Settime e il murales che racconta l’amicizia

L'opera di Ascanio Cuba inaugurata ieri. Dal 15 al 17 ottobre Roberto Collodoro a Cortandone

A Settime c’è un delfino che accompagna gli uomini verso il futuro: quello che compare nel murales firmato da Ascanio Cuba.

Ieri pomeriggio l’inaugurazione, ma già nei giorni precedenti sono state molte le persone che si sono avvicinate alla facciata delle Poste, di fronte al Municipio, che stava cambiando aspetto. Domande, ricordi, osservazioni: “Ho ricevuto dalla gente molti stimoli e tante storie che porterò con me – dice Cuba – E’ stata un’esperienza intensa, di quelle che ti restano nel cuore”.

L’artista viene da Milano: “Ho amato i silenzi del paese e il parlare necessario, mai sovrabbondante, di chi è venuto a trovarmi”. “Street d’art sulle colline del mare”, questo il nome della rassegna itinerante, è stata un fatto umano, non solo un’ispirazione artistica.

A chi gli ha chiesto che cosa stesse facendo, l’artista cubano ha sempre risposto con una domanda: “Lei cosa vede qui e cosa pensa?”. Il delfino, certo, ma anche le case sulla barca con remi mossi da mani invisibili (questo l’aspetto che ha incuriosito di più dell’opera) e un uomo sullo sfondo, slanciato verso il futuro. Cuba: “La casa è il luogo più intimo e personale che abbiamo: sulla barca ci siamo tutti noi, verso l’avvenire. Chi emigra cerca una nuova vita, in amicizia con gli altri, il delfino lo protegge”.

Cuba era al lavoro da venerdì pomeriggio, coadiuvato da due rifugiati, dopo aver visitato il Museo Paleontologico di Asti che ospita l’esemplare fossile ritrovato, nel 1979, oltre la Peschiera di Settime. A vedere il murales in bianco e nero sono venuti anche dai paesi vicini: curiosi, pensosi, affascinati. Un’anziana signora ha guardato prima il delfino (“Quasi parla”) e poi il balcone dell’edificio postale che ospita anche la Società agricola operaia e la Pro Loco: “Tanto tempo fa c’era la scuola, ho fatto le elementari, sa? Adesso sono vedova, ma quando passerò di qui sarò un po’ meno sola”.

Anche i ragazzini, che per tre giorni hanno visto nascere dai pennelli una nuova realtà, sentiranno la mancanza dell’allegria di Cuba. Il sindaco Pierluigi Musso all’inaugurazione: “Ho conosciuto l’artista, ma anche l’uomo, il suo pensiero, le sensibilità. Settime lo ha accolto con piacere e con lo stesso sentimento conserverà il murales”.

“Street Art sulle colline del mare” in paese ha aperto una strada: “Siamo i primi ad attuare l’esperienza dei murales che raccontano il senso del viaggio e l’accoglienza a chi viene da fuori – ha detto il primo cittadino – tra qualche settimana toccherà a Cortandone, il prossimo anno a Chiusano, capofila del progetto, Castellero, Monale, ma sarebbe bello che altri centri si unissero”.

Il progetto è attuato con i fondi del Sai (ex Sprar), promosso dai cinque Comuni con Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato, Tavola di Migliandolo, Associazione Bewood Outdoor Brigate. L’arte che sensibilizza, rianima persone e luoghi, crea incontri, sprigiona conoscenza, favorisce l’amicizia: azioni di contaminazione che, ha spiegato Claudio Mogliotti, la Tavola di Migliandolo sta creando qui e spargendo altrove, per esempio in un’isola come la Sicilia che rappresenta un approdo per tanti migranti.

Cortandone, intanto, si prepara ad accogliere Roberto Collodoro (dal 15 al 17 ottobre).

Qualcuno ieri ha osservato che il murales non ha un titolo. Cuba, i vestiti ancora sporchi di vernice, ha risposto sorridendo: “Non c’è stato tempo, ci penso e poi torno”.

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