Il pasto si fa più veloce
Sempre più cibi pronti, surgelati e barrette ai cereali sulle nostre tavole
Nel primo semestre 2019, la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari ha ripreso a crescere di oltre l’1% rispetto all’analogo periodo del 2018, anche se con alcune contraddizioni. La vita frenetica condiziona il rapporto tra cittadini e cibo, come emerge dalla fotografia scattata da Ismea (http://www.ismea.it). Non si ha più tempo per la spesa e per stare dietro ai fornelli; quindi via ai surgelati, a insalate già lavate e tagliate, a barrette ai cereali che sostituiscono il pasto, a piatti già cotti anche se costano molto di più. E flette decisamente la spesa delle famiglie per l’olio extravergine di oliva, pilastro della dieta Mediterranea. Comunque, come anticipato, nella prima metà dell’anno in corso si è registrato un incremento complessivo della spesa dell’1,1%. Le elaborazioni Ismea indicano che a fare da traino sono state soprattutto le bevande (+2% nel complesso), con vini Doc e spumanti che hanno messo a segno un +5,6%. In termini assoluti, le famiglie italiane hanno destinato oltre 50 milioni di euro in più negli ultimi 6 mesi all’acquisto di vini e spumanti. Tra i generi alimentari si rilevano segni positivi per ortaggi, derivati dai cereali (e qui spicca l’impennata degli acquisti di barrette ai cereali), salumi, carni e uova fresche. Per quanto riguarda i prodotti confezionati, le tendenze positive riflettono ancora una volta la ricerca di prodotti che evochino attenzione alla salute (come quelli aproteici), che garantiscano servizio e praticità (piatti pronti +13%), che donino un effetto “ricompensa” (cioccolata +1,3%, snack salati +1,8%). Resta sempre aperta la caccia alle promozioni: una referenza su quattro è stata acquistata a prezzo scontato, a conferma della tendenza ormai consolidata da parte del consumatore di sfruttare ogni possibile occasione di risparmio.
Giorgio Calabrese: «L’importante è controllare la qualità»
Abbiamo contattato e raccolto le parole del professor Calabrese, dietologo ed esperto nutrizionista che da sempre difende e promuove i benefici della dieta Mediterranea.
Questa è una società che corre. Si ha meno perizia nel dedicarsi alla ricerca di buoni alimenti e c’è meno attenzione ai temi della genuinità o della digeribilità. Proprio domani 28 settembre parteciperò come relatore al FestivalFuturo di Altroconsumo di Milano, che vuole fornire una chiave di lettura ai consumatori per comprendere i cambiamenti del mondo che li circonda. La frenetica quotidianità porta ad acquistare cibi pronti e surgelati. Ma la logica sta nel corretto controllo sulla qualità della materia prima, sui procedimenti e sulle tecniche di preparazione dei prodotti dell’industria. Una volta accertata la qualità, non c’è alcun problema. Se invece il consumatore compra il prodotto di indubbia provenienza che costa meno, e che gli consente comunque di riempire lo stomaco, allora il problema non è nutrirsi, ma mangiare.
Il prof. Calabrese ci aveva parlato di Dieta Mediterranea qui: https://dentrolanotiziabreak.it/dieta-mediterranea/