Riunione del Dirmei per fare il punto sulla situazione epidemiologica e vaccinale

Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema del vaccino per il vaiolo delle scimmie

Si è svolta ieri la consueta riunione settimanale del Dirmei per fare il punto sulla situazione epidemiologica, alla presenza del presidente della Regione Piemonte e dell’assessore alla Sanità.

Il Piemonte continua ad avere dati tra i migliori in Italia sia per contagio sia per ospedalizzazioni.

È stato fatto anche il punto sulla 4ª dose: il Piemonte, con oltre 300 mila somministrazioni già eseguite sulle platee autorizzate e che hanno maturato i requisiti, permane in testa alla classifica nazionale sul secondo booster. Tra i vaccinati ci sono anche circa un centinaio di turisti che hanno approfittato del loro periodo di vacanza in Piemonte per ricevere la quarta dose (è possibile per i turisti recarsi ad accesso diretto presso uno degli hub consultabili sul sito della Regione insieme alla documentazione necessaria).

Durante la riunione è stato affrontato anche il tema del vaccino per il vaiolo delle scimmie. Il Piemonte, non avendo registrato fino a oggi un elevato numero di casi (in tutto sono stati 23, di cui 17 importati da altri territori) non rientra tra le prime quattro regioni a cui il Ministero della Salute ha inviato i vaccini a scopo preventivo. Il Dirmei ha comunque già individuato l’iter per essere pronto a partire con le somministrazioni, attraverso la rete regionale dei centri per le malattie a trasmissione sessuale, nel caso in cui da Roma venissero rese disponibili dosi anche per il Piemonte.

Infine è stato fatto il punto anche sul cronoprogramma per l’attuazione dell’accordo che riguarda i fondi per le RSA e l’adeguamento Istat delle tariffe. La delibera di recepimento dell’accordo è pronta e sarà assunta dalla Giunta il 7 settembre, subito dopo la riunione già convocata per quel giorno della Conferenza Permanente Regione – Autonomie Locali che deve fornire un parere.

Il provvedimento sarà quindi operativo formalmente da inizio settembre, ma con un valore retroattivo dal 1 gennaio sulla quota sanitaria che garantirà il beneficio per le RSA anche sui mesi passati del 2022.

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