ASTI – L’undicesima edizione del Premio Asti d’Appello (https://www.facebook.com/astidappello/), riconoscimento dedicato a tutti quei romanzi che abbiano mancato per poco il primo posto nei maggiori premi letterari nazionali, chiude il cerchio dei partecipanti. Ottavo e ultimo libro selezionato per la cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 24 novembre al Teatro Alfieri per decretare il vincitore, è “La vita dispari” di Paolo Colagrande, edito da Einaudi e scelto trai finisti del Premio Campiello.
L’obiettivo consolidato della manifestazione è quello di concedere agli autori una seconda possibilità, una sorta di riscatto artistico, quasi una sentenza d’appello. Il libro di Colagrande, già disponibile alla Biblioteca Astense per gli iscritti, cercherà di centrare questo bersaglio con il proprio contenuto. La vicenda racconta la storia del protagonista Buttarelli, la cui vita «oscurata per metà e ristretta nello spazio elementare di una stanza e di una strada, è un tragicomico susseguirsi di inciampi e di intuizioni, di vessazioni e di casualità». Una linea narrativa ordita intorno al paradosso. Come riportato da una nota: «La “vita dispari” è quella che, ridendo di noi stessi, conduciamo tutti noi a qualsiasi età quando tentiamo di indovinare la parte mancante delle cose. Il mondo, visto dagli occhi di Paolo Colagrande, è un posto in cui l’uomo è stato messo per sbaglio. O per far ridere qualcuno che, di nascosto e da lontano, lo sta osservando».
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