Ventisette Comuni per l’apertura del casello di Villafranca sull’autostrada Torino-Piacenza

Entro fine anno un ordine del giorno agli enti competenti con le dieci ragioni della richiesta

“Prossima uscita Villafranca”: ventisette Comuni della Valtriversa, Colline Alfieri e dintorni puntano a vedere comparire la scritta, nei prossimi anni, sulla segnaletica dell’autostrada Torino-Piacenza.

La richiesta di un nuovo casello tra Asti e Villanova, già lanciata anni fa, riprende quota dopo l’incontro, nei giorni scorsi in Sala Bordone, dei primi cittadini di Albugnano, Baldichieri, Cantarana, Castellero, Capriglio, Cellarengo, Cerreto, Cinaglio, Cisterna, Cocconato, Cortandone, Cortazzone, Dusino San Michele, Ferrere, Maretto, Monale, Montafia, Passerano Marmorito, Piea, Piovà Massaia, Pino d’Asti, Roatto, San Damiano, Tigliole, Valfenera, Viale, Villafranca.

Il sindaco di quest’ultimo centro, Anna Macchia, spiega che “l’impegno scaturito è di approvare, entro fine anno nei Consigli Comunali, un ordine del giorno in cui si ribadisce al Ministero dei Trasporti, al nuovo concessionario della A21 (Consorzio stabile Sis, Gruppo Fininc), alla Regione Piemonte e alla Provincia la necessità di aprire il casello di Villafranca”.

Le ragioni sono contenute in un documento in dieci punti, discusso dai sindaci in Sala Bordone, che sottolinea come l’attivazione del casello sarebbe decisiva per lo sviluppo di un vasto territorio (si stima una popolazione di 30 mila abitanti) per venire incontro alle necessità del tessuto produttivo industriale e artigianale, rilanciare aree e strutture commerciali, servire i flussi turistici diretti per esempio verso Nord, dove solo al Colle Don Bosco arrivano ogni anno milioni di pellegrini, e migliorare i collegamenti con Torino e la sua cintura.

Oltre a questi motivi, si segnala l’impellente bisogno di migliorare l’intervento di soccorso alle persone.La tratta tra i caselli di Villanova e Asti Ovest – osserva il documento –  è di 27 km, molto lunga, anche per la gestione dei soccorsi; è fortemente sentita la necessità di un casello intermedio tra i due. Villafranca è sede del 118: per raggiungere l’ospedale Cardinal Massaia ci sono 14 km molto lenti, tutti a striscia continua, con rotonde. La presenza del casello farebbe risparmiare molto tempo”.

Problematica anche la situazione attuale della viabilità nel senso opposto: “In direzione Torino il casello più vicino (Villanova) è a 15 km e per raggiungerlo si deve affrontare la salita Migliarina, frequentatissima da mezzi pesanti, diretti alla sede Marcegaglia, che rendono il traffico lentissimo”.

A proposito del tessuto produttivo, favorevole da sempre al nuovo svincolo, il documento rileva che “lungo la strada statale 10, tra Villafranca e Baldichieri, sono presenti numerose imprese che avrebbero, con il casello, nuove e maggiori occasioni di lavoro”. Intanto nei mesi scorsi i Comuni di Villafranca e Cantarana hanno condiviso un’ipotesi progettuale, da perfezionare, che prende tra l’altro in esame la localizzazione della nuova opera e la viabilità accessoria.

Il documento infine ricorda che “verso sud, direzione San Damiano, Cisterna, Canale, il casello rappresenterebbe un comodo approdo anche per i viaggiatori diretti nell’Albese e nel Roero, attraversando un paesaggio di notevole valore paesaggistico ed enoturistico”.

Oltre all’odg non si esclude la creazione di un comitato in rappresentanza dei soggetti pubblici e privati del territorio favorevoli all’opera.

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