La Regione Piemonte avvia uno screening sperimentale per la ricerca del virus dell’epatite C

Verranno eseguiti appositi test salivari su un campione di 250 cittadini nati tra il 1969 e il 1989

La Regione Piemonte avvierà sul proprio territorio, dal 15 novembre 2021 al 28 febbraio 2022, lo screening sperimentale sulla popolazione generale per la ricerca del virus dell’epatite C.

In ognuna delle cinque Asl (Città di Torino, To3, Cn1, Alessandria e Vercelli) individuate sulla base di criteri di rappresentatività delle diverse caratteristiche della popolazione piemontese, verranno eseguiti appositi test salivari su un campione di 250 cittadini nati tra il 1969 e il 1989. Per l’effettuazione dei test, le Asl individueranno dei luoghi idonei, presso i quali proporre agli utenti la partecipazione volontaria allo screening, mediante la presentazione di una informativa e la raccolta del consenso informato.

L’obiettivospiega l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardiè rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, oltre che interrompere la circolazione del virus, impedendo nuove infezioni”.

L’iniziativa rientra nel piano di screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV per il quale sono stati assegnati a favore delle Aziende sanitarie locali del Piemonte oltre 5 milioni e mezzo di euro. Una volta effettuato il test, le informazioni del soggetto e il risultato verranno registrati sull’apposita scheda prevista dal Ministero della Salute.

L’esito verrà comunicato all’interessato e, in caso di confermata positività, la consegna del risultato avverrà previo colloquio con il personale sanitario, durante il quale saranno fornite le informazioni necessarie per l’eventuale trattamento e per le misure di prevenzione, indicando le strutture di presa in carico presso un centro specializzato, al fine di proseguire gli accertamenti diagnostici (stadiazione della patologia) e di avviare prima possibile, qualora eleggibile al trattamento, l’opportuna terapia, secondo le modalità organizzative individuate dalle singole Asl.

In caso di HCV-RNA negativo, non verrà effettuato ulteriore accertamento.

Caricamento...