Riattivato il Posto di Polizia al Massaia

Questa mattina la firma del Protocollo di Intesa tra Asl e Questura

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Massimo Piazzo, Daniela Campasso, Sebastiano Salvo, Flavio Boraso e Tiziana Ferraris

ASTI – L’Asl AT ha riaperto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardinal Massaia l’Ufficio del Posto Fisso di Polizia. Il rinnovo del Protocollo d’intesa tra l’Asl e la Questura è stato firmato questa mattina 27 maggio dal direttore generale Flavio Boraso e dal questore Sebastiano Salvo.

Ha dunque preso servizio un Ufficiale di Polizia Giudiziaria che sarà operativo dalle ore 8 alle 14, dal lunedì al sabato. Il titolare del posto di polizia è il vice ispettore Massimo Piazzo.

 

Sarà un punto di trattazione dei referti per le esigenze dell’Autorità Giudiziaria che, come ha spiegato la dottoressa Daniela Campasso, dirigente della Divisione Anticrimine, sono almeno 6 al giorno, ma anche di ascolto e di collegamento tra l’Ospedale e la Questura di Asti per monitorare le situazioni critiche, costituendo un servizio essenziale per la comunità.

I passaggi giornalieri al Pronto Soccorso di Asti sono elevati: “La media è di circa 170 persone al giorno”, ha detto la direttrice sanitaria Tiziana Ferraris.

riattivato-il-posto-di-polizia-al-massaiaIl Questore Sebastiano Salvo: “Al di là dei fatti di cronaca, torna un servizio che era solo temporaneamente sospeso. È  un’attività di profilo qualificato, con la presenza di un nostro ufficiale di polizia giudiziaria, e non è casuale perché la nostra attività in ospedale è di raccolta di referti che vanno alla Procura della Repubblica. Questa è la mission. Poi ovviamente c’è l’innalzamento della prevenzione e della sicurezza per personale e utenti”. Importante in particolare per i casi di violenza di genere e codici rossi. Essere qui in presenza crea un conforto per le vittime e può fare la differenza”.

Il direttore generale Asl AT Flavio Boraso ha aggiunto: “Ringrazio il Questore Salvo e la Prefettura perché abbiamo trovato grande disponibilità e attenzione nell’affrontare questa situazione su cui lavoriamo da tempo, da prima dei fatti critici accaduti recentemente  Crediamo fortemente nella collaborazione fra istituzioni del territorio e questo ne è un ottimo esempio: d’altronde che esista un problema di sicurezza percepita è innegabile ed è giusto adottare soluzioni adeguate. Tuttavia serve un compromesso anche in questo, fra la necessità di sicurezza e quella di portare avanti l’attività sanitaria. Quindi valuteremo se prendere altri provvedimenti, in base alle esigenze del personale, ma crediamo che l’ospedale non debba essere assolutamente militarizzato”.

All’interno del Pronto Soccorso, oltre all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria continuerà a operare il servizio di vigilanza privata attualmente presente, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, che hanno già provveduto nell’ultimo periodo a intensificare la propria presenza all’esterno dell’area ospedaliera.

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