“Un tuffo nelle nostre colline”: concluso il progetto che ha visto protagonisti i ragazzi delle classi prime dell’Istituto Professionale “Q. Sella”

Il percorso ha coinvolto il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.

ASTI – E’ giunto a conclusione il progetto “Un tuffo nelle nostre colline”, che ha visto come protagonisti gli alunni delle classi prime dell’Istituto Professionale “Q. Sella” di Asti ed ha coinvolto il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.

Il percorso prevedeva varie fasi, a partire dalla lettura in classe del libro “Fossili e territori. Scoperte straordinarie sulle colline astigiane” di Laura Nosenzo, per arrivare preparati alla visita del Museo e all’incontro con i protagonisti del libro: i fossili giunti nel 2019 dal Museo di Scienze Naturali di Torino, ma non ancora esposti al pubblico, e il paleontologo Piero Damarco.

Il 21 aprile vi è stato in aula magna l’incontro con la scrittrice. Nosenzo ha raccontato le motivazioni che hanno portato a ricercare luoghi, testimoni e memorie di ritrovamenti fossiliferi che hanno poi dato vita ai suoi racconti, oltre alle emozioni che questa esperienza ha suscitato in lei stessa e che ha cercato di trasmettere ai lettori attraverso il volume promosso dal Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato.

In seguito è stato chiesto ai ragazzi di progettare una campagna pubblicitaria a favore del Museo Paleontologico con la stesura di uno specifico business plan (azioni previste e modalità di attuazione).

Ne sono scaturite tante idee, dai QR code sparsi per la città ai profili social divertenti per attirare l’attenzione di un pubblico giovane, dai manifesti e dalle locandine allo spot rivolto ai genitori affinché portino i loro bambini e quindi ai biglietti a prezzo speciale, dalla possibilità di incontrare l’autrice del libro o, perché no, un divulgatore famoso come Alberto Angela alla possibilità di vedere a fine visita un video in 3D, ovviamente dopo aver acquistato al bookshop il mini gioco dei fossili…

Insomma, si è scatenata la creatività dei ragazzi e queste idee sono già state comunicate alla dottoressa Alessandra Fassio, responsabile delle attività didattiche dell’Ente Parco.

Cosa è rimasto di tutta questa esperienza ai ragazzi? Molti hanno riferito che hanno imparato senza noia e che questo progetto dovrebbe essere riproposto anche nei prossimi anni.

Nelle loro relazioni è emersa come denominatore comune la sorpresa di ciò che riserva il territorio astigiano e di come degli antichissimi reperti fossili possano “parlare”.

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