La Regione investe più di 20 milioni di euro dei fondi Fesr per forestazione urbana e sviluppo di infrastrutture verdi

Presentati due bandi che si apriranno in autunno

Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza dei territori; e inoltre rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi anche nelle aree urbane: sono questi gli obiettivi di due bandi, approvati dalla Giunta, che poggiano su una dotazione complessiva di circa 20 milioni e mezzo di euro della programmazione dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FESR) e che rappresentano strumenti fondamentali rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

«Queste misure ci permettono di rispondere con soluzioni concrete a criticità presenti negli ambiti urbani – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – La misura sulla forestazione va ad incidere anche sulla qualità dell’aria e con i fondi dedicati si potranno fare interventi volti non solo al miglioramento della qualità dell’aria ma anche al sequestro di anidride carbonica, alla mitigazione degli effetti dell’isola di calore urbana. In una parola migliorare il microclima. Stiamo procedendo celermente di bando in bando e tutte le misure che stiamo mettendo in campo, e questo è solo il punto di inizio di un percorso, hanno la finalità di concorrere al miglioramento dell’ambiente.  Cinque bandi in sette mesi indicano la grande attenzione che la Regione riserva alle tematiche ambientali».

«Gli interventi di forestazione e di infrastrutturazione verde – ha sottolineato il vicepresidente e assessore alla Pianificazione territoriale e Foreste, Fabio Carosso – rappresentano azioni di valore per la pianificazione sostenibile del territorio.  Per la misura relativa alle infrastrutture verdi è importante ricordare il ruolo svolto dal sistema delle aree protette, che sono tra i beneficiari, che tutelano e valorizzano i sistemi naturali, che rappresentano gli elementi principali dell’infrastruttura verde».

 Nello specifico si tratta di due misure, che saranno aperte in autunno, una dedicata alla forestazione in ambito urbano, con una dotazione finanziaria di 8 milioni e mezzo,  l’altra, dedicata allo sviluppo e completamento di infrastrutture verdi blu, con una dotazione complessiva di 11 milioni e 900mila euro, divisa, a sua volta, in due linee: la linea A dedicata ad interventi sul territorio della “Corona verde” (ovvero l’infrastruttura verde dell’area metropolitana) con dotazione di 8 milioni e 500mila euro e la linea B, dotazione 3 milioni e 400mila euro, per interventi su tutto il territorio regionale, escluso l’ambito della “Corona verde”.

 Forestazione urbana: sono ammissibili interventi che comportano la creazione di nuovi spazi verdi o il miglioramento di quelli esistenti incrementando la dotazione verde urbana, come parchi urbani o aree verdi di quartiere ma anche alberate stradali, filari di piante, tetti verdi, verde verticale e ancora realizzazione di interventi di trasformazione e recupero urbano di aree impermeabilizzate come parcheggi o strade degradate o abbandonate, il tutto nell’ottica di contrastare il fenomeno dell’isola di calore urbano e migliorare il microclima. Interventi tutti che non dovranno comportare consumo di nuovo suolo e garantire la tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee.

Beneficiari saranno capoluoghi di provincia, comuni con più di 10mila abitanti che attuano misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti.

Sviluppo e completamento di infrastrutture verdi e blu: gli interventi riguarderanno la realizzazione di infrastrutture verdi e blu come corridoi ecologici, zone umide, fasce arboree, filari, siepi che concorrano alla preservazione della natura e della biodiversità, al sequestro di CO2 e al miglioramento della qualità dell’aria in ambito urbano e periurbano, ma anche alla valorizzazione fruitiva delle sponde e degli ambienti ripariali con interventi di recupero e riqualificazione di fiumi e laghi naturali e artificiali. O ancora: realizzazione di infrastrutture ciclabili solo dove le stesse risultino essere strettamente complementari e funzionali a garantire la fruibilità della zona. E non da ultimo interventi volti alla valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale.

Beneficiari saranno Province, Comuni, Città Metropolitana di Torino, Unioni di Comuni, Enti di gestione dei Beni Unesco, Enti di gestione delle Aree Protette, Enti di ricerca pubblici ed Enti privati di diritto pubblico.

In merito al tema dell’approvvigionamento di piante attraverso la filiera vivaistica forestale, grazie ai fondi del PSR 14-22, la Regione Piemonte ha avviato la realizzazione di un Portale dei Materiali Forestali di Moltiplicazione, che offrirà servizi di gestione e pubblicazione per favorire l’incontro tra domanda e offerta su tutto il territorio regionale.

Dal punto di vista delle Pubbliche Amministrazioni l’iniziativa permetterà di rendere pubblici ed aggregare i fabbisogni, dalle fasi di progettazione a quelle di affidamento della realizzazione degli interventi. L’aggregazione e la pubblicazione permetteranno una migliore programmazione per il settore vivaistico privato degli investimenti prioritari. Il progetto prevede anche l’integrazione con piattaforme di “e-public procurement”, per supportare i soggetti interessati all’acquisto anche nelle fasi di contrattualizzazione della fornitura delle piante forestali.

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