Nell’anno di Dante, Passepartout apre le porte a “Inferni & Paradisi”
La nuova edizione del festival si terrà dal 5 al 13 giugno
ASTI – È stata presentata ieri mattina, nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, l’edizione 2021 del festival Passepartout intitolata “Inferni & Paradisi”. Alla conferenza hanno preso la parola il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito, il direttore del festival Alberto Sinigaglia e la presidente della Biblioteca Roberta Bellesini.
Giunto alla diciottesima edizione, il festival si svolgerà nella nostra città dal 5 al 13 giugno, oltre a due anteprime (il 27 maggio e il 4 giugno) e due appuntamenti finali extra, entrambi in programma per il 14 giugno.
Gli incontri, introdotti da Roberta Bellesini, si terranno nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, con ingresso da via Carducci 64, e al Palco 19 (via Ospedale 19).
In conformità alle attuali disposizioni sanitarie, i posti saranno limitati e si potrà entrare esclusivamente previa prenotazione che potrà essere effettuata a partire da lunedì 17 maggio, scrivendo una mail a prenotazioni@passepartoutfestival.it indicando numeri di posti richiesti (massimo 2 per evento), nomi, cognomi, numero di telefono dei partecipanti e per quali incontri si intende prenotare. Si riceverà una mail di conferma dell’avvenuta prenotazione.
I possessori di Tessera Gold della Biblioteca Astense potranno riservare i posti rivolgendosi alla Biblioteca dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13. Nelle prossime settimane saranno aperte le prenotazioni anche su una speciale piattaforma che verrà annunciata quanto prima. Non verranno accettate prenotazioni telefoniche o tramite messaggi sui social. Si consiglia di presentarsi per tempo agli eventi, in quanto i posti non occupati entro 10 minuti dall’inizio verranno liberati.
Solo per gli appuntamenti del 27 maggio (Cottarelli) e del 14 giugno (La Grande Storia) sarà possibile prenotare chiamando dal 17 maggio gli uffici dell’assessorato alla Cultura dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 ai numeri 0141.399040-399033-399057. Lo spettacolo della Ghironda potrà invece essere prenotato, sempre a partire dal 17 maggio, scrivendo a tiziana.miroglio@gmail.com.
Tutti gli incontri verranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook del festival, e successivamente saranno disponibili sul canale YouTube di Passepartout, che dopo 7 anni conta quasi 4 mila iscritti e si appresta a tagliare il traguardo di 1 milione di visualizzazioni.
L’evento è organizzato dalla Biblioteca Astense con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte. La direzione scientifica è di Alberto Sinigaglia, che presenta così Passepartout 2021: “Un festival culturale che ha la cabina di regia in una grande biblioteca non può snobbare l’anno dantesco. Semmai deve onorare in Dante il primo intellettuale che ha parlato dell’Italia come patria e ha teorizzato l’impegno civile. Perciò, rispettando la formula tradizionale, continuiamo a ripassare la storia, confrontandola con il tempo presente: tra inferni vissuti e paradisi sognati. Come forse sognarono coloro che nel 1921 fondarono il partito comunista italiano e il partito nazionale fascista, inaugurando cent’anni di estremismi. Ma questo 2021 richiede di approfondire con urgenza cruciali temi di attualità. I limiti di movimento e di lavoro decisi dai governi con gli scienziati per il Covid-19 sono compatibili con la democrazia? La pandemia ha aggravato povertà, privilegi, ingiustizie, le differenze tra Nord e Sud: come uscire dalla trappola? Il male, il pericolo e la paura hanno nuociuto al dialogo tra le religioni? Papa Francesco ha più nemici come capo della Chiesa o per le profezie ecologiche? A che punto è la salute ambientale della Terra? E a che punto è la salute geopolitica del pianeta con America contro Russia e Cina, con le debolezze dell’Europa, con le popolazioni sterminate in Africa? Che cosa resta delle Primavere arabe, dieci anni dopo? Altri due scenari si impongono: la giustizia e la scuola. La prima pretende una riforma della magistratura che la renda più rapida e indipendente dalla politica. La seconda deve in fretta adeguarsi a una rivoluzione già in atto, che vede le nuove società affidate a professionisti fortemente dotati d’un insieme di saperi tecnologici e di umanesimo. Storici, economisti, scrittori, filosofi, sociologi, giornalisti ci aiuteranno ad approfondire questi argomenti, ci aiuteranno a ragionare, condividendo l’ecologia della mente che in tanti cercano a Passepartout“.
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