“Razmataz nelle avanguardie”, Paolo Conte e Manuela Furnari protagonisti a Passepartout

Tra gli eventi più attesi del Festival, l’incontro si terrà il 10 giugno nel cortile della Biblioteca Astense

Manuela Furnari – foto Giulio morra

ASTI – Venerdì 10 giugno alle 21 nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti si terrà uno degli eventi più attesi del Festival Passepartout 2022 di Asti, ovvero “Razmataz nelle avanguardie”, incontro con Paolo Conte e Manuela Furnari.

 

Paolo Conte e Manuela Furnari converseranno con la giornalista Alessia Conti su Razmataz, opera straordinaria che dimostra il genio poliedrico del Maestro.  Nel 2019 l’opera è stata riproposta da Feltrinelli in una prezioso volume che raccoglie la sceneggiatura originale, il dvd dell’opera-video, e il saggio inedito Quando correva il Novecento, scritto da Manuela Furnari con interventi dello stesso Paolo Conte: un racconto a due voci tra la studiosa e il Maestro che, man mano, svela particolari, aneddoti, chiavi di lettura sull’opera e i diversi personaggi. Siamo a Parigi degli anni Venti. Tutto ha inizio dalla scomparsa di una misteriosa ballerina giunta nella capitale francese per esibirsi con una compagnia di artisti afro-americani. Ma Razmataz non è solo un giallo. Dentro Razmataz, c’è tutta la storia di quei primi decenni del Novecento così carichi di avanguardia, e c’è dentro tutto il mondo Contiano. “Pur essendo parte di un inziale progetto giovanile – scrive Manuela Furnari- Razmataz rappresenta l’opera matura e completa di Paolo Conte, in cui confluiscono gli elementi salienti del suo personalissimo stile e gusto poetico: la profonda attrazione per gli anni Venti; la passione per il jazz; l’interesse per le arti figurative e i movimenti d’avanguardia; l’ironia, l’esotismo, i calembour e i giochi fonico-verbali. E una musica, capace di essere fortemente evocativa, in un’assidua e mai appagata ricerca di un’espressione artistica di qualità”. Interamente scritta, disegnata (ci sono quasi 2000 disegni realizzati con tecniche diverse) e musicata (trenta brani, sia strumentali sia in forma di canzoni con testo in inglese, italiano e francese) da Paolo Conte, Razmataz scavalca ogni definizione di genere. Potrebbe essere un musical, un’opera teatrale, un film. Ma non lo è. Allora, che cos’è?

“È un’opera temeraria, come lo sono le opere d’avanguardia- dice Manuela Furnari- intessuta di citazioni colte e composizioni raffinate, capace di raccontare l’incontro tra la vecchia Europa e il nuovo che proveniva dall’America; e lo fa emozionando, solo come sanno fare i grandi artisti, trasportando sul treno rosso che arriva alla stazione di Parigi -da cui scendono tutti, tranne lei, Razmataz, la ballerina misteriosamente sparita- tutte le suggestioni, le attese, i sogni della storia di un secolo, e della nostra”.

Paolo Conte fin da ragazzo comincia a coltivare quelle che ancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia a scrivere canzoni, per sé e per altri artisti, sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura. Nel 1974 il suo esordio discografico, ma il grande pubblico lo scoprirà cinque anni dopo con “Un gelato al limon”. Seguono tour in tutto il mondo e lavori discografici che entrano nella storia, rendendolo uno dei cantautori più apprezzati in Italia e all’estero. Nel 2000 realizza un progetto che sognava da vent’anni, Razmataz, un’opera multimediale legata ad un musical che porta lo stesso nome, ambientato nella Parigi degli anni Venti. La storia, che nello specifico narra l’incontro tra la vecchia Europa e la nuova musica nera, è stata illustrata attraverso 1800 disegni eseguiti da Conte e trasformata in un’opera video su dvd, accompagnata da musica e dialoghi.

Manuela Furnari, astigiana, è autrice del volume Paolo Conte. Prima la musica (Il Saggiatore, 2009), un libro che ha segnato un passaggio fondamentale nell’ambito degli studi di popular music e analizza la figura di Paolo Conte partendo dalla musica, elemento fondamentale nel suo processo compositivo. Il libro è arricchito da fotografie, dichiarazioni e spartiti autografi inediti del Maestro.

Il libro ha avuto ottime recensioni ed è stato presentato con Paolo Conte al Salone del libro di Torino, a Milano (e anche al Festival di Passepartout nell’edizione del 2009). È autrice di Quando correva il Novecento, saggio che costituisce la seconda parte di Razmataz, edita da Feltrinelli nel 2019 e ambientata nella Parigi degli anni Venti. Quando correva il Novecento è un saggio, ma ha la leggerezza e il respiro di una conversazione, una sorta di racconto a due voci tra la studiosa e Paolo Conte su quelli che lui stesso definisce i suoi “vizi capitali”, che sono la musica e la pittura, e sui primi decenni del Novecento, culla delle avanguardie, “là dove qualsiasi idea di modernità deve recarsi in adorante pellegrinaggio”.

Ingresso libero senza prenotazione fino a esaurimenti dei posti disponibili. In caso di maltempo l’evento si terrà al Palco 19 di Asti in via Ospedale 19. Programma completo festival su www.passepartoutfestival.it

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