La Costituzione Italiana afferma, all’art. 32, che è compito della Repubblica tutelare «la salute come fondamentale diritto dell’individuo» e lo fa dopo aver stabilito, all’art. 3, che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, senza distinzione alcuna. La presenza della tutela della salute nella Carta fondamentale ci dice, dunque, che parlarne non significa solo ribadire un principio, ma anche un valore percepito dal cittadino come bene primario e diritto acquisito, al pari del sistema previdenziale.
Ma così come per la previdenza, anche per quanto riguarda il mondo della sanità esiste la possibilità di integrare, individualmente o collettivamente, i servizi offerti dal Servizio Sanitario Nazionale, scelta più che mai attuale in un periodo storico come quello che stiamo vivendo che ci porta a domandarci se questo sia un bisogno o un desiderio.
Secondo l’Istat, infatti, nel 2050 gli over 90 in Italia saranno oltre 1 milione, a fronte di circa 55 milioni di abitanti; ma l’aumento dell’aspettativa di vita, che di per sé è una conquista, porta con sé numerose sfide legate alla gestione delle cronicità e ad una maggiore richiesta di assistenza sanitaria, non prevista alla nascita del SSN, creato nel 1978 per gestire una fase acuta e oggi impegnato invece a gestire le cronicità, tentando di coniugare principi di equità e solidarietà nell’accesso alle cure con la sostenibilità economica del sistema pubblico: quel welfare che rimanda ai principi di solidarietà, mutualità e sussidiarietà che avevano dato vita nell’Ottocento alle società di mutuo soccorso, fondamentali in un’epoca in cui ancora non si parlava di sanità pubblica. È in quei valori che si ritrova la Società di Mutuo Soccorso Fondo Assistenza e Benessere, in una parola Fab. Attiva dal 2011 e forte di una base associativa di oltre 37 mila Soci in costante crescita, Fab fonda la sua attività su un modello retail, rivolgendosi direttamente a famiglie e privati con strumenti di sanità integrativa offerti attraverso autorevoli Soci Sostenitori quali banche e fondazioni bancarie, tra cui il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Dodici i Piani Mutualistici e due gli Upgrade con i quali Fab si rivolge ai single e alle famiglie, indipendentemente dal numero e dall’età dei componenti; piani volti al benessere dei suoi Soci sia quando sono in salute – con percorsi di prevenzione ed educazione ai corretti stili di vita – sia quando affrontano una fase di cura, con presa in carico diretta e centri e medici convenzionati, anche in presenza di patologie pregresse e fino ad 85 anni.
Il tutto supportato dal lavoro di ricerca svolto dal suo Comitato Tecnico Scientifico, dalle molte attività gratuite di prevenzione e dai progetti per i più giovani. Un lavoro attento e costante che, attraverso la rubrica che oggi inauguriamo, esploreremo assieme, approfondendo argomenti significati per la vita di ognuno di noi.
Perché come diceva Marziale, la vita non è semplicemente vivere, ma vivere in benessere.
Antonella Manuela Larocca
Responsabile Comunicazione
Fab SMS – Fondo Assistenza e Benessere Società di Mutuo Soccorso