Operazione “Valleverde”: i finanzieri di Asti scoprono un laboratorio di stupefacenti
In arresto i produttori/spacciatori che rifornivano in maniera stabile le piazze di Asti, Torino e Milano avvalendosi anche di un punto vendita di canapa light
ASTI – Le indagini condotte dai finanzieri del Gruppo di Asti nel pieno della crisi epidemiologica, sotto la direzione della Procura della Repubblica astigiana, hanno consentito di disarticolare un piccolo, ma ben agguerrito e determinato gruppo di produttori/spacciatori che rifornivano in maniera stabile le piazze di Asti, Torino e Milano, avvalendosi anche di un punto vendita di canapa light.
I componenti principali del gruppo sono quattro astigiani che, nell’attuale difficile congiuntura economica, hanno avviato una assai lucrosa ed illecita distribuzione di sostanze stupefacenti.
Nei locali dell’azienda agricola di uno degli arrestati veniva lavorata la sostanza illecita attraverso la miscelazione di canapa light e suoi derivati con marijuana e hashish, queste ultime sostanze destinate a incrementare in modo sensibile il principio attivo portandolo sino al 3,5% di THC. La mescola così ottenuta veniva pressata e confezionata in panetti da 100 grammi e trasferita in orari notturni in un alloggio ubicato in Asti, utilizzato quale magazzino da cui partivano le spedizioni verso i clienti. La vendita al dettaglio avveniva tramite il negozio di canapa light, anche con l’ausilio del distributore automatico.
Le operazioni repressive hanno consentito di sequestrare 100 kg di sostanza stupefacente che, dove immesso sul mercato illecito, avrebbe fruttato oltre 1.000.000 di euro. Onde dissimulare le ricchezze illecite prodotte, gli indagati erano soliti custodire ingenti quantitativi di denaro contante presso l’abitazione, movimentandola con semplici buste di plastica, nonché intestando beni a prestanomi.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti, su richiesta del Sostituto Laura Deodato della locale Procura della Repubblica, sulla base dei gravi indizi di reato raccolti nei confronti degli indagati ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per i 4 soggetti (3 italiani e 1 marocchino), il sequestro preventivo del punto vendita nel centro di Asti, di 140.000 euro in contanti e, per il trasferimento fraudolento della titolarità a terzi, dei 5 automezzi utilizzati per il trasporto. Sono stati eseguiti i provvedimenti nei confronti di 3 dei 4 destinatari.