Vesod raddoppia: dopo il murale di Monale riprende i pennelli a Castellero

Ieri l'inaugurazione dell'opera che anima via XX Settembre con la grande conchiglia del Pliocene

Vesod
L’inaugurazione dell’opera di Vesod (secondo a sinistra)

Persino un raggio di sole, dopo ventiquattr’ore ininterrotte di pioggia, per l’inaugurazione del murale di Vesod a Monale: ieri “Street Art sulle colline del mare” ha inaugurato la quarta opera d’arte, senza titolo, e questa settimana, sempre con lo stesso artista torinese, si accinge a coprire il quinto muro, quello di Castellero.

Qui Vesod lavorerà sulla parete esterna della Casa di Accoglienza madre-bambino di via Baldichieri gestita dal Piam: sono ospitate attualmente tre mamme nigeriane, con altrettanti bambini, sottratte alla tratta degli esseri umani.

Intanto ieri il sindaco di Monale, Sergio Magnetti, si è detto “orgoglioso di un’opera bellissima e piena di profondi significati”.

La grande conchiglia del Pliocene (dipinta sul muro di una casa di via XX Settembre messa a disposizione dai proprietari Bruna e Paolo Cerrato per quattro profughi di guerra ucraini) trattiene su di sé il piccolo paese della Val Triversa: una sorta di abbraccio per tenere legati la storia di un territorio (paleontologia) e il paese di oggi che diventa casa anche per i migranti. I murales sono realizzati con i fondi del Sistema di accoglienza e integrazione Sai (Ministero dell’Interno) utilizzati dai Comuni con i muri dipinti e da anni impegnati sul fronte della solidarietà sociale: Castellero, Chiusano, Cortandone, Monale e Settime.

Da parte di Vesod e di Davide Loritano, titolare della Galleria d’arte Square23 di Torino che ha reso possibile la presenza dell’artista di Venaria, impegnato negli ultimi mesi in varie parti del mondo, un ringraziamento sentito al sindaco e agli abitanti: “Siamo stati bene con voi e adesso siamo contenti se riusciremo a regalarvi un po’ di emozione, se i vostri pensieri, davanti al murale, sapranno andare oltre al grigio della strada”.

Già intervenuto all’inaugurazione dell’opera di Chiusano, realizzata da Matteo Michele Bisaccia, Gianluca Forno ha ribadito che “il Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato crede in questo progetto e lo sostiene. Abbiamo opere che stupiscono per la loro bellezza, portatrici di messaggi che esaltano le virtù del nostro territorio e ci rendono orgogliosi: la conservazione dei fossili e l’inclinazione allo spirito di solidarietà”.   

Presenti alla cerimonia il sindaco di Castellero, Roberto Campia, il vicesindaco di Cortandone, Alberto Pelissetti, il presidente del Piam Alberto Mossino e altri primi cittadini, come Aldo Marchisio di Pino d’Asti, interessati a estendere la presenza dei murales nei loro territori.

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