Sgombero stabile in corso Casale, la pm Deodato: “Non abbiamo mai perso di vista la persona e la sua dignità”
ASTI – I dettagli dell’operazione di sgombero dello stabile occupato in corso Casale (civici 126 e 132) sono stati illustrati oggi pomeriggio in una conferenza indetta in Prefettura. L’operazione di sgombero è stata effettuata stamattina dalle Forze dell’Ordine, in esecuzione a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
A prendere la parola il Prefetto Claudio Ventrice: “In Prefettura abbiamo istituito un Comitato che ha coinvolto anche Asl, 118, Vigili del Fuoco, Regione e Uffici del Comune. Abbiamo fatto un lavoro meticoloso e oggi il sopralluogo definitivo, grazie al quale abbiamo ripreso possesso dello stabile occupato. Ringrazio le Forze di Polizia e in particolare il signor Questore. Ringrazio anche per il lavoro preliminare svolto dalla Digos guidata dal dottor Mario Berardi e dal dottor Federico Mastorci della Squadra Mobile. Grazie alla Procura, da cui è partita tutta l’operazione. Queste sono le buone pratiche dello Stato, a dimostrazione che quando si fa squadra gli obiettivi si raggiungono”.
Il Questore Sebastiano Salvo ha detto: “Tutto ha origine e tutto torna a Palazzo di Giustizia. La vicenda risale al 2015. Un lavoro lungo e complesso di ricostruzione anche delle responsabilità. Nella prima fase sono state tredici le persone segnalate, poi poche settimane fa altri 23 identificati e segnalati a piede libero per occupazione abusiva. Un’attività d’indagine è in corso per gli abusivi che hanno sottratto la luce e poi per il fenomeno del subaffitto. Ora è in via di esecuzione la messa in sicurezza dello stabile. Le forze dell’ordine permarranno sul posto ancora 48 ore. L’immobile è ancora sotto sequestro, affidato alla società proprietaria. Per quanto abbiano commesso azioni illecite, parliamo di persone che vivono per necessità in condizione di degrado, non hanno alternative. Non lo fanno per scelta. Condivido il ringraziamento ai Servizi Sociali che hanno dato l’assistenza e trovato soluzioni per tutti”.
“Un’operazione svolta in sinergia, ognuno nel proprio ruolo – ha aggiunto il sindaco Maurizio Rasero -. Il Comune c’era con la polizia municipale e i servizi sociali. Avevamo il dovere morale di rispondere a ogni persona, trovare una soluzione per tutti”.
Infine la pm Laura Deodato: “Ci tengo a dire che non abbiamo mai perso di vista la persona e la sua dignità. L’obiettivo principale riguarda la realizzazione della persona, che precede l’obiettivo di scongiurare il degrado e di preservare la legalità. Non ci divertiamo ad allontanare le persone, ma meritano di essere alloggiate in condizioni migliori e di non essere ghettizzate”.