Tempi di bilanci per l’Arma dei Carabinieri: ben 35.352 le chiamate di emergenza dei cittadini astigiani, ma l’indice di delittuosità è in diminuzione
E lunedì si celebrerà il 208° anniversario della fondazione
ASTI – Tempo di bilanci per l’Arma dei Carabinieri, che lunedì 6 giugno (dalle 18) celebrerà il 208° anniversario della fondazione. Nell’occasione, questa mattina il Comandante provinciale, Colonnello Pierantonio Breda, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati conseguiti dall’Arma astigiana nell’anno appena trascorso, anche confrontandoli con l’andamento dei delitti nell’analogo periodo precedente.
Delitti, reati, fatti
“Partiamo dal dato dei dati: quanti delitti, quanti reati, quanti fatti a cui potenzialmente consegue il carcere sono stati commessi nella provincia. I confronti saranno sempre fra giugno e fine maggio 2020-2021 e giugno e fine maggio 2021-2022, tranne nel caso dei Codici Rossi.
Siamo passati da 6.597 reati avvenuti in provincia nell’anno precedente a 5.843 reati. Si tratta di reati non per i quali ha proceduto l’Arma, ma in assoluto. Comprende tutte le forze di polizia, compresa l’eventuale denuncia fatta fuori provincia. Un trend in decremento già dall’anno precedente. All’interno di questi numeri, sono invece in crescita i fatti reato per cui è stata l’Arma a essere attivata. Comunque il dato rassicurante per il cittadino è che l’indice della delittuosità è inserito in trend discendente. L’anno precedente, su 4.913 fatti reato ne sono stati scoperti 952: nel periodo attuale su 5.506 fatti reato ne sono stati scoperti 1.545. Quindi una crescita significativa, come il numero delle persone arrestate e il numero delle persone deferite in stato di libertà”.
Furti
“Anche i furti continuano a essere in diminuzione; questo numero era già profondamente in discesa rispetto all’anno precedente. Il numero dei furti in abitazione è in discesa del 7%, in discesa anche i furti nei centri commercianti e di autovetture. Invece assistiamo alla crescita delle rapine, non quelle in abitazione, che sono passate da 6 a 4, né quelle in banca e negli uffici postali, che sono praticamente inesistenti. Si tratta di rapine legate all’aggressività su strada. I dati attuali continuano a essere abbastanza contenuti, però sono in crescita”.
Truffe
“Dall’altro lato sono aumentate tantissimo le truffe: +73,53%. Il totale riguarda le truffe consumate in presenza e quelle consumate sull’ambiente di virtuale. Incoraggiante il numero di truffe scoperte: rispetto al furto, che normalmente non vede l’incontro tra l’autore e la vittima, la truffa necessariamente prevedere l’incontro tra due persone, e questo ci dà più elementi su cui lavorare ed essere più efficaci nel contrasto”.
Stupefacenti
“Asti è una piazza di ultima destinazione per quanto riguarda gli scambi. Tutte le attività che abbiamo svolto, una volta raccolti gli elementi sul territorio, ci hanno sempre portato fuori provincia per raggiungere il livello superiore, e l’attività di controllo delle forze di polizia in questi anni hanno portato il mercato a livelli di maggiore contenimento”.
Codice rosso
“I numeri in questo caso non sono confrontabili da un anno altro perché sono relativi al momento in cui la norma è cambiata, e questo ci ha portato a censire il dato in maniera più strutturata. Sicuramente la cosa che possiamo dire che è i numeri sono più consistenti rispetto a quelli degli anni passati. La maggiore sensibilità che si è creata, un ambiente un po’ più consapevole e protetto, ha portato a un aumento del numero delle denunce. L’aumento delle denunce dei reati nell’ambito dei codici rossi è stato anche per una maggiore facilità o presa di fiducia da parte delle persone oggetto di violenza di aprirsi e venire a denunciare. Questo ha comportato una maggiore emersione del fenomeno delle violenze domestiche. Con gli strumenti attuali abbiamo avuto dei risultati ottimi, rapidi, che ci hanno permesso di dare fiducia alla gente”.
