La scuola media di Baldichieri cerca nome e guarda alle grandi donne italiane
Dipinti su due murales i volti di Samantha Cristoforetti, Bebe Vio, Liliana Segre, Margherita Hack
Una scuola senza nome troverà ispirazione da Bebe Vio, Samantha Cristoforetti, Liliana Segre, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini e altre grandi donne italiane per darsi finalmente una denominazione?
Il sindaco Gianluca Forno ha promesso agli allievi della media di Baldichieri che così sarà. Per ora tutti in vacanza, ma da settembre si tornerà a parlarne.
L’idea parte dai due murales che gli studenti partecipanti a un laboratorio di trenta ore di pittura, guidato dall’insegnante di arte e immagine Francesca Curatolo, affiancata dal collega Andrea Pace (italiano), hanno realizzato dipingendo visi di donne che si sono distinte nel campo della scienza, medicina, letteratura e poesia, arte, sport, musica e così via. Tra i profili accompagnati da frasi significative (“Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire”, Margherita Hack”) si distinguono quelli di Alda Merini, Grazia Deledda, Carla Fracci, Elsa Morante, Lina Wertmuller ma anche volti meno noti come quelli della pittrice Carla Accardi, Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra, Amalia Ercoli-Finzi, ingegnera aerospaziale.
Prima dell’inaugurazione dei murales, avvenuta nei giorni scorsi, la responsabile della media, Maura Forno, ha espresso il desiderio che da quei ritratti possa emergere il nome della scuola, interpretando il pensiero dei ragazzi (di varie classi, dalla prima alla terza) che hanno realizzato i dipinti, ospitati all’interno dell’edificio scolastico: “Queste donne hanno lottato per affermarsi e avere un ruolo nella società. A loro guardiamo come esempi positivi“.
Il sindaco Forno ha raccolto la proposta: “Ho apprezzato i vostri lavori, ispirati al tema della parità di genere – ha detto ai ragazzi – Con la ripresa delle lezioni apriremo insieme a voi la consultazione per scegliere il nome che porterà la scuola: sarà una sfida bella e impegnativa data la statura professionale ed etica delle donne protagoniste“.
Dare voce ai giovani è una scelta del primo cittadino: “Sono sindaco da tredici anni – ha spiegato Forno – e voi siete la parte più bella di Baldichieri, il futuro della nostra comunità“.
Appassionati e partecipi nel laboratorio di arte (la professoressa Curatolo ha spiegato che, a fronte di alcuni ragazzi dotati, molti altri fino a quel momento non avevano mai preso i pennelli in mano), i giovani “muralisti” sono stati protagonisti all’inaugurazione insieme a un gruppo di loro compagni che, affiancati dalle docenti di musica Franca Matelli e Nadia Seia, hanno composto l’inno della scuola, neanche a dirlo anch’esso senza titolo. Bisognerà trovare anche quello.