Oltre 60 artisti – da grandi nomi che hanno fatto la Storia dell’Arte internazionale ad artisti affermati e giovani emergenti dall’Italia e dall’estero – con opere che spaziano dalla pittura alla performance, dalla scultura alla video-arte all’installazione, accanto a grandi capolavori di arte antica. Panorama Monferrato, quarta edizione della mostra diffusa ideata da Italics – rete istituzionale che riunisce oltre 70 gallerie di arte antica, moderna e contemporanea e che dal 2021, con cadenza annuale, mette in relazione architettura, arte, paesaggio con il territorio e le sue comunità – restituisce dal 4 all’8 settembre uno spaccato di Storia dell’Arte dal II secolo ai giorni nostri.
La mostra curata da Carlo Falciani si ispira ai principi de “La civil conversazione” – opera scritta da Stefano Guazzo (nato a Casale Monferrato nel 1530) e pubblicata nel 1574 – e si articola tra vigneti, castelli e pievi, come un percorso a tappe nei paesi di Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole, costruendo un racconto inedito che riunisce antico, moderno e contemporaneo scoprendo, ancora una volta, un angolo straordinario d’Italia.
Panorama Monferrato è un viaggio da percorrere con lentezza, una metafora del cammino di meditazione. Così come Guazzo, attraverso i personaggi del suo racconto, dimostrava come una comunità potesse vivere solo se capace di costruire una civile conversazione, sciogliendo i contrasti attraverso il dialogo, centro dello sviluppo etico dell’uomo e della società, così il visitatore contemporaneo di Panorama compie un cammino di riflessione partendo dai contrasti quotidiani per giungere a un livello di spiritualità, anche laica, favorito dall’arte.
Gli artisti
Gli artisti che partecipano a Panorama Monferrato (aggiornata al 10 giugno 2024): Vincenzo Agnetti (Milano, 1926–1981), Carlo Amalfi (Piano di Sorrento, 1707 – Napoli, 1787), Anonimi maestri d’armi del XVII-XIX secolo, Salvatore Astore (S. Pancrazio Salentino, 1957), Atelier dell’Errore (Reggio Emilia, 2002), Marco Bagnoli (Empoli, 1949), Romina Bassu (Roma, 1982), Mirabello Cavalori (Firenze, 1535–1572), Giuseppe Cesari detto Cavalier d’Arpino (Arpino, 1568 – Roma, 1640), Edson Chagas (Luanda, 1977), Betty Danon (Istanbul, 1927 – Milano, 2002), Elisabetta Di Maggio (Milano, 1964), Binta Diaw (Milano, 1995), Ebanista del XIX secolo, Latifa Echakhch (El Khnansa, 1974), Sara Enrico (Biella, 1979), Claire Fontaine (Parigi, 2004), Theaster Gates (Chicago, 1973), Invernomuto (Milano, 2003), Francesco Jodice (Napoli, 1967), Alex Katz (New York, 1927), Esther Kläs (Mainz, 1981), Maestro della Santa Caterina Gualino (XIV secolo), Damien Meade (Limerick, 1969), Richard Meitner (Philadelphia, 1949), Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano 1986), Lala Meredith-Vula (Sarajevo, 1966), Marzia Migliora (Alessandria, 1972), Giorgio Morandi (Bologna, 1890–1964), Margherita Moscardini (Donoratico, 1981), Maria Nepomuceno (Rio de Janeiro, 1976), Maria Elisabetta Novello (Vicenza, 1974), Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943), Gianni Pellegrini (Riva del Garda, 1953), Diego Perrone (Asti, 1970), Susana Pilar (Havana, 1984), Alfredo Pirri (Cosenza, 1957), Pittore del XIX secolo, Gio’ Pomodoro (Orciano di Pesaro, 1930 – Milano, 2002), Giuseppe Recco (Napoli, 1634 – Alicante,1695), Moira Ricci (Orbetello, 1977), Ottone Rosai (Firenze, 1895 – Ivrea, 1957), Arcangelo Sassolino (Vicenza, 1967), Pierluigi Scandiuzzi (Padova, 1993), Salvatore Scarpitta (New York, 1919–2007), Markus Schinwald (Salisburgo, 1973), Ariel Schlesinger (Gerusalemme, 1980), Scultore del II secolo d.C., Shimabuku (Kobe, 1969), Tal R (Tel Aviv, 1967), Guido Trentini (Verona, 1889–1975), Armando Andrade Tudela (Lima, 1975), Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974), Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008), Michel Verjux (Chalon-sur-Saône, 1956), Pieter Vermeersch (Kortrijk, 1973), Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), Franco Vimercati (Milano, 1940–2001), Marianne Vitale (East Rockaway, 1973), Luca Vitone (Genova, 1964), Akram Zaatari (Distretto di Sidone, 1966).
Come capitoli di un unico racconto, in ogni paese, attraverso le opere degli artisti coinvolti si articola un tema trasversale alle epoche, utile per portare a compimento il viaggio.
A Camagna si sviluppa il tema Lavoro e radici che approfondisce il concetto di lavoro come radice di gesti e sacrificio, ma anche espressione del territorio. Queste opere pongono l’attenzione sulla doppia anima, agricola e industriale, di tanti luoghi che, nel corso del tempo, come il Monferrato, hanno subito trasformazioni radicali.
A Vignale si affronta il tema Ritratto e identità, che vede in questa tipologia di opera un modo di esprimere e cristallizzare nella Storia l’identità di una persona o di una comunità.
A Montemagno il tema Caducità e morte racconta come, sin dal Rinascimento, la consapevolezza della morte sia stata una presenza costante nella rappresentazione dei viaggi iniziatici.
Infine, a Castagnole, viene sviluppato il tema Sacralità dell’arte, anche laica, esaltando la possibilità di straniamento dal quotidiano in favore della contemplazione.
Con la partecipazione di 61 gallerie di ITALICS e con capolavori d’arte trasversali alle epoche, Panorama Monferrato mette in relazione arte, territorio e comunità tra le province di Alessandria e Asti fino ai piedi dell’Appennino ligure, tra le Langhe, il Roero e la Lomellina lombarda: un paesaggio di colline in cui la terra e la tradizione contadina compongono un patrimonio unico di cultura, storia e tradizioni riconosciuto dall’UNESCO. Un contesto da scoprire con lentezza, attraverso itinerari artistici che vanno dal Romanico a percorsi contemporanei, con installazioni site-specific e d’arte pubblica, che lo rendono un museo diffuso a cielo aperto.
Con il patrocinio dell’UNESCO, del Ministero della Cultura e della Regione Piemonte, Panorama Monferrato si conferma un’esperienza espositiva unica, espressione dei valori di ITALICS, in grado di unire stili, tecniche e pensieri molteplici attraverso itinerari parte di uno straordinario viaggio iniziato nel 2020 tra le pagine web della piattaforma Italics.art e proseguito con le edizioni di Procida (2021), Monopoli (2022) e L’Aquila (2023).
Panorama è un progetto culturale e artistico ideato e promosso da ITALICS in un’ottica di collaborazione con i territori coinvolti, simbolo di un impegno che intende espandersi progressivamente in un programma e in una rete di alleanze che ribadiscono la centralità e il ruolo delle gallerie d’arte in un sistema culturale, locale e globale, in continua evoluzione.
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