Vincenzo Soverino: «La SLA mi ha bloccato le gambe, ma “Flytherapy” mi ha dato le ali»
ASTI – «Quando sono seduto sull’aereo dimentico al brutto della malattia, sono solo io e l’infinito il resto rimane a terra». Con queste parole Vincenzo Soverino, consigliere Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Onlus), referente Aisla di Asti e neo Ufficiale della Repubblica, spiega la sua (immutata) passione per il volo. «Da bambino stavo sempre con il naso all’insù per vedere sorvolare gli aeroplani e immaginavo cosa si potesse provare in quell’immenso spazio azzurro, ora è capitata l’occasione e cerco di non farmela scappare, il mio scopo è prendere il brevetto».
Molto è cambiato nella sua vita da quando, dodici anni fa, gli venne diagnosticata la SLA (Sclerosi laterale amiotrofica) – patologia infausta di cui ancora non si conosce la causa e che si impossessa gradualmente di una singola parte del corpo, bloccandone gli arti, ma non il cuore e la testa – con particolare riguardo al tempo che dedica al prossimo come portavoce per testimoniare le problematiche e le esigenze dei malati e dei loro familiari, collaborando con le istituzioni, consulente alle politiche sociali nei Comuni di Baldichieri, Villafranca e Villanova d’Asti e gli organismi nazionali, con un unico obiettivo, che venga data assistenza e sostegno psicologico ai malati e alle loro famiglie e soprattutto promuovere la ricerca scientifica.
«Se il mio destino è fare tre colpi di triangolo lo farò al meglio. Sono affetto da una malattia incurabile ma amo la vita», è solito affermare. Ed è anche grazie a questo grande amore per la vita che Soverino si è avvicinato all’associazione “Flytherapy”, che offre la possibilità ai diversamente abili di volare gratis in giro per l’Italia. Un’esperienza che Soverino non esita a definire elettrizzante: «Dopo il decollo tutte le preoccupazioni e la disabilità le lascio a terra, in volo mi sento libero dalle sofferenze del corpo, non penso sempre al brutto della malattia, anche questa è una forma di speranza di programmare il futuro, con una malattia che futuro non di dà. La Sla mi ha portato via le gambe ma questa associazione mi ha dato le ali».
L’associazione, nata da un’idea del comico di “Zelig” Alessandro Politi e del pilota Fabio Mandelli, si pone l’obiettivo di far provare le emozioni del volo a persone con disabilità gravi, per regalare a loro una giornata diversa, emozionante e adrenalinica, scacciando per un momento la gravità del male e consentendo loro di fluttuare nell’aria tra le nuvole. “Cacciare via”, almeno per un po’, il pensiero ricorrente del brutto male che li affligge.