Ricordare perché non accada mai più

Asti commemora le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e della Shoah

L’Olocausto uccise 15 milioni di persone. E ogni anno, il 27 gennaio, vengono ricordate affinché ciò che è successo non accada mai più: è questo il senso della “Giornata della memoria”, un evento che commemora le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e della Shoah.

Perché il 27 gennaio
La data è simbolica: nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa arrivarono per prime alla città polacca di Auschwitz, dove scoprirono il campo di concentramento. La data è stata designata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite l’1 novembre 2005; anche il nostro Paese ha istituito la giornata per le vittime dell’Olocausto il 27 gennaio, ma lo ha fatto cinque anni prima della risoluzione delle Nazioni Unite. La ricorrenza è stata definita con la Legge 20 luglio 2000, n. 211, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Non solo ebrei
Su 15 milioni di morti in totale, quasi sei milioni erano ebrei. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento alla celebrazione del Giorno della Memoria del 2019, aveva detto: «La furia nazista si accanì con micidiale e sistematica efficienza anche contro altre categorie di “diversi”: i dissidenti, gli oppositori, i disabili, i malati di mente, gli omosessuali, i Testimoni di Geova, i rom e i sinti, gli slavi. Nell’ordine nuovo, vagheggiato da Hitler, non c’era posto per la diversità, la tolleranza, l’accettazione, il dialogo».

Asti non dimentica
ASTI – Lunedì 27 gennaio, la Prefettura di Asti, unitamente al Comune e alla Provincia di Asti, all’Ufficio scolastico territoriale e all’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea, organizza la cerimonia celebrativa del “Giorno della Memoria”. L’appuntamento è alle 11, nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia. All’evento, condotto dal giornalista e scrittore Massimo Cotto, saranno presenti le Istituzioni cittadine, oltre a una nutrita rappresentanza di alunni delle scuole di Asti e provincia. L’iniziativa prevede l’alternarsi di letture, musiche e immagini che offriranno momenti di riflessione. Nell’occasione, il Prefetto di Asti consegnerà ai familiari di Paolo Romagnoli, non più in vita, la medaglia d’onore concessa dal Capo dello Stato a cittadini italiani costretti al lavoro coatto nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943.

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