Terremoto in Turchia e Siria: in partenza l’ospedale da campo Emt2 della maxiemergenza della Regione Piemonte

Quaranta volontari del Coordinamento Regionale di Protezione Civile del Piemonte in par-tenza per dare supporto ai terremotati

La Regione Piemonte ha messo a disposizione del Dipartimento di Protezione civile nazionale l’ospedale da campo Emt2 che è in partenza per l’emergenza terremoto in Turchia e Siria.

«Ancora una volta il Piemonte è in prima linea per dare il proprio aiuto di fronte a questa enorme tragedia – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Nei nostri occhi ci sono le immagini strazianti di ciò che è accaduto e inviamo questo ospedale che rappresenta una eccellenza in Europa nella speranza che possa dare il massimo supporto per salvare delle vite».

In queste ore si stanno completando le operazioni di assemblaggio del materiale, che verrà imbarcato a Brindisi su una nave militare italiana. L’operazione si avvarrà del supporto di una équipe specializzata di medici e infermieri del reparto di Maxiemergenza della Regione Piemonte, con il coordinamento di Mario Raviolo.

«Rispondiamo con tempestività alla chiamata di soccorso del Meccanismo europeo di Protezione civile – dichiara l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, con il contributo di un collaudato staff di professionisti della Maxiemergenza regionale, già impegnata in più occasioni in analoghe missioni internazionali. L’intervento è coordinato dal Dipartimento di Protezione civile nazionale, con il quale stiamo seguendo passo per passo l’evoluzione della situazione, in rapporto alle necessità logistiche richieste sul campo».

La struttura in dotazione alla Maxiemergenza della Regione Piemonte è una delle dodici certificate EMT2 in tutto il mondo. Opera da anni negli scenari delle catastrofi internazionali, con una squadra medico-chirurgica di altissimo livello professionale.

Due anni fa, il team è intervenuto in India e precedentemente in Mozambico e in diversi altri scenari di crisi internazionali.

Quaranta volontari del Coordinamento Regionale di Protezione Civile del Piemonte in partenza per dare supporto ai terremotati in Turchia

Si imbarcheranno domani sera sulla nave San Marco della Marina Militare in partenza dal porto di Brindisi i primi volontari del comparto dell’Alessandrino, che affiancheranno il Dipartimento di Protezione civile nazionale nel montaggio dell’ospedale da campo Emt2 per l’emergenza terremoto in Turchia e Siria.

Fassero con Gabusi

«Il Piemonte anche questa volta è in prima linea nell’emergenza- dichiara l’assessore alla Protezione Civile del Piemonte Marco Gabusi -. Come già accaduto in Mozambico nel 2019 e in altri scenari di crisi internazionali il Coordinamento piemontese si è dato disponibile a intervenire nell’immediatezza».

In queste ore si stanno completando le operazioni di assemblaggio del materiale, che verrà imbarcato a Brindisi domani sera.

«I volontari degli otto Coordinamenti regionali sono già in viaggio verso Genola e altri da Levaldigi per essere tutti ad Alessandria entro le 19,30 di questa sera per proseguire in direzione Brindisi – entra nei dettagli Marco Fassero presidente del Coordinamento Regionale di Protezione Civile del Piemonte – Domani imbarchiamo con la marina Militare per raggiungere la Turchia».

La missione sarà coordinata da Andrea Morchio, che ha ordinato la trasferta e guiderà sul campo la squadra. «Scenderò in campo a fianco dei volontari piemontesi e del personale sanitario fino a quando ci sarà bisogno» sottolinea Morchio.

I volontari del Coordinamento piemontese di Protezione civile si occuperanno della logistica per il trasporto e il montaggio dei 12 moduli prefabbricati che diventeranno l’ospedale da campo dell’emergenza: «In tutto sono 44 volontari e 21 mezzi – continua Fassero – Portiamo piccoli escavatori e macchine movimento terra per aiutare nell’allestimento del campo. I volontari sono elettricisti, idraulici, ma anche traduttori e personale formato alle azioni di emergenza da campo per il 118».

I volontari faranno da supporto nell’allestimento dell’ospedale ai medici ed infermieri arrivando con le navi ad Antiochia nel porto Alessandrietta. Conclude Gabusi: «La nostra Protezione civile è addestrata ormai da tempo per affrontare tempestivamente le emergenze. E’ previsto un rientro dalla Turchia entro circa 12 giorni, ma saremo costantemente in contatto e pronti ad intervenire con maggiori aiuti».

 

 

 

 

 

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