Controllo del territorio
“I dati sono sostanzialmente conservati. Sono 80.000 le persone in provincia controllate quest’anno, in pratica più di 1 astigiano su 3, ma 21.000 persone, ossia il 25%, sono soggetti che hanno interesse operativo, quindi soggetti con precedenti di polizia. Il controllo è selettivo”.
Il supporto operativo
“Ampia è stata la collaborazione dei Carabinieri astigiani con i Reparti Speciali dell’Arma, collaborazione che ha permesso, ad esempio, di sfruttare le specifiche professionalità dei militari del Nas o del Nucleo Ispettorato del Lavoro nel settore della prevenzione alla diffusione della pandemia da Covid-19, o l’ampia e costante cooperazione tra militari delle Stazioni territoriali e Carabinieri Forestali del Gruppo di Asti anche in considerazioni della vocazione agricola di larghe aree della Provincia. Si richiamano i numerosi controlli congiunti, con il supporto di specifiche unità cinofile anti veleno, effettuati nel canellese allo scopo di contrastare il barbaro fenomeno delle esche avvelenate disperse nelle campagne”.
Chiamate di emergenza
“Un numero davvero significativo: in quest’ultimo anno abbiamo ricevuto 35.352 chiamate di emergenza da parte di cittadini che avevano bisogno dell’intervento dell’Arma. Più di un astigiano su 6 ha chiamato, ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Si tratta di una novantina di interventi al giorno. In quest’anno abbiamo assicurato sul territorio 58.760 ore di apertura al pubblico sulle nostre 25 stazioni”. “Quando il cittadino è in pericolo, quando subisce un fatto reato deve chiamare il 112, subito. Se chiama viene localizzato e la telefonata è registrata. E se chiede aiuto e cade la linea, sappiamo più o meno dove si trovi e possiamo riascoltare mille volte la sua voce per capire se c’è qualcosa in sottofondo. Il 112 risponde in più di 10 lingue straniere e ha anche un’App per i sordomuti. L’operatore è qualificato per intervistare la persona che chiede aiuto e comprendere ciò che serve per portare a compimento un intervento. Questo passaggio dura in media 45 secondi. L’operatore “laico” dirotta l’intervento in 5 secondi sul servizio di emergenza in condizione di supportare il cittadino”.
Conferenze scuole
“Investiamo molto per contribuire alla formazione della legalità anche per spiegare quali siano i rischi che si possono affrontare nella vita, anche per dare consapevolezza che certi comportamenti non solo delle ‘furberie’, ma veri e propri reati. Quest’anno siamo stati in 32 istituti scolastici e abbiamo incontrato 2.255 studenti”.
Aggiornamento professionale
“Tutti i carabinieri, nel loro reparto di appartenenza, hanno delle sessioni addestrative tutti i mesi, alcune ore che devono essere dedicate all’aggiornamento professionale in sede. In quest’anno 131 carabinieri hanno frequentato dei corsi fuori sede. Alcuni sono andati a frequentare i periodici corsi che ogni settimana vengono fatti nei reparti del territorio del nordovest in un autodromo, per un ciclo addestrativo per la guida in condizioni di emergenza. Sono state potenziate aggiornate le capacità per la lotta alla criminalità informatica; sono stati effettuati corsi di affinamento per le tecniche investigative, in particolare sul contrasto alla corruzione e ai patrimoni illeciti. Ulteriori corsi di affinamento per la tutela delle fasce deboli, corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro. I forestali hanno fatto corsi per gli incendi boschivi e per trovare i bocconi avvelenati che uccidono i cani soprattutto nel periodo della raccolta dei tartufi”.
Le principali operazioni dell’anno
Pronta è stata la risposta in occasione del ferimento, a fine luglio 2021, di un trentacinquenne astigiano, colpito agli arti inferiori da diversi proiettili mentre si trovava nei pressi di un chiosco di questa Via Maggiora. Le indagini del Nucleo Investigativo di Asti hanno portato, in breve tempo, ad individuare l’autore della sparatoria, un ventenne astigiano, già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare a fine settembre dell’anno scorso.
A luglio 2021, frutto di una complessa indagine è stata l’esecuzione, da parte dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, di sette misure cautelari e una denuncia in stato di libertà nei confronti di un sodalizio criminale di matrice partenopea con base logistica a Beinasco (TO) dedito a truffe. Il gruppo criminale, utilizzando la cosiddetta “tecnica della cassetta di frutta”, avvicinava soggetti anziani di sesso maschile, i quali nella fase di approccio erano indotti in una sorta di stato confusionale e, poi, venivano convinti del fatto che i truffatori fossero persone conosciute in passato (sono il figlio di Antonio il muratore , non ti ricordi di me….ero piccolino…..). I truffatori, guadagnata la fiducia dell’anziano fingendo di regalargli una cassetta di frutta, si approfittavano delle vittime asportandogli tutto il contenuto del portafoglio dileguandosi subito dopo. Notevole è stata l’attività svolta dai militari che sono riusciti a ricostruire ben 53 episodi criminosi, numerosi commessi anche fuori dal territorio provinciale, attribuendone, così, la responsabilità agli arrestati.
Nei mesi di novembre e dicembre scorsi, grande allarme avevano destato gli incendi di una serie di autovetture parcheggiate in un quartiere del capoluogo, in questo caso le indagini svolte dai militari dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Asti, avevano permesso di denunciare ed arrestare, poi, l’autore di questi episodi incendiari. In questo caso, oltre all’età dell’autore dei reati, si trattava di un giovane astigiano, a colpire, è la gratuità dei comportamenti, ovvero l’aver agito senza un valido motivo, quasi per noia.
Molto elaborata è stata l’attività di indagine svolta dal Nucleo Investigativo di Asti che nell’arco temporale intercorrente tra l’aprile 2021 e il febbraio 2022, è riuscito a scoprire un’associazione di soggetti, alcuni dei quali legati a famiglie sinti, finalizzata al riciclaggio in Svizzera di ingenti quantità di preziosi in oro provenienti da furti e truffe commessi in tutto il Nord Italia. L’attività ha permesso di arrestare, in Italia e nella Confederazione Elvetica, 9 persone destinatarie di provvedimenti e sequestrare più di 37 chili di oro di illecita provenienza, 1.000.000 di euro in contanti, 15 pistole e relativo munizionamento. L’indagine, caratterizzata da un’efficace uso degli strumenti di cooperazione internazionale con la con la Polizia Cantonale del Ticino, mediante lo svolgimento di servizi di osservazione congiunta e l’esecuzione di provvedimenti all’estero, ha permesso di iniziare, in questi giorni, a restituire ai legittimi proprietari i primi oggetti preziosi recuperati.
La memoria
Accanto all’attività di prevenzione e repressione dei reati, il Comando Provinciale di Asti ha dedicato grande attenzione a mantenere viva la memoria dei Carabinieri astigiani che, silenziosamente, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune o che, nel loro operato, hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e grande altruismo. E’ proprio di questi giorni l’intitolazione della Caserma di Cocconato all’Appuntato Luigi Perotto, Carabiniere astigiano decorato per il suo eroico comportamento nella Prima Guerra Mondiale con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, o la collocazione di una targa commemorativa nel “Giardino dei Giusti” di Nizza Monferrato a ricordo di quattro Carabinieri insigniti dell’onoreficenza “Giusto tra le Nazioni. Con lo stesso intento di coltivare la memoria di figure esemplari di Carabinieri, all’inizio di novembre 2021, presso l’Archivio di Stato di Asti, è stata organizzata la mostra dedicata al Generale dei Carabinieri Cosma Manera in occasione del 100° anniversario dell’epica missione del Generale astigiano, padre degli irredenti.