“Regie Sinfonie”: riparte la rassegna di musica classica organizzata dai Musici di Santa Pelagia

Primo appuntamento il 21 ottobre al Museo Diocesano San Giovanni con un concerto interamente dedicato alla produzione di Händel

ASTI – Dopo lo straordinario evento della prima rappresentazione italiana dell’opera Eloise del compositore contemporaneo inglese Karl Jenkins, andata in scena ieri, sabato 15 ottobre nella splendida cornice del Teatro Alfieri (con replica oggi alle 17), venerdì 21 ottobre alle ore 21 nel suggestivo Museo Diocesano San Giovanni (via Natta 36) ripartirà Regie Sinfonie, la rassegna di musica classica approdata quest’anno per la prima volta ad Asti.

Ad aprire il segmento autunnale della stagione organizzata dai Musici di Santa Pelagia – l’associazione che gestisce dal 2017 il Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di via Natta – sarà l’Academia Montis Regalis che, sotto la bacchetta di un riconosciuto specialista del repertorio antico come Fabio Bonizzoni, presenterà Händel parlava italiano, un concerto interamente dedicato alla produzione del grande compositore di Halle, che vedrà protagonisti anche i cantanti dell’Accademia Lirica di Osimo.

Il programma comprende la virtualmente sconosciuta Suite del Rodrigo, una delle primissime opere scritte ancora in Germania dal giovane Händel prima di partire per l’Italia, l’intensa cantata Il duello amoroso, uno dei lavori più emblematici del lungo soggiorno romano che permise al giovane compositore tedesco di affermarsi tra gli autori più brillanti della sua epoca, e il maestoso Concerto Grosso op. 6 n. 11, che venne portato a termine in seguito a Londra.

Questo concerto segna una nuova e importante collaborazione con il Festival dei Giovani Musicisti Europei di Mondovì, una rassegna dalla storia lunga e luminosa, che nel corso degli anni ha proposto al pubblico un gran numero di ensemble giovani (composti da musicisti rigorosamente under-28), che in non pochi casi sono entrati nell’empireo del panorama concertistico internazionale.

La stagione proseguirà con altri quattro concerti cameristici in programma al Museo Diocesano San Giovanni per quattro sabati consecutivi sempre alle 18.30.

Il 5 novembre sarà di scena il Quartetto Paganino, un brillante ensemble tedesco costituito nel 2016, che può già contare su collaborazioni molto prestigiose con stagioni di livello internazionale e che delineerà un godibilissimo spaccato dell’evoluzione del quartetto per archi, partendo dal classico modello di Franz Joseph Haydn, che divenne un ineludibile punto di riferimento per molti compositori di tutta Europa, per arrivare ai capolavori di Franz Schubert, autore che nella sua breve parabola creativa seppe sintetizzare genialmente lo stile del Classicismo viennese con le suggestioni dell’allora emergente Romanticismo, reinterpretando a modo suo la lezione beethoveniana e aprendo la porta al futuro di Robert Schumann e Johannes Brahms.

Il sabato successivo il pubblico astigiano potrà apprezzare la raffinata arte di Jean-Paul Gasparian, pianista parigino di sconfinato talento, che ha iniziato a conquistare le più prestigiose platee europee prima ancora di compiere 20 anni, grazie a una tecnica impeccabile e a un’eccezionale vena introspettiva, che gli permettono di eseguire in una chiave estremamente personale anche i capolavori più noti del grande repertorio pianistico di cui si credeva di sapere tutto.

Il programma del suo recital è imperniato sulle opere di due degli autori più emblematici dei primi anni del XX secolo, il francese Claude Debussy e il virtuoso russo Aleksandr Scriabin, i cui lavori saranno affiancati da un brano molto affascinante di Arno Babadjanian, compositore armeno morto nel 1983, la cui produzione pianistica è tuttora in attesa di una riscoperta sistematica. Per finire, va sottolineato il fatto che Jean- Paul Gasparian è stato inserito dall’autorevole rivista specializzata francese Classica nel novero dei dieci pianisti più promettenti della giovane generazione.

L’avvento del Romanticismo costituisce il tema principale del concerto che si terrà il 19 novembre, proseguendo idealmente il discorso avviato due settimane prima dal Quartetto Paganino.

Il principale protagonista della serata sarà Johannes Brahms, compositore amburghese che raccolse – non senza timori e lunghe esitazioni – la pesante eredità di Beethoven, al punto da venire considerato dai suoi contemporanei l’autore più ispirato del repertorio cameristico e sinfonico della seconda metà del XIX secolo.

Lo stile del suo Trio op. 8 si fa apprezzare soprattutto per la nobiltà della scrittura, che vede i tre strumenti intrecciare un dialogo fitto e di grande intensità espressiva. Accanto a questo caposaldo del repertorio cameristico verrà eseguito il Trio di Josef Suk, violinista e compositore ceco di grande talento, che seppe dare voce alla struggente bellezza del suo paese natale.

Si tratta di opere quanto mai impegnative sotto l’aspetto sia tecnico sia espressivo, che consentiranno al pubblico di ammirare l’alto magistero strumentale del giovane ensemble britannico Larisa Piano Trio.

Sabato 26 novembre la rassegna dedicata ai giovani musicisti europei saluterà il pubblico astigiano e darà appuntamento all’anno successivo con il concerto della giovane chitarrista toscana Carlotta Dalia, vera e propria enfant prodige, che si è esibita in pubblico per la prima volta all’età di soli 12 anni.

Il programma del suo concerto parte da due dei più grandi maestri del Barocco internazionale, Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti, nati lo stesso anno (1685) ma dallo stile diversissimo, con il primo che divenne un ineludibile maestro di stile per le generazioni successive e il secondo che legò gran parte della sua fama al clavicembalo.

Carlotta Dalia rivisiterà alcune delle opere più note di questi autori, mettendo in evidenza la tradizione iberica presente in numerosi lavori di Scarlatti, che trascorse gran parte della sua esistenza in Spagna. Le suggestioni spagnole saranno presenti anche nelle opere di Fernando Sor, maestro riconosciuto della chitarra spagnola del XVIII secolo, mentre i brani di Mario Castelnuovo Tedesco porteranno il pubblico a scoprire un capitolo tuttora poco noto della storia della musica del XX secolo. Nel corso degli ultimi anni Regie Sinfonie ha sempre inserito nella propria programmazione almeno un concerto dedicato alle grandi opere sacre di Johann Sebastian Bach.

Questi veri e propri eventi – che hanno sempre richiamato un pubblico vastissimo – si tenevano nell’ambito del progetto Intrecci Barocchi, una convenzione triennale finanziata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, con la quale I Musici di Santa Pelagia e altre tre associazioni musicali piemontesi – l’Academia Montis Regalis, il Coro Maghini e l’Accademia Corale “Stefano Tempia” – hanno portato avanti dal 2017 al 2019 un ambizioso lavoro per la riscoperta e la diffusione del repertorio preromantico.

Nel 2022 il progetto prosegue, coinvolgendo per la prima volta la città di Asti, che ospiterà domenica 2 dicembre alle 16 nell’incantevole Chiesa di San Martino due delle quattro Messe luterane di Johann Sebastian Bach, gioielli sacri pervasi da un intenso afflato spirituale, che saranno eseguite dal Consort vocale Ruggero Maghini, dai Musici di Santa Pelagia e dai Giovani dell’Academia Montis Regalis sotto la bacchetta di Elena Camoletto, ispirata interprete della produzione sacra del sommo Cantor lipsiense.

Regie Sinfonie si congederà dal suo pubblico con il tradizionale concerto del coro di voci bianche e dell’orchestra delle Scuole Academia Montis Regalis, del Civico Istituto Musicale “Antonio Vivaldi” di Busca, della Scuola Comunale di Musica di Mondovì e del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti, che – sotto la direzione di Maurizio Fornero – augureranno buon Natale a un pubblico molto numeroso, desideroso di ascoltare alcune delle opere più famose del repertorio classico, insieme a qualche gradevole brano jazz e pop.

DATA E SEDE DELLE RAPPRESENTAZIONI

Concerti del 21 ottobre, 5, 12, 19 e 26 novembre: Museo Diocesano San Giovanni Via Natta 36;

Concerto del 2 dicembre: Chiesa di San Martino Piazza San Martino 11;

Concerto del 20 dicembre: Teatro Alfieri Via Teatro Alfieri 2.

 PARTNER DELL’INIZIATIVA

Comune di Asti, Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Fondazione CRT, Associazione culturale I Musici di Santa Pelagia, Fondazione Academia Montis Regalis, AIAM, Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti.

BIGLIETTI
Biglietto unico 5 euro.

Per informazioni e prenotazioni di biglietti: segreteria.asti@musicidisantapelagia.com – 0141/1706904 – direttamente in sede in orario 15.30-18.30

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