Teatro Alfieri gremito di studenti per l’incontro con l’avvocato Raffaele della Valle: “Vi confesso che oggi sono estremamente emozionato”

Il noto legale ha ripercorso l’errore giudiziario che travolse Enzo Tortora

ASTI – Centinaia di studenti degli Istituti Secondari di Secondo grado hanno riempito il Teatro Alfieri, questa mattina 1° marzo, per assistere a un incontro con l’avv. Raffaele della Valle.

L’evento è stato organizzato dalla sezione astigiana della Camera Penale “Vittorio Chiusano”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

Raffaele della Valle, già difensore di Enzo Tortora, ha rievocato il caso del noto giornalista e presentatore televisivo che negli anni Ottanta dello scorso secolo fu vittima di un clamoroso errore giudiziario.

Luigi Florio, Raffaele della Valle e Davide Gatti

Una vicenda ricostruita nel libro “Quando l’Italia perse la faccia”, scritto dall’avv. della Valle e pubblicato nel 2023 (Pellegrini Editore).

Con lui c’erano il presidente della sezione astigiana della Camera Penale “Vittorio Chiusano”, avv. Davide Gatti, e l’avv. Luigi Florio, già coordinatore della Commissione Giustizia del Parlamento Europeo.

I dati: l’intervento dell’avv. Gatti

Prima di parlare del caso Tortora, l’avv. Davide Gatti ha illustrato alcuni dati nazionali sul tema dell’errore giudiziario.

“Il 24 di febbraio del 2024ha spiegato l’avv. Gattiil Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è stato audito alla commissione Giustizia della Camera. In Italia ci sono 60926 detenuti nelle carceri; di costoro, 44681 sono a titolo definitivo, ossia con sentenza di tre gradi di giudizio, quindi sono in espiazione pena. 9536 detenuti sono addirittura in attesa del giudizio di primo grado. È stato altresì riferito che negli anni passati c’era un aumento importante dei detenuti legato al fenomeno della misura cautelare, ossia di coloro che vengono arrestati e poi il processo viene fatto in un momento successivo. Nell’ultimo periodo, in realtà, il numero è progressivamente in aumento anche in relazione a coloro che devono espiare una sentenza definitiva”.

L’avv. Gatti ha aggiunto: “I dati che sono diffusi sono inquietanti. All’incirca 1000 sono i cittadini che ogni anno finiscono in carcere ingiustamente. Da un osservatorio che fu fatto nel periodo 1992-2018 sono state più di 27000 le persone che in Italia hanno ottenuto un indennizzo per la ingiusta detenzione. Questo indennizzo ha comportato che le spese di risarcimento da parte dello Stato a oggi ammontano a circa 740 milioni di euro, 33 milioni dei quali solo per il 2018”.

 

Il saluto del sindaco Rasero

Nel suo breve intervento di saluto, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, affiancato tra gli altri dall’assessore Loretta Bologna e dal vice presidente della Regione Fabio Carosso, ha detto: “Questa è un’importante giornata che ripete il grande successo conseguito in una precedente occasione con l’avvocato della Valle al Polo Universitario Rita Levi Montalcini. Poche volte ho visto iniziative che hanno coinvolto tanti studenti, che hanno dimostrato attenzione e curiosità per un tema importante. A carattere generale si parla del funzionamento della giustizia nel nostro paese, calato su un caso specifico ed eclatante. C’è da chiedersi quante altre persone, meno conosciute di Enzo Tortora, hanno subìto un medesimo trattamento e ne hanno sofferto al punto di morirne”.

Le parole dell’avv. della Valle

La parola è poi stata lasciata all’avvocato Raffaele della Valle:Ringrazio tutti per questo evento che ha dello stupendo, del meraviglioso. Voglio in particolare abbracciare in modo simbolico e apprezzare in modo concreto la presenza oggi del presidente del Tribunale di Asti. Sta a significare che, nonostante le mie critiche talvolta aspre ma sempre in buona fede, ci sono tanti magistrati che apprezzano ancora la validità del contraddittorio, e con estrema onestà intellettuale hanno il coraggio di partecipare a manifestazioni che all’apparenza potrebbero essere contrarie alla Istituzione Giustizia. Mi fa piacere, perché richiama alla mia mente i miei pregressi orientamenti, le mie pregresse esperienze, la mia pregressa cultura, che è quella di essere stato figlio di un magistrato. Vedo nella figura odierna del presidente del tribunale, la figura di un magistrato autonomo, indipendente al di là di qualsiasi funzione, come mio padre”.

Della Valle ha aggiunto: “Qualcuno può pensare che per un avvocato sia facile parlare in pubblico, dopo aver affrontato tanti processi, tante verità, tante non verità, tanti pericoli, dopo aver sentito più volte pronunciare quella terrificante parola ‘ergastolo’. Dovremmo essere sufficientemente preparati dal punto di vista psicologico ad affrontare una discussione. Tuttavia, oggi vi confesso di essere estremamente emozionato.  Capisco la difficoltà che un uomo responsabile, in particolare un uomo che ha ancora nel suo Dna il fatto di essere stato vicepresidente della Camera e di provenire da un determinato ambiente, possa provare nel parlare a dei ragazzi con estrema chiarezza, ma certamente senza invettiva, senza odio, senza velleità vendicative”.

Durante l’incontro il noto legale ha evidenziato gli aspetti più incresciosi del processo Tortora, e ha raccontato quello che definisce un autentico “orrore giudiziario” vissuto dal presentatore televisivo, privato della libertà per fatti totalmente inventati.

                                                                                                                                                               C.L.

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