Villafranca passeggerà nella preistoria con le sculture ispirate al Mare Padano

Mastodonte, balena, tigre dai denti a sciabola: presto le prime delle undici opere volute dal Comune

Passeggiare per il centro storico di Villafranca e incontrare un mastodonte, sostare davanti a una balena, scoprire la tigre dai denti a sciabola (estinta) e tanti altri animali della preistoria: succederà in paese dalla prossima primavera.

Con il progetto “Fossili come Arte – Arte come Fossili”, voluto dal Comune, e le grandi sculture di Giorgia Sanlorenzo il cuore del paese si trasformerà in una galleria artistica a cielo aperto dedicata agli animali del Mare Padano e del Villafranchiano, periodo geologico, conosciuto dagli studiosi di tutto il mondo, che proprio da Villafranca d’Asti ha preso nome.

Il mastodonte (più di un esemplare, integro o parziale, è stato ritrovato in paese tra l’Ottocento e il Novecento) sarà il protagonista assoluto, omaggiato da ben due sculture: la prima collocata sulla statale Asti-Torino, nei pressi della rotonda dell’ex fornace, che costituirà una sorta di biglietto da visita al singolare spazio artistico del centro storico; la seconda sistemata in piazza delle Pollaie, su cui si affaccia la Biblioteca Civica Paolo Luotto.

Le sculture in ferro dipinto e trattato di Giorgia Sanlorenzo, artista astigiana, ritrarranno anche il macaco, il rinoceronte, la tartaruga, la conchiglia, il pesce, il delfino. Non mancherà il cipresso calvo, già esistente nel Villafranchiano. In tutto nasceranno undici opere.

“L’area intorno a Villafranca – ricorda il sindaco Anna Macchiaè ricca di scoperte eccezionali di grandi vertebrati terrestri e marini, eredità di ciò che ha lasciato il Mare Padano in Valtriversa, di cui però non è rimasto nulla sul territorio: i reperti sono conservati al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, che ha riaperto alcune sezioni proprio nei giorni scorsi, e al Paleontologico di Asti. ‘Fossili come Arte – Arte come Fossili’ vuole colmare questa mancanza, facendo rinascere a Villafranca, con l’innovativo linguaggio della creatività artistica giovanile, un pezzo di storia fondamentale”.

“L’idea – aggiunge il primo cittadino – è di tornare ad ‘abitare’ con grandi sculture di animali preistorici il territorio comunale. Siamo molto felici che questo progetto, che realizzeremo con nostri fondi e risorse regionali, possa decollare: le opere s’innesteranno piacevolmente nel contesto urbano e trasmetteranno un forte senso evocativo e immaginifico“.

Le sculture andranno a valorizzare il cortile del Municipio, le piazze Marconi, Santanera, delle Pollaie, Virano (del Cantinone), la futura piazza delle Donne e compariranno vicino all’ex chiesa di San Giovanni (sede di Progetto Futuro Musica), alla parrocchiale dei Santi Elena ed Eusebio, all’ingresso di via Roma vicino alla casa di riposo “Venanzio Santanera”. Il cipresso calvo svetterà poco distante dal Parco delle Verne.

Appassionata di paleontologia e ideatrice del Progetto TerrEmerse, Giorgia Sanlorenzo ha inventato il logo del Biscotto del Mastodonte lanciato a dicembre dal Distretto della Valtriversa (14 centri), che ha recentemente ottenuto un finanziamento di 273.673 mila euro per valorizzare il commercio di vicinato e riqualificare gli spazi pubblici dei comuni: Villafranca punterà sulle sculture artistiche. A bilancio 26.800 euro, tra fondi comunali e regionali, comprensivi della realizzazione delle opere, trasporto e posa su appositi basamenti.

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