Asti, FdI ha promosso il convegno intitolato “Il regolamento europeo sul divieto del piombo nelle zone umide”

L’incontro si è svolto nella sede dell'associazione sportiva TAV Astigiana TRAP

ASTI – Sabato scorso nella sede dell‘associazione sportiva TAV Astigiana TRAP si è svolto un importante convegno intitolato “Regolamento europeo sul divieto del piombo ed effetti su caccia, munizioni e poligoni”, organizzato dal responsabile del dipartimento difesa del coordinamento provinciale astigiano di Fratelli d’Italia, Michele Iannotta.

Tra i relatori anche l’europarlamentare e membro della Commissione Ambiente, Pietro Fiocchi, il quale ha sottolineato come il Parlamento Europeo, vista la pericolosità del piombo per la salute e l’ambiente, ha correttamente valutato di vietarne l’utilizzo in molti settori.

Da tempo infatti, in molte paesi occidentali, come ad esempio negli Stati Uniti d’America, è proibito l’utilizzo di munizionamento contenente piombo per la caccia nelle zone umide, poiché facilmente ingeribile dagli uccelli acquatici.

L’On. Fiocchi ha altresì precisato come l’attuale Governo Meloni sia immediatamente intervenuto, con opportuna circolare ministeriale, per evitare che siffatto regolamento europeo si trasformasse in un’ulteriore vessazione a danno dei cacciatori e tiratori sportivi.

Infatti, grazie anche all’intervento del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il Governo italiano ha correttamente applicato il regolamento in parola prevedendo il sanzionamento dei soli comportamenti vietati e limitando le erronee interpretazioni, quali ad esempio il divieto di detenzione di cartucce in piombo in prossimità delle zone umide (che invece è consentito).

A seguito dell’intervento dell’assessore all’Ambiente e alla Sicurezza del Comune di Asti, Luigi Giacomini, e del Deputato Astigiano Marcello Coppo, i lavori sono proseguiti con l’esposizione dello studio in materia di diritto delle armi del dott. Andrea Revel Nutini, vice-presidente del Comitato “Difesa dei Legali Possessori di Armi”.

Quest’ultimo ha avuto modo di provare che non vi è alcuna correlazione tra l’aumento della criminalità e le armi legalmente detenute, semmai il contrario, posto che tutti i dati statici dimostrano in maniera scientifica che a fronte di un incremento di armi legalmente detenute la criminalità diminuisce.

A tal proposito il dott. Revel ha precisato che coloro che delinquono si rivolgono al mercato nero, pertanto una diminuzione di armi legalmente detenute non comporterebbe una diminuzione dei crimini violenti. Anzi, il divieto di detenzione di armi da parte dei cittadini onesti provocherebbe l’aumento della criminalità perché non vi sarebbe deterrenza (come ad esempio in Inghilterra).

A conclusione dei lavori Iannotta ha confermato la volontà di Fratelli d’Italia di organizzare ulteriori eventi informativi sul diritto delle armi,  affinché tutti i legali possessori di armi possano meglio comprendere la materia ed evitare, seppur in buona fede, di commettere illeciti amministrativi o peggio penali.

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