientale regionale, è stato illustrato dall’assessore all’Ambiente Matteo Marnati alle Commissioni terza e quinta presiedute in congiunta da Angelo Dago. L’obiettivo al 2030 è di soddisfare attraverso fonti rinnovabili quasi il 28% dei fabbisogni energetici piemontesi. Un punto di arrivo per i settori civile, industriale, per trasporti e agricoltura.

L’assessore ha evidenziato le principali modifiche apportate al Piano: “L’aggiornamento di alcuni riferimenti normativi attraverso rettifiche materiali al testo, tradotte in 47 proposte di emendamento; la specificazione che lo scenario di Piano originariamente posto al 2020 non è altro che un “check period” rispetto agli obiettivi posti al 2030; un aggiornamento al teleriscaldamento per quanto riguarda gli sviluppi dell’area metropolitana di Torino; l’integrazione del tema dell’idrogeno, in modo particolare riguardo alla strategia regionale della green economy; l’integrazione del più recente Rapporto statistico sull’energia in Piemonte 2020”.

In generale, è prevista la diminuzione dei consumi e la progressiva sostituzione dei carburanti fossili con fonti di energia rinnovabile con il risultato di ridurre del 30 per cento il consumo di energia entro il 2030, ma soprattutto raggiungere una quota vicina al 50 per cento di produzione di energia elettrica regionale proveniente da fonti rinnovabili.

Nel corso della discussione generale sono intervenuti Sean Sacco (M5s) che si è detto disponibile a una approvazione in tempi brevi del piano, ma resta critico sugli obiettivi proposti che necessiterebbero di una revisione economico/ambientale. Anche Marco Grimaldi (Luv) si è detto favorevole a una approvazione veloce, ma ha rimarcato l’esigenza di tenere conto dei profondi cambiamenti ambientali che si registrano e del ruolo dei grandi attori piemontesi dell’energia. Matteo Gagliasso (Lega) ha evidenziato come ci sia una necessità di puntare su impianti idrici di grandi dimensioni rispetto ai piccoli per l’energia elettrica, ma anche su come serva trovare nuove soluzioni tecnologiche circa l’installazione di mini impianti eolici.

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