Oltre 260 partecipanti al ciclo di incontri su “Alimentazione&Salute” promosso da Coldiretti Asti
Iniziativa realizzata in collaborazione con il nutrizionista Giorgio Calabrese
Coldiretti Asti: “fondamentale una costante e corretta educazione alimentare per la migliore salute dell’uomo e dell’ambiente”
ASTI – Si è concluso con oltre 260 partecipanti, tra giornalisti, studenti e cittadini, il secondo ciclo d’incontri di formazione/informazione sul tema di Alimentazione&Salute promosso dalla Coldiretti Asti, in collaborazione col nutrizionista clinico, medico dietologo e Presidente della Commissione Nazionale Sicurezza Alimentare Giorgio Calabrese.
In esame, tanti argomenti tra i più importanti per la salute dell’uomo e dell’ambiente, a partire dal cosiddetto cibo sintetico alle diete farlocche e/o fai da te, dallo stile di vita alle principali patologie debilitanti, dalla psiche all’anoressia/bulimia, così come, dalla Dieta Mediterranea alla Filiera Corta agroalimentare, fino alle bevande e ai valori nutrizionali.
Al centro dell’ultimo incontro, “Cibo e vino, cuore e diabete”. “In 60 anni i diabetici in Italia sono passati dall’1% al 6% della popolazione, ovvero, a oltre 3,7 milioni di persone diagnosticate e, presumibilmente, altrettante che non sanno di esserlo. Questo, perché lo stile alimentare e di vita è fortemente mutato” ha esordito il prof Calabrese. “In questo scenario, l’Italia è riuscita a superare gli States per bambini sovrappeso. Ricordiamoci che: bambini obesi equivale ad adulti diabetici. Inoltre, il veloce incremento di obesità, malattie cardiovascolari, diabete e tumori, oltre ad essere un problema serio per la salute, costituisce un importante costo socio-sanitario per la collettività”.
Diventa dunque fondamentale ripartire da una corretta alimentazione e da una riconsiderazione del proprio tempo, includendo, necessariamente, del movimento fisico (passeggiate, trekking, sport anche leggeri).
“Una dieta adeguata e bilanciata migliora e, talvolta risolve, molte patologie” ha proseguito Calabrese. “La dieta deve, però, tenere conto delle caratteristiche dell’individuo e deve soddisfare i fabbisogni nutrizionali in termini di apporti di energia nonché di macro e di micro nutrienti. Guai eliminare i carboidrati. Il cervello ne ha bisogno”.
La Dieta Mediterranea torna così ad essere la via maestra per garantirsi salute e lunga vita. “Negli adulti, la Dieta Mediterranea è protettiva nei confronti di: malattie cardiovascolari e oncologiche, obesità, Diabete di tipo 2 e sindrome metabolica” prosegue l’esperto. “In particolare, il diabete è una malattia della nutrizione e il suo trattamento passa attraverso il piatto. Questo, non significa mangiare poco e in maniera monotona. Il segreto sta nella combinazione ottimale dei nutrienti e nel movimento fisico. Mediamente, i carboidrati dovrebbero attestarsi tra il 45 e il 65%, le proteine tra il 10 e il 30% mentre i lipidi tra il 20 e il 35%. Entrando nel dettaglio: acqua in abbondanza, frutta (non troppo matura) 2-3 volte al giorno, verdura almeno 5 volte al giorno, cereali ai 3 pasti principali, latte e yogurt 1-2 volte al giorno, carne, pesce, uova e salumi alternati (carne 1-3 volte la settimana, pesce 2-3 volte la settimana e uova/salumi magri 1-2 volte la settimana); oli vegetali 1-4 cucchiai al giorno, mentre dolci e alcolici solo occasionalmente, in piccole quantità e ai pasti. Rispetto all’attività fisica sono consigliati: 20-30 minuti al giorno di cammino a passo svelto e costante o bicicletta o cyclette o tapis roulant; come raccomandazione supplementare: 150 minuti alla settimana di allenamento (corsa lenta, nuoto o ciclismo). Infatti, l’esercizio fisico migliora il controllo glicemico, riduce i fattori di rischio cardiovascolare, contribuisce alla perdita di peso e migliora il senso di benessere”.
“Spesso sentiamo parlare di quanto sia importante nutrirsi correttamente e fare esercizio fisico per stare bene e sentirsi in forma, ma non basta: occorrono formazione e informazione” sottolinea il Presidente Coldiretti Asti Marco Reggio.
“Solo con la corretta consapevolezza di tipo scientifico ognuno di noi, a partire dai giovani, potrà correggere e migliorare il proprio stile di vita e le proprie abitudini alimentari, quindi, garantirsi salute e benessere psico-fisico” aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia. “Da anni, scegliamo di investire nell’educazione scientifica, per promuovere la cultura del cibo sano, genuino e a km0, così, come la Dieta Mediterranea, per garantire la salute di giovani e meno giovani, con un occhio di riguardo all’ambiente. Crediamo che questa sia la strada giusta da percorrere, instancabilmente, per contrastare il trend crescente di obesità infantile, ridurre le patologie e godere di lunga vita, senza rinunciare ai sapori e alla bontà delle nostre eccellenze agroalimentari”.