Anche ad Asti la raccolta firme di Fratelli d’Italia perché l’utero in affitto sia reato universale

 

È partita anche ad Asti, con il banchetto allestito sabato mattina, nella centralissima piazza Alfieri, la campagna per la raccolta firme contro “l’utero in affitto, reato universale”, promossa a livello nazionale da Fratelli d’Italia. La maternità surrogata in Italia è già vietata dall’articolo 12, comma 6, della Legge n. 40 del 2004. La Legge in discussione in questi giorni in Parlamento propone di rendere la gestazione per altri un “reato universale” cioè illegale anche quando tale procedura avvenga all’estero.

“Oggi l’utero in affitto è illegale in Italia – spiegano gli organizzatori – ma varie coppie recandosi all’estero sfruttano questa pratica disumana e al rientro in Italia chiedono allo Stato di poter essere riconosciuti come i genitori dei neonati che portano con sé. Questa situazione alimenta un perverso turismo procreativo, lasciando senza protezione quei bambini comprati e di conseguenza anche le madri sfruttate all’estero da questo vero e proprio mercato dei figli”.

Al banchetto hanno partecipato i consiglieri comunali Carlotta Accomasso e Roberto Venturino, oltre a numerosi dirigenti e militanti di partito tra cui Sergio Ebarnabo, Davide Carniato, Roberta Furnari, Fabio Mattina e Jessica Paschini. In settimana Fratelli d’italia sarà presente con altri banchetti per continuare il suo impegno politico sul territorio tra i cittadini.

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