Definito il protocollo d’intesa sul nuovo ospedale tra Regione e comune di Alessandria

Il nuovo ospedale si svilupperà su un’area di 115 mila metri quadrati per 628 posti letto

TORINO – È stato definito oggi 12 febbraio al Grattacielo Piemonte il testo del protocollo di intesa tra Regione, Comune di Alessandria e Azienda ospedaliera universitaria di Alessandria per la realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria.

Il protocollo stabilisce gli impegni e le modalità di collaborazione tra le parti, conferma la localizzazione del nuovo presidio nell’area “Galimberti”, indica le caratteristiche del nuovo presidio ospedaliero, i principi costruttivi da rispettare nella progettazione e le superfici necessarie e avvia un tavolo di lavoro per definire il futuro dell’attuale ospedale.

«Con quest’accordo si sancisce che la realizzazione dell’ospedale di Alessandria è obiettivo condiviso di Regione e Comune e si stabiliscono le modalità di progettazione e anche il modo in cui questo territorio dovrà “accogliere” la nuova struttura in termini di viabilità, opere di accompagnamento e urbanistica – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – E’ un altro passo nel percorso di realizzazione dell’ospedale: abbiamo individuato l’area, ci sono le risorse, e ora c’è anche l’accordo con l’amministrazione comunale per inserire, nel miglior modo possibile, il nuovo ospedale nel contesto cittadino e provinciale».

«Applichiamo anche nel caso di Alessandria il metodo già ampiamente collaudato nelle altre analoghe realtà cuneesi, torinesi e regionali – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, condividendo il percorso di scelte estremamente delicate e strategiche come quelle della costruzione dei nuovi ospedali, che non possono non vedere il coinvolgimento del territorio. Nel caso specifico, porteremo al tavolo il parere di Agenas sulla sostenibilità e convenienza della proposta di partenariato in esame e lavoreremo fin dall’inizio sulle ipotesi di riqualificazione dell’attuale ospedale, in vista della sua dismissione».

 «E’ un passo avanti fondamentale per Alessandria e per la sua comunità – sottolinea il sindaco Giorgio Abonante – Per noi è particolarmente importante che l’accordo definisca già da ora il lavoro comune di Regione e Amministrazione per studiare e individuare il futuro dell’attuale ospedale. Il gruppo di lavoro previsto dall’accordo dovrà lavorare per definire quali parti andranno demolite e quali rigenerate con una nuova destinazione d’uso».

All’interno dell’accordo è prevista l’attivazione di tavoli tecnici tematici sia per la definizione degli interventi di messa in sicurezza idraulica dell’area, sia per la definizione dei collegamenti stradali del nuovo ospedale con la viabilità locale.

All’interno della programmazione regionale, per altro, sono già inseriti gli interventi di sistemazione degli argini per un valore di 6 milioni di euro: si tratta di opere utili alla messa in sicurezza non solo dell’area dell’ospedale, ma di tutto il quartiere.

Particolare attenzione viene rivolta poi alla valutazione delle possibili ipotesi di riordino e la riqualificazione degli edifici dell’attuale ospedale, con l’obiettivo di elaborare una proposta di piano urbanistico di riordino condivisa entro la fine del 2024.

Il nuovo ospedale si svilupperà su un’area di 115 mila metri quadrati, per 628 posti letto, per un costo stimato di 410 milioni di euro, coperto integralmente dai fondi Inail.

Nelle scorse settimane è pervenuta una proposta di partenariato pubblico-privato su cui, a norma di legge, è ora in corso la valutazione che la Regione ha affidato all’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, che ne sta valutando la correttezza, sostenibilità e convenienza della proposta. Entro marzo Agenas consegnerà il suo parere, sulla cui base sarà poi individuato il percorso con cui proseguire, per arrivare alla scelta entro l’estate.

 L’ospedale di Alessandria si inserisce nel piano di edilizia sanitaria varato dall’amministrazione regionale che prevede la realizzazione, o l’ampliamento, di 14 ospedali. Oltre ad Alessandria, del piano fanno parte anche le strutture di Cambiano, Ivrea, Savigliano, Torino Nord, i due lotti dell’ospedale di Vercelli, il Parco della Salute di Torino, la Città della Salute di Novara, gli ospedali di Cuneo, Domodossola e Verbania, l’ampliamento dell’ospedale di Borgomanero e la rigenerazione di quelli di Alba e Bra. A questi si aggiungono gli interventi finanziati con il Pnrr – 30 ospedali di comunità, 91 case di comunità, 43 centrali territoriali, 13 cantieri per l’adeguamento sismico – per un valore complessivo di interventi sull’edilizia sanitario pari a 4,3 miliardi di euro.

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