Trasferimento fraudolento di beni: due arresti ad Asti

Nell’ambito dell’operazione “Tesoro”, i finanzieri hanno eseguito sequestri per 1 milione di euro

trasferimento-fraudolento-di-beni-due-arresti-ad-astiASTI – Questa mattina 15 febbraio i finanzieri del Comando Provinciale di Asti, a seguito di indagini svolte dal locale Nucleo di Polizia economico-finanziaria, nell’ambito dell’operazione “Tesoro”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Asti, nei confronti di due persone per il reato di trasferimento fraudolento di beni (art. 512 bis del C.P.). L’Autorità Giudiziaria ha altresì disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un complesso di beni, già sottoposti a vincolo il 6 febbraio dal Pubblico Ministero per ragioni d’urgenza legate alla possibilità che gli stessi fossero oggetto di occultamento e dispersione.

Le Fiamme Gialle hanno altresì sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca 10.000 euro in contanti, in banconote tutte da 200 euro, trovate abilmente occultate a bordo di un camper Carthago di lusso e di recente prima messa su strada, in possesso degli indagati, già sequestrato d’urgenza il 6 febbraio, nonché sequestrato d’iniziativa 54.000 euro in banconote di vario taglio tra cui 5 da 500 euro ciascuna, rinvenute all’interno dell’abitazione di un soggetto indagato per favoreggiamento.

I destinatari del provvedimento cautelare in carcere sono due pluripregiudicati per reati contro il patrimonio, ritenuti titolari tramite prestanome dei beni oggetto del sequestro e che non dichiarano redditi leciti, tanto da percepire, in un caso, il reddito di cittadinanza, per il quale è stato avviato immediatamente il provvedimento di blocco dell’erogazione e di revoca di quanto già erogato.

L’operazione odierna di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, svolta anche al campo nomadi di via Guerra, ha visto impegnati 20 finanzieri e costituisce il culmine di articolate indagini mirate alla tutela dell’economia sana dalla infiltrazione criminale e a contrastare con l’aggressione patrimoniale l’illecito arricchimento da proventi di reati, che costituisce una della primarie missioni istituzionali della Guardia di Finanza.

Il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.

 

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