All’Alfieri Angiolini e Cremon in scena con “La guerra dei Roses”

Una commedia travolgente racconta lo scontro di due amanti e di ogni essere umano

GIULIA DI LEO

ASTI – Teatro Alfieri si prepara a un nuovo tutto esaurito della stagione di prosa: questo lunedì, 12 novembre, alle 21 andrà in scena l’atteso spettacolo “La guerra dei Roses”, diretto da Filippo Dini con Ambra Angiolini e Matteo Cremon. Con loro, sul palco, anche Massimo Cagnina e Emanuela Guaiana. Lo spettacolo si ispira all’omonimo romanzo del 1981, trasformato otto anni in un successo cinematografico diretto da Danny De Vito. È stata proprio dell’autore del romanzo, Warren Adler, che ha scritto il soggetto del film, la decisione di adattare la storia anche al teatro, creando una commedia raffinata e folle. Il teatro diventa, così, la dimensione ideale per rappresentare la potenza espressiva e la dimensione onirica del racconto. La terribile separazione tra i coniugi Rose sarà impersonificata da Cremon e Angiolini nei panni di un ambizioso uomo d’affari e di una moglie obbediente. L’atmosfera di amore e di sincera passione racchiude le vicende sin dalle prime scene della commedia. Immediatamente dopo l’inizio della commedia, però, la cornice rosasi rompe, infrangendosi contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale della donna, che prima appoggiava con tanta stima e sostegno la carriera di lui.

Tutta la vita passata insieme viene completamente riscritta e reinterpretata da lei, che matura una presa di coscienza vestendosi di una ferocia degna di una grande eroina. La donna si scaglia, così, contro il suo amato, ritenuto ora il responsabile della sua mancata affermazione. Prende, quindi, il sopravvento un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità che porta a estreme conseguenze. Filippo Dini precisa: «La grandezza dell’amore si esprime in questa commedia attraverso la sua fine», ponendo inevitabilmente l’uomo, prima ancora della donna, davanti alle proprie debolezze e alla necessità di mettere da parte orgoglio e ambizione. È l’espressione più sconvolgente della potenza dell’essere umano a occupare le scene.

Non a caso nel titolo originario, si ha il paragone con la guerra che racconta quello che, in effetti, è stato uno dei più sanguinosi scontri della storia inglese. Una guerra nata in “casa” tra due rami di una stessa famiglia, tra le “rose” che, metaforicamente, viene trasposta nella battaglia che ogni spettatore potrà percepire nelle viscere della propria coscienza tra vittime e carnefici e metà irrisolte. Gli ultimi biglietti disponibili sono acquistabili al prezzo di 20 euro in platea, barcacce e palchi e 15 euro nel loggione. Per ulteriori informazioni, tel. 0141/399057 – 0141/399040.

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