Al Teatro Alfieri la prima edizione di Asti Lirica: quattro appuntamenti dal 6 al 27 luglio

L’assessore alla Cultura Candelaresi: “Il festival farà riflettere sul senso della vita e saprà sorprendere anche il pubblico meno specialista”

ASTI – Si allarga l’offerta musicale nella città. Protagonista del mese di luglio sarà l’opera, con la prima edizione di “Asti Lirica”.

 

L’Italia è conosciuta e apprezzata nel mondo per essere stata la culla dell’opera lirica, ma anche per la costanza nella valorizzazione di questo genere musicale grazie a prestigiosi festival estivi nazionali.

 

Asti si affaccia in punta di piedi su questo importante scenario musicale, con una prima ambiziosa edizione che prevede quattro appuntamenti al Teatro Alfieri alle ore 21.

La direzione artistica è affidata a Renato Bonajuto.

Ognuna delle rappresentazioni sarà illustrata da un musicologo. L’apertura di ogni serata sarà sempre affidata a “L’opera in 5 minuti”, vale a dire un breve momento divulgativo in cui saranno introdotti trama, bellezze e curiosità su cui concentrarsi, e sarà spiegato brevemente l’aspetto musicale dell’opera.

La voix humaine

Si inizia il 6 luglio con “Pimpinone, ovvero le nozze infelici”, intermezzo giocoso di Georg Philipp Telemann, in lingua italiana. Suonerà l’Asti Sistema Orchestra, diretta da Fabio Poggi.

Il 24 luglio si passerà al Novecento con “La voix humaine” di Francis Poulenc, tratta dalla pièce omonima di Jean Cocteau. Nelle panni di Lei (Elle), donna che rappresenta il dramma dell’amore in tutta la sua incomunicabilità, canta il soprano Paoletta Marrocu, fra le principali interpreti del ruolo sulla scena internazionale.

 

Il 26 luglio sarà la volta di un altro capolavoro della musica: “Stabat Mater” di Pergolesi, compositore del Settecento che ha avuto il merito di aver musicato un testo sacro con una musica di carattere lirico e profaneggiante. Sarà presentato in forma scenica grazie all’elegante allestimento del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, per la regia di Renato Bonajuto.

Il baritono Ambrogio Maestri

Asti Lirica si chiuderà il 27 luglio con il recital del grande baritono Ambrogio Maestri, autentica super star dell’opera internazionale e accompagnato al pianoforte da Enrico Zucca.

Biglietti 12 euro (ridotto 10 euro per abbonati stagione teatrale, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense, allievi Istituto Verdi, under 35 e over 65). Prevendite presso la cassa del Teatro Alfieri, info 0141.399057/399040, e online su http://www.bigliettoveloce.it

 

Dentro la Notizia ne ha parlato con l’assessore alla Cultura di Asti, Paride Candelaresi

Perché portare l’Opera ad Asti?
Dopo il grande successo invernale del “Don Giovanni” di Mozart al Teatro Alfieri, protagonista di recensioni entusiastiche su riviste specializzate nazionali e internazionali, l’idea era quella di proporre al pubblico un bouquet musicale composto da quattro titoli di grande gusto e raffinatezza. L’intenzione è di attirare ulteriormente l’attenzione della critica e offrire spettacoli di grande qualità, rivolgendoci a un pubblico di melomani ma aprendo le porte anche a un pubblico curioso che desidera avvicinarsi al genere.

Qual è il fil rouge che lega i quattro appuntamenti?
L’elemento comune a tutti gli spettacoli è un ricerca musicale di opere che non sconfinano in un repertorio estremo, ma mantengono un’altezza qualitativa importante. Tutte queste opere ci consentono di riflettere sul senso della vita, nel pensiero comune che siamo tutti soli e cerchiamo di non esserlo finché, soli, non ritorniamo.

L’opera lirica pare adatta solo ad ascoltatori con esperienza.
Sì, ma non solo. È vero, la scienza dimostra che i generi musicali più complessi vengono affrontati da musicisti e addetti ai lavori con un approccio analitico-sistematico che consente di ascoltare con attenzione i suoni, ma l’immediatezza di un capolavoro è percepibile a chiunque. Sono certo che verranno al festival di Asti Lirica esperti melomani e curiosi appassionati.

 

Dunque il festival riuscirà a stupire anche chi non è appassionato?
Certo! Anzi, data la bellezza di questi pezzi straordinari, la musica risulta di familiare ascolto anche allo spettatore più profano, il quale è avvantaggiato poiché più portato a recepire empaticamente il messaggio musicale. La portata emotiva di opere come queste, addirittura, arriva più facilmente a chi non le ha mai ascoltate!

Caricamento...