Operazione “Capisci ammè”: la Guardia di Finanza scopre maxi frode fiscale sui bonus edilizi

Sequestri per un miliardo e mezzo di euro e dieci ordinanze di custodia cautelare. Coinvolta Asti e altre 17 province

Stamattina i militari della Guardia di Finanza di Asti hanno avviato l’esecuzione – insieme ai colleghi di Campania, Emilia Romagna, Lazio Lombardia, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto – di una ordinanza di custodia cautelare del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Asti, nei confronti di 10 persone, per reati di associazione a delinquere, truffa nei confronti di Enti Pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. In corso nel contempo l’esecuzione di un decreto di sequestro, anche per equivalente, ai fini della confisca, di crediti fiscali, profitti illeciti, immobili e altre disponibilità per oltre un miliardo e mezzo di euro. 73 le perquisizioni, in corso in 18 province, con l’impiego di 150 finanzieri.

I dettagli sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, alla presenza del Procuratore della Repubblica Biagio Mazzeo, del Sost. Proc. Gabriele Fiz e del comandante della Guardia di Finanza di Asti Colonnello Antonio Garaglio.  

I primi passi delle investigazioni del Nucleo di Polizia Economico – finanziaria di Asti, sul corretto utilizzo dei crediti fiscali per “Bonus edilizi”, sono partiti da una segnalazione del Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma. L’indagine scattata tra agosto e settembre 2022, con l’analisi di banche dati, indagