Turismo in Piemonte, buone prospettive per la primavera e l’estate 2022
PIEMONTE – Nel 2021 il turismo in Piemonte ha avviato la ripresa. Si è registrato un forte incremento nel 2° semestre con +62% di pernottamenti fra luglio e dicembre e, ad agosto, movimenti turistici oltre i livelli 2019: +1% di arrivi e +7% dei pernottamenti trainati maggiormente dalla componente nazionale.
In recupero la quota estera rispetto al totale, che ritorna intorno al 40% dei pernottamenti.
L’incremento dei contenuti delle recensioni on-line conferma l’andamento dei dati statistici +33,3% rispetto all’anno precedente e migliora il sentiment del prodotto turistico piemontese: punteggio 88,0/100 con +0,4 rispetto al 2020 (meglio del totale Italia che vale 87,2/100).
Sale anche l’indice delle transazioni con carte di credito in loco, con un aumento della ricaduta economica del settore alloggio.
Questi i principali risultati delle analisi e elaborazioni dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte che opera in VisitPiemonte – Regional Marketing and Promotion, presentati il 29 marzo presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte, alla presenza del Presidente Alberto Cirio e dell’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio e del Presidente di VisitPiemonte, Beppe Carlevaris.
L’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, che da quest’anno vuole ancora incrementare il livello di informazioni, dati e analisi utili per la ripresa del settore in Piemonte, si presenta in questa occasione anche con una nuova veste grafica: un nuovo logo, realizzato in cromie coordinate quelle di VisitPiemonte, che sintetizza la sua missione attraverso alcuni elementi ben distinti: l’attenzione e la focalizzazione sui risultati, con la forma circolare che richiama all’obiettivo, la regione Piemonte al centro di tutto analizzata per il tema turismo con la lente delle tracce digitali, la volontà di voler supportare tutto il territorio con dati e informazioni attraverso le parentesi grafiche che delimitano e abbracciano il brand.
Quadro internazionale
Nel 2021[1] si è verificata una ripresa del turismo internazionale; tuttavia i viaggi internazionali sono decisamente al di sotto dei livelli pre pandemia: è il quadro che emerge dal primo World Tourism Barometer del 2022, pubblicato da UNWTO (United Nations World Tourism Organization).
L’aumento dei tassi di vaccinazione, unitamente all’allentamento delle restrizioni di viaggio, ha contribuito ad una ripresa del 4% del turismo globale, con 415 milioni di viaggi contro i 400 milioni del 2020, ma gli arrivi di turisti internazionali sono ancora inferiori del 72% rispetto al 2019.
La ripresa più importante si è registrata nella seconda metà del 2021, con gli arrivi internazionali in calo del 62% (anziché del 72%) sia nel terzo che nel quarto trimestre rispetto ai livelli pre pandemia: secondo dati provvisori, a dicembre sono stati inferiori del 65% in confronto al 2019.
Gli incrementi più rilevanti sono stati in Europa (+19%) e nelle Americhe (+17%), ancora entrambe al 63%, al di sotto del periodo pre Covid-19.
In linea generale, per i primi mesi del 2022 sembrava esserci un cauto ottimismo tra i professionisti del turismo: il 61% prevedeva una situazione migliore rispetto all’anno scorso, mentre il 42% ipotizzava una potenziale ripresa definitiva soltanto nel 2023.
Secondo le stime UNWTO, gli arrivi di turisti internazionali potrebbero aumentare dal 30% al 78% rispetto al 2021, ma rimanendo ancora al di sotto dei livelli pre pandemia, in un range tra il 50% e il 63%.
Lo scenario però diventa più complesso con l’avvento del conflitto Russia – Ucraina.
Quadro nazionale
Nei primi 9 mesi del 2021[2] le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi italiani sono risultate in crescita rispetto al 2020, con un +22,3%, ma restano al di sotto dei livelli del 2019 con un -38,4%.
Nel trimestre estivo (luglio – settembre) le presenze turistiche sono state circa 177 milioni (+31% rispetto al 2020) e 29 milioni in meno in confronto al 2019 (-14%).
I viaggi per motivi di lavoro (circa 1,5 milioni) e per vacanza (circa 18 milioni) si stabilizzano ai livelli dei primi nove mesi del 2020, ma rimangono al di sotto del periodo pre pandemico.
Il primo trimestre dell’anno registra un calo dell’81,7% degli arrivi e del 79,7% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2019. La componente estera è pressoché assente (-93,7% delle presenze), mentre quella domestica costituisce poco più del 30% dei pernottamenti. La flessione è visibile anche in confronto al primo trimestre del 2020 (-70,8%).
Nel trimestre estivo, invece, i flussi turistici mostrano una sostanziale ripresa: nel mese di luglio si segna un calo del 21,8% rispetto al 2019 (-42% di turisti stranieri), ma si attenua ad agosto (-9,1%), con la componente domestica in recupero sui livelli precedenti la pandemia (-0,4% rispetto ad agosto 2019) e quella estera in calo del 22%. A settembre le presenze dei turisti italiani registrano una variazione positiva (+10,7% rispetto a settembre 2019) mentre quelle dei clienti stranieri si riducono del 25,9%, causando una diminuzione complessiva dell’11%.
Contesto regionale
Anche il turismo in Piemonte è “ripartito” con risultati molto buoni nel secondo semestre, quando l’apertura alla mobilità ha permesso la ripresa del consumo turistico.
Il Piemonte ha registrato un incremento dei movimenti turistici pari a +42% dei pernottamenti e +53% degli arrivi rispetto al 2020, che però ancora non riportano il settore ai volumi pre pandemici. Infatti, rispetto al 2019 i movimenti turistici nelle strutture ricettive sono ancora in difetto di circa il 34% a causa della mancata stagione invernale 2020/2021 e della fase primaverile ancora provata dagli effetti delle misure sanitarie.
Confrontando la destinazione Piemonte con il contesto nazionale, i dati dei primi 9 mesi del 2021 rispetto al 2020, registrano un incremento di pernottamenti superiore a quello italiano (+26,5%), ma sostanzialmente in linea con lo scostamento in rapporto al 2019 (-38,8%).
Il trimestre estivo di luglio-settembre, ha visto rispettivamente un incremento di arrivi e presenze: +38% di arrivi e +43% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2020, riducendo la flessione verso l’analogo periodo del 2019 a -8%.
Ottimo il risultato del mese di agosto 2021, che supera quello di agosto 2019: +1% di arrivi e +7% di pernottamenti. Il dato è trainato principalmente dalla componente di turismo nazionale, che registra +10% di arrivi e +15% di presenze; mentre la componente straniera ancora in difetto del 7% sugli arrivi registra lo stesso valore dei pernottamenti di agosto 2019.
Confermano la ripresa del settore anche gli indicatori del monitoraggio delle recensioni on-line, cioè il passaparola digitale di chi ha vissuto l’esperienza di soggiorno sul nostro territorio: +15,4% di recensioni per il prodotto turistico del Piemonte rispetto al 2020.
L’indice di sentiment per il prodotto turistico del Piemonte è superiore rispetto al dato nazionale a livello complessivo e in tutti i comparti, in particolare:
- Complessivo: 88/100 vs 87,2/100;
- Ricettività: 87,7/100 vs 86,5/100;
- Ristorazione: 87,5/100 vs 86,8/100;
- Attrazioni: 90,2/100 vs 89,9/100.
Dati Statistici dei Movimenti dei Clienti nelle strutture ricettive e locazioni turistiche del Piemonte
[Movimenti turistici in Piemonte – Andamenti, Mercati e Provenienze]
L’incremento dei movimenti turistici italiani per l’anno 2021 è pari al 48% per gli arrivi e 33% dei pernottamenti, ma rimangono in difetto del 27% e 28% rispettivamente in confronto al 2019.
La componente estera aumenta di più: +64% di arrivi e +58% di pernottamenti, riportando il numero di turisti dall’estero sopra 1 milione e i pernottamenti a quasi 4 milioni. Il valore però è in difetto rispetto al 2019: -40%.
La distribuzione fra mercato nazionale e estero ritorna a quote vicine al periodo pre pandemico, con la quota estera che vale poco meno del 40%. Sono sei le provenienze estere che valgono l’80% dei pernottamenti totali: Germania – che rappresenta il 33% della quota internazionale – a seguire il BeNeLux e poi Svizzera, Francia, Scandinavia e infine Stati Uniti d’America: che vale solo il 2% dei pernottamenti, ma rappresenta un ritorno importante nel contesto storico.
Il turismo domestico ha recuperato rispetto alle perdite del 2020: Piemonte, Lombardia e Liguria sono sempre le tre principali provenienze. Il turismo interno recupera di più in termini di arrivi (+34%) che in pernottamenti (+13%), lasciando ancora a distanza i risultati del 2019: -34% e -46% di arrivi e presenze rispettivamente.
I lombardi dimostrano un’alta fidelizzazione: +54% di arrivi e +46% di pernottamenti, che portano le presenze a +1% rispetto al 2019.
Nel secondo semestre dell’anno l’incremento delle presenze del 62% rispetto al 2020 riduce il calo del periodo al 10% rispetto al 2019.
[Movimenti turistici in Piemonte – Aree prodotto e ATL]
Analizzando gli andamenti nelle diverse aree prodotto, emerge che l’area di Torino e prima cintura recupera i movimenti turistici – in particolare nel settore alberghiero – con valori vicini a quelli del 2019 per gli ultimi mesi dell’anno e chiude il 2021 con +72% di arrivi e +58% di pernottamenti (ancora -41% e -33% rispettivamente se si confronta con il 2019).
Il territorio della montagna nella stagione estiva 2021 registra +34% di arrivi e +25% di presenze incrementando sia la componente nazionale che internazionale.
La montagna invernale nella stagione 2020/2021, con gli impianti sciistici chiusi, ha quasi azzerato i movimenti internazionali (-95%) e più che dimezzato la quota nazionale (-65%,) portando ad un saldo fortemente negativo sulla stagione precedente già ridotta dall’avvio dell’emergenza sanitaria: -75% di arrivi e –78% di pernottamenti.
L’estate 2021 per il territorio lacuale ha fatto registrare movimenti turistici in forte recupero: +57% di arrivi e +66 % di pernottamenti, con valori assoluti di arrivi e presenze nazionali superiori ai dati degli ultimi 10 anni e incremento della componente estera del 78% degli arrivi e 90% dei pernottamenti rispetto al 2020. Complessivamente, il risultato della stagione registra solo -17% rispetto agli analoghi movimenti del 2019.
Il territorio delle colline registra un consuntivo 2021 con l’incremento maggiore rispetto alle altre aree-prodotto: +79% di arrivi e +73% di pernottamenti, e riduce a -19% di arrivi e -15% di presenze il calo rispetto al 2019, quasi eguagliando il dato di presenze nazionali dell’anno pre pandemico.
Valutando gli andamenti nei territori di competenza delle Agenzie Turistiche Locali, tutti hanno incrementato i movimenti rispetto al 2020, riducendo il divario registrato l’anno scorso in confronto al 2019. I migliori risultati si registrano nelle aree di Langhe Monferrato Roero e di Biella Valsesia e Vercelli che presentano un consuntivo 2021 in difetto di meno del 20% rispetto al 2019. In maggiore difficoltà il territorio di Turismo Torino e Provincia che, pur registrando un incremento del 53% di arrivi e 32% di pernottamenti, evidenza un calo del 44% rispetto ai movimenti 2019, rimanendo tuttavia la prima destinazione piemontese, con oltre 4milioni di pernottamenti e 1milione e 400mila arrivi. Seguono il Distretto Turistico dei Laghi con 2milioni e 800mila presenze e oltre 790mila arrivi, e Langhe Monferrato Roero con oltre 1milione di pernottamenti e quasi 470mila arrivi.
[Movimenti turistici in Piemonte – Profilo]
Dai dati statistici inviati dalle strutture attraverso la piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS 1000) si trova conferma del profilo demografico dei turisti in Piemonte, maggiormente concentrato nelle fasce di età adulta: 23% nella fascia 45-54 anni, il 19% tra 35 a 44 anni e il 18% tra 55 e 64 anni. Il 6% di ospiti bambini fino a 12 anni, conferma la fruizione da parte delle famiglie.
[La spesa per alloggio e ristorazione]
Nel 2021 si è registrata una ripresa della spesa effettuata in loco con carta di credito estera a partire dal mese di luglio. La spesa per alloggio e ristorazione evidenzia la risalita dei consumi turistici a Torino, con picco nel mese di novembre, così come l’aumento dei volumi nel periodo estivo nel Verbano rispetto allo stesso periodo del 2020.
Per i territori montani delle grandi stazioni sciistiche l’indice di agosto 2021 è maggiore di agosto 2020.
Il valore minimo e massimo dello scontrino medio settimanale per la spesa di alloggio si registra nel trimestre estivo per le aree del Verbano e delle grandi stazioni sciistiche, con valori da 263 € a 344 € e da 93 € a 153 € rispettivamente, mentre per Torino si registra nell’ultimo trimestre dell’anno un valore da 107 € a 159 €.
Monitoraggio delle recensioni on-line e sentiment
Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma l’aumento dei visitatori della nostra regione, evidenziando incrementi dei commenti coerenti con le indicazioni dei dati statistici dei movimenti turistici.
In particolare, per il comparto della ricettività direttamente correlata agli arrivi turistici, il numero delle recensioni per gli operatori della filiera turistica piemontese in tutto il 2021[3] è aumentato del +33,3% rispetto al 2020.
L’indice di sentiment del periodo per il “prodotto turistico” Piemonte nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – si attesta a 88/100, più positivo rispetto al totale Italia che è pari a 87,2/100. L’indice per il comparto ricettività, che per il Piemonte vale 87,7/100, è anch’esso migliore di quello nazionale (86,5/100).
Per quanto riguarda le aree prodotto piemontesi, le recensioni relative alla filiera ricettiva hanno registrato incrementi importanti in termini di volume:
- per il prodotto lago +38,5%;
- la montagna +20%;
- per le colline +45,4%;
- per Torino e prima cintura +45,8%.
Nel periodo estivo di luglio, agosto e settembre 2021[4] il numero delle recensioni delle strutture ricettive in Piemonte è aumentato del +32,9% rispetto allo stesso periodo del 2020 e l’indice di sentiment del settore ricettività è pari a 87,6/100, più positivo rispetto al totale Italia pari a 86/100.
In volume, le recensioni relative alla filiera ricettiva nelle specifiche aree prodotto, hanno registrato:
- per il prodotto lago +25,6%;
- la montagna (estiva) +20,9%;
- per le colline +35,9%;
- per Torino e prima cintura +64,3%.
Confrontando le nostre aree prodotto con alcuni competitor italiani per l’anno 2021, si conferma il posizionamento della montagna piemontese verso il Trentino, il cui valore complessivo di sentiment è leggermente superiore rispetto a quello delle montagne piemontesi: 88,7/100 vs 88,6/100, ma che supera il territorio della nostra regione sostanzialmente solo nell’ambito delle attrazioni. Infatti, nella ricettività e nella ristorazione il valore del sentiment delle montagne piemontesi è superiore rispetto al Trentino: rispettivamente, 88,4/100 vs 88,2/100 e 88,3/100 vs 85,4/100. Interessante come i B&B delle montagne piemontesi registrino un indicatore di sentiment superiore rispetto a quelli del Trentino: 92,5/100 vs 85,1/100.
Nel periodo giugno, luglio, agosto e settembre 2021[5], mesi in cui la ricettività rappresenta il comparto in cui è avvenuto un incremento maggiore delle recensioni online del prodotto montagna piemontese (+21,9%), il valore del sentiment della ristorazione delle montagne piemontesi è nettamente superiore rispetto al Trentino: 87,6/100 vs 84,8/100, così come è superiore il valore della ricettività: 88,6/100 per la montagna piemontese vs 88,1/100 per il Trentino.
L’area di Torino e prima cintura presenta un valore del sentiment del 2021[6] superiore a quello di Berlino in tutti i comparti, con la differenza maggiore rilevata nella ricettività: 85,1/100 vs 83,1/100; la differenza maggiore si registra nei B&B: 89,6/100 per Torino e prima cintura vs 75,4/100 per Berlino.
Risultato analogo nel confronto con Milano dove, anche in questo caso, lo scarto maggiore si rileva nella ricettività: 85,1/100 vs 81,1/100 con la differenza maggiore nei B&B: 89,6/100 per Torino e prima cintura vs 73,7/100 per Milano; il capoluogo lombardo registra un valore di sentiment superiore nelle attrazioni: 90,9/100 vs 90,1/100.
Nel corso dell’anno appena concluso[7], le colline piemontesi hanno registrato un valore di sentiment superiore rispetto al territorio del Chianti nella ricettività: 90,6/100 vs 89,9/100.
Il sentiment dei B&B delle colline piemontesi è più positivo rispetto a quello dei B&B del Chianti: 92,9/100 vs 91,9/100; analogamente negli agriturismi 92,1/100 vs 91,5/100.
Guardando ai territori in cui operano le ATL[8], le recensioni relative alla filiera ricettiva hanno registrato incrementi importanti in termini quantitativi:
- Alexala: +37,8%;
- Biella Valsesia Vercelli: +22,7%;
- Cuneese: +16,7%;
- Distretto Laghi: +32,1%;
- Langhe Monferrato Roero: +56%;
- Novara: +31,3%;
- Turismo Torino e Provincia: +33%.
Da sottolineare che il valore del sentiment per le strutture ricettive di Biella Valsesia Vercelli è più positivo rispetto all’anno precedente (ad eccezione degli hotel): il miglioramento si registra maggiormente negli agriturismi con valore 92,2/100 (+1,2) e nei rifugi con valore 91,8/100 (+1,2).
L’indice di sentiment per il prodotto turistico dei territori delle ATL nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – è superiore rispetto al dato nazionale, 87,2/100, ad eccezione di Novara, 86,7/100; Langhe Monferrato Roero rilevano un miglior valore dei territori piemontesi: 90,1/100; segue il Cuneese con 89,9/100.
Prospettive per il 2022
Iniziando a valutare l’avvio del 2022, dai dati statistici provvisori dei primi due mesi del 2022 emerge che i movimenti turistici in Piemonte sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma ancora in difetto rispetto allo stesso periodo del 2020: circa -15% / – 20%.
Lo scenario internazionale purtroppo pone moltissime incertezze sull’andamento futuro, ma le prospettive per il turismo in Piemonte per la primavera e l’estate 2022 sono incoraggianti. Dal monitoraggio delle prenotazioni[9] sui canali OTA – Online Travel Agency – emerge che a fine marzo il tasso di saturazione dell’offerta disponibile sul mercato per i mesi primaverili è pari al 16,5% per il mese di aprile e il 13,5% per il mese di maggio. Per il week-end di Pasqua si evidenzia un valore di saturazione pari al 28,7% e prezzo medio più alto rispetto alla media mensile (109 €).
L’offerta maggiore nei mesi primaverili – in termini di volumi – è messa a disposizione dal territorio delle montagne piemontesi con una saturazione del 14,2%. Segue l’area di Torino e prima cintura, che presenta un tasso di saturazione pari al 17% maggiore rispetto alla media regionale.
Confrontando i dati regionali con i dati a livello nazionale, emerge che l’andamento del tasso di saturazione presenta valori maggiori rispetto all’Italia per il primo week-end di aprile (30,2% per il Piemonte vs 26,2% per l’Italia), così come per quasi tutti i giorni del mese di maggio.
Nei giorni dei due eventi internazionali che si terranno a Torino nel mese di maggio 2022, il tasso di saturazione dell’area raggiunge il picco del mese nel giorno 14 maggio con valore pari al 56,1% (Eurovision Song Contest). Nei giorni del Salone Internazionale del Libro, al momento attuale, il tasso di saturazione raggiunge il 38,7% il 21 maggio 2022.
Per i mesi estivi le offerte vendute (prenotate) sui canali OTA, presentano un tasso di saturazione pari al: 8,9% per il mese di giugno; 5,7% per il mese di luglio; 5,3% per il mese di agosto.
Dall’elaborazione dell’Ufficio Studi di ENIT su base dati Forward Data circa le prenotazioni dei voli con destinazione Torino Caselle, gli arrivi internazionali per l’intero periodo marzo-agosto 2021 aumentano del +528,4%. Rispetto al profilo del viaggiatore, i turisti rappresentano il 78,4% del totale ed i gruppi l’11,0%. Quasi la totalità delle prenotazioni è in economy (94,7%) e si viaggia preferibilmente il fine settimana (venerdì: 25,5%; sabato: 26,1%; domenica: 14,1%).
[1] World Tourism Barometer:
[2] Rapporto ISTAT primi 9 mesi 2021
[3] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/01/2021 – 31/12/2021
[4] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/07/2021 – 30/09/2021
[5] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/06/2021 – 30/09/2021
[6] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/01/2021 – 31/12/2021
[7] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/01/2021 – 31/12/2021
[8] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/01/2021 – 31/12/2021
[9] Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale su base dati Data Appeal Studio – The Data Company | Periodo di riferimento dell’analisi 01/04/2022 – 31/08/2022