Domenica all’Alfieri sarà eletto il vincitore del Premio Asti d’Appello

A chiudere la cerimonia sarà lo spettacolo “I peccati di Rossini” di Sandro Cappelletto

ASTI – Iniziato il conto alla rovescia: domenica 25 novembre alle 16.30 si terrà al Teatro Alfieri la cerimonia conclusiva del 10° Premio Asti d’Appello, organizzato dall’omonima associazione.

Gli scrittori in gara

“L’uomo di casa” di Romano De Marco (Piemme editore), “L’inventore di se stesso” di Enrico Palandri (Bompiani), “Resto qui” di Marco Balzano (Einaudi), “Questa sera è già domani” di Lia Levi (Edizioni E/O), “La ragazza di Marsiglia” di Maria Attanasio, “Mangereta” di Adalberto Maria Merli e “Le vite potenziali” di Francesco Targhetta (Mondadori).

Una doppia giuria

Le opere sono già state giudicate domenica scorsa dalla giuria popolare, formata dai soci dell’Associazione del Premio Asti d’Appello, alla presenza del presidente Piero Ghia e dei notai Stefano Bertone e Marzia Krieg (ha votato più del 70% degli aventi diritto). A queste vanno aggiunte le valutazioni dalla giuria giovane, composta dagli studenti di sei scuole superiori dell’astigiano e della Scuola di Applicazione d’Arma di Torino, oltre che da un gruppo di detenuti della casa circondariale di Quarto d’Asti. Ma le opere devono essere giudicate anche da una giuria togata, composta da Luciano Violante (Magistrato e già Presidente della Camera dei Deputati), Domenico Manzione (Magistrato e politico), Paolo Rampini (Presidente sezione civile Tribunale di Asti), Mario Barbuto (già Presidente della Corte d’Appello di Torino), Alberto Perduca (Procuratore della Repubblica di Asti), Giancarlo Girolami (Presidente del Tribunale di Asti), Giorgio Vitari (già Procuratore della Repubblica), Carlo Federico Grosso e Cristiana Maccagno, entrambi avvocati del Foro di Torino. Durante la cerimonia di domenica, gli scrittori terranno un’arringa davanti al pubblico e alla giuria togata: dalla somma dei voti delle due giurie, “ponderati” secondo il rapporto matematico tra numero di giuristi e numero dei giurati popolari e giovani, sarà eletto il vincitore del premio pari a 10 mila euro. Inoltre, al romanzo più votato dalla giuria popolare andrà in premio un’esclusiva penna stilografica Aurora Hastil, grazie al sostegno di Cesare Verona, presidente e amministratore delegato della storica azienda che produce a Torino prestigiose penne stilografiche. Il Premio si avvale della preziosa collaborazione di Alberto Sinigaglia, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

Lo spettacolo “I peccati di Rossini”

A chiudere la cerimonia in teatro sarà lo spettacolo “I peccati di Rossini” con Cinzia Forte soprano, Sandro Cappelletto voce narrante e Marco Scolastra pianoforte. Testo e drammaturgia di Sandro Cappelletto, musica di Gioachino Rossini. A condurre la serata sarà l’attrice e giornalista Chiara Buratti, uno dei volti di Rai Cultura, che si divide tra televisione, cinema e soprattutto teatro. Si sottolinea altresì che la cerimonia sarà preceduta alle 15 in Sala Pastrone da un incontro con gli autori, condotto dal giornalista Massimo Cotto, autore anche dei testi del pieghevole del Premio che sarà distribuito domenica, durante il quale sarà possibile porre domande e farsi autografare i libri.

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