Prezzi all’ingrosso dei vini rilevati sul mercato di Asti

Stabile l’andamento del mercato, con prezzi in linea con l’anno precedente

Dalla vendemmia 2022, malgrado il clima non sempre favorevole a causa della siccità, sono nati vini di grande qualità. Il mercato si conferma stabile, con prezzi in linea con l’anno precedente”. E’ quanto in sintesi emerge dalla Commissione Vini della provincia di Asti, riunitasi il 1° febbraio in Camera di Commercio.

Entrando nel dettaglio del listino, per quanto riguarda i vini rossi, la Barbera d’Asti DOCG da vigneti scelti e diradati viene quotata da 2,10 a 3,00 euro il litro, segnando un incremento rispetto all’anno precedente di 10 centesimi sul prezzo minimo e di 25 centesimi sul prezzo massimo. Il prezzo della Barbera d’Asti DOCG è fissato da 1,30 a 1,90 euro/litro, con un incremento di 10 centesimi sul prezzo massimo, mentre quello della Barbera DOC si attesta da un minimo di 1,05 a un massimo di 1,45 euro/litro. Il Nizza DOCG è il vino più remunerato con quotazioni che vanno da 2,70 a 3,50 euro/litro.

Nel caso della Barbera si osserva un ampio ventaglio di prezzi, calibrato in stretta relazione con la qualità e questo è un incentivo per le aziende a migliorare e a perseguire livelli qualitativi sempre più alti” rimarca Enzo Gerbi, componente della Commissione in rappresentanza delle Cantine sociali.

In lieve crescita il prezzo del Dolcetto d’Asti DOC quotato da 1,10 a 1,35 euro/litro, mentre viene confermato come lo scorso anno il prezzo del Monferrato Dolcetto DOC (da 1,00 a 1,20 euro il litro). La Freisa d’Asti è quotata da 1,30 a 1,80 euro il litro (+10 centesimi/litro sul prezzo massimo rispetto all’annata 2021). Per il Grignolino d’Asti DOC il prezzo si attesta da 1,35 a 1,50 euro/litro, mentre per il Piemonte DOC Grignolino la quotazione va da 1,25 a 1,35 euro/litro (+10 centesimi/litro rispetto al 2021). Registra un lieve aumento anche il prezzo del vino rosso gradi 12-13 (da 0,70 a 1,10 euro/litro, +15 centesimi sul prezzo minimo e +10 centesimi su quello massimo).

Il prezzo del mosto atto a Brachetto d’Acqui DOCG si mantiene in linea con l’anno precedente (da 1,65 a 1,68 euro/litro), mentre quello del Piemonte Brachetto DOC si attesta da 1,35 a 1,38 euro/litro, con una lieve flessione rispetto al 2021.

Per quanto riguarda i vini bianchi, il Cortese dell’Alto Monferrato DOC e il Piemonte Cortese DOC registrano prezzi che vanno da 1,00 a 1,25 euro/litro in linea con l’anno precedente, il Piemonte Chardonnay DOC è quotato da 1,20 a 1,50 euro/litro e il Piemonte DOC bianco da 0,85 a 1,10 euro il litro, con un calo di 10 centesimi sul prezzo minimo.

Per il mosto atto ad Asti DOCG e a Moscato DOCG la quotazione va da 1,75 a 1,85 euro/kg e registra, rispetto all’anno precedente, un aumento di 5 centesimi sul prezzo massimo.

Per quanto riguarda i vini di nicchia, il Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG conferma le quotazioni dello scorso anno (da 2,10 a 2,80 euro/litro), così come l’Albugnano DOC (da 2,00 a 2,50 euro/litro), il Cisterna d’Asti DOC (da 1,20 a 1,60 euro/litro), il Piemonte Bonarda DOC (da 1,40 a 1,80 euro/litro), il Terre Alfieri Nebbiolo DOCG (da 1,60 a 2,20 euro/litro). Il Terre Alfieri Arneis DOCG, quotato da 1,60 a 2,50 euro/litro segna un incremento di 50 centesimi sul prezzo massimo. Infine la Malvasia DOC evidenzia una forbice di prezzo compresa tra 1,65 e 2,50 euro/litro.

QUI la tabella prezzi.

 

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