TORINO – Settant’anni di giornalismo, l’età anagrafica non conta, è il traguardo raggiunto da Luigi Garrone, decano dei giornalisti astigiani, premiato questa mattina a Torino dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia, e dal vicepresidente Ezio Ercole.
Un bel risultato per Luigi, premiato nella categoria Seniores quale giornalista più longevo della regione, insieme ad altri trecento colleghi piemontesi nella sala conferenze del grattacielo Intesa San Paolo, che ha ospitato l’evento dopo uno stop di due anni causato dalla pandemia Covid.
Fra i premiati astigiani si segnalano la giornalista Laura Nosenzo (in foto) e il collega Franco Cavagnino, entrambi con un trascorso di cronisti al quotidiano La Stampa e per varie testate locali e nazionali.
Il background di Luigi Garrone è noto, o quasi, a tutti: nei sette decenni di attività ha diretto o collaborato per innumerevoli testate giornalistiche locali e nazionali, per citarne alcune: Rai Tre Piemonte, Agenzia ANSA, Gazzetta del Popolo, corrispondenze per importanti quotidiani, Corriere della Sera, Sole 24 Ore, oltre che per fogli e radio tv locali fra le quali Gazzetta d’Asti, Astisabato, Telesubalpina, Radio Asti, ecc.
Negli ultimi anni si è cimentato nel ruolo di scrittore producendo due libri “Ieri, in campagna” e dal “Fuorisacco alla web tv” dove ha raccolto personali esperienze, racconti sulla vita nelle campagne durante e nel dopo guerra, tradizioni e aneddoti della gente fra Langhe e Monferrato, strategie del passato e nuove tecnologie nella “cucina” giornalistica fra il ‘900 e il nuovo millennio, testi di facile lettura utilizzati dai giovani neo laureati o giornalisti in erba o per saggi più maturi. Insomma la testimonianza vivente di un secolo di vita, di progresso, di crisi e riscatto della società civile.
A Luigi, in occasione della premiazione, numerose le strette di mano e l’affetto dei vertici dell’OdG oltre che di molti colleghi premiati per 40, 50, 60 e oltre di attività giornalistica. Cento di questi anni a papà Luigi accompagnato alla cerimonia dal figlio Paolo e da due nipoti, Lorenza e Sara.