Rivoluzione digitale, promozione territoriale e Pnrr: il Monferrato è la locomotiva del turismo nell’Astigiano
Turismo, digitalizzazione e Pnrr sono le tre frecce di uno stesso arco, in mano a tutti i Comuni dell’Astigiano, per lo sviluppo a 360 gradi di un territorio dalle potenzialità pressoché illimitate che guarda all’approssimarsi della stagione estiva con la consapevolezza di esserne assoluto protagonista.
I temi sono stati affrontati pochi giorni fa, nella Sala Consiliare della Provincia di Asti, nel corso del convegno “La rivoluzione digitale della P.A.” promosso dalla Provincia di Asti in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e l’associazione Astesana Strada del vino e del cibo.
Sono intervenuti il Presidente della Provincia e Sindaco della Città di Asti Maurizio Rasero, i Consiglieri provinciali Angelica Corino (delega alla Transizione digitale e innovazione) e Davide Migliasso (deleghe al Turismo e Manifestazioni), il Presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Mariano Rabino, il Presidente di Astesana Strada del vino e del cibo Stefano Chiarlo, l’imprenditore e fondatore dell’app tabUi Giorgio Proglio, il consulente esperto sulle opportunità di digitalizzazione legate al PNRR Cristiano Fornaro e, in rappresentanza del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Federico De Scalzi.
Il taglio dell’incontro, moderato dal giornalista Franco Binello, è stato fin da subito chiaro ai partecipanti: la rivoluzione digitale non è un termine ampolloso o che deve spaventare i più restii al cambiamento.
Si tratta di uno spartiacque inderogabile tra la visione di un mondo sempre più tecnocentrico e il passato “analogico” imperniato sulla manualità.
I lavori sono stati aperti dal saluto del Presidente della Provincia e Sindaco della Città di Asti Maurizio Rasero.
Il commento del Presidente Maurizio Rasero
Al termine del convegno il Presidente Rasero ha commentato: «L’eccellenza di un territorio si misura anche nella capacità di una comunicazione efficace e su questo aspetto l’Astigiano ha vissuto, per troppi anni, nell’ombra di vicine realtà che grazie a strategie di marketing oculate hanno saputo affermarsi con maggiore forza. Negli ultimi decenni la provincia di Asti ha saputo colmare questo gap anche grazie a proficue sinergie con le province limitrofe ma nel frattempo il mondo è cambiato e oggi il turismo si fa sempre più esperienziale e di qualità. Il nostro territorio è uno scrigno di sapori e luoghi da esplorare che non trova eguali nel mondo ma dobbiamo unirci nello sforzo di essere noi per primi ambasciatori di queste meraviglie. Per questo, nella doppia veste istituzionale che ho il privilegio di ricoprire, mi sono speso in prima persona per la promozione e l’internazionalizzazione delle nostre terre soprattutto verso i floridi mercati orientali come suggellato dal gemellaggio tra la città di Asti e quella cinese di Nanyang, nel maggio 2023. I più recenti dati sui flussi turistici dell’Astigiano raccontano di un interesse costante durante tutto l’anno e in forte crescita, segno che siamo sulla giusta strada e con l’efficiente utilizzo dei supporti digitali potremo sempre di più garantire un’offerta turistica all’altezza delle nostre eccellenze».
Il commento del Consigliere Angelica Corino
Il Consigliere provinciale Angelica Corino, che nel suo primo mandato in seno all’Amministrazione provinciale è stata anche delegata all’UNESCO, ha dichiarato: «La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione deve procedere su due binari, con le stesse velocità e vari punti di intersezione, valorizzando le misure della piattaforma PA digitale 2026 in termini di servizi del sistema pubblico, come previsto dal Codice amministrazione digitale (CAD), e di promozione del territorio tout court. L’informatizzazione delle pratiche snellisce i procedimenti burocratici e garantisce una conservazione dei documenti più sicura e rispettosa dell’ambiente: basti pensare ai vantaggi portati dall’adozione della firma digitale. Anche nelle attività di promozione turistica i Comuni possono trovare nella digitalizzazione, come molti enti stanno già ampiamente sperimentando, un’assistente virtuale ma con benefici reali in termini di velocità nell’interscambio delle informazioni, economicità ed efficienza dei servizi offerti all’utenza. Cito, a titolo di esempio, il biglietto digitale, i sistemi di digitalizzazione dei parcheggi e delle prenotazioni, l’utilizzo dei QR Code, ottimi come sistemi cashless. La Provincia di Asti sarà sempre disponibile a fornire assistenza qualificata, in materia e non solo, ai Comuni che ne faranno richiesta».
Il commento del Consigliere Davide Migliasso
Davide Migliasso, Consigliere provinciale e Sindaco della Città di San Damiano d’Asti, ha espresso, in cifre, l’importanza di un approccio turistico digital friendly per il tessuto economico della nostra provincia: «In tutta la provincia di Asti sono presenti circa 1400 strutture ricettive, un numero decisamente importante. Questa è la migliore risposta al forte aumento di prenotazioni rilevate dal 2019 ad oggi (fatta eccezione per il nefasto biennio del Covid-19) sul nostro territorio. Per comprendere meglio la portata di questa crescita esponenziale è sufficiente citare un dato: nel 2023 il turismo nel Monferrato è cresciuto del 40% e i primi mesi del 2024 sembrano confermare questo trend. L’Ufficio Turismo della Provincia di Asti offre, da sempre, un essenziale supporto a questo interessante comparto e si interfaccia con la Regione Piemonte per quanto concerne la trasmissione dei dati riferiti ai flussi turistici nell’Astigiano al fine di avere poi, da parte della stessa Regione, una dettagliata rendicontazione anche grazie alla piattaforma Ross1000 messa disposizione delle strutture ricettive. Consentitemi di ricordare due traguardi già raggiunti dagli uffici provinciali: la digitalizzazione di tutte le Pro Loco e delle strutture ricettive presenti sul territorio. Proprio alle strutture ricettive rivolgo un appello che ai più suonerà come un semplice ripasso: un’accoglienza di qualità si concretizza con la fidelizzazione della clientela. È necessario che il turista venga nell’Astigiano, si senta valorizzato e poi ritorni. Grande attenzione va quindi dedicata alla presentazione dei menù, con un’offerta enogastronomica attenta all’esaltazione delle specialità locali, rispettosa delle specifiche esigenze segnalate dal cliente (intolleranze e/o adozione di un regime alimentare che esclude, ad esempio, il consumo delle carni), il tutto corredato da descrizioni chiare e in doppia lingua (italiano-inglese). Sono questi gli aspetti fondamentali per far sì che il turismo possa crescere, e bene, nella nostra provincia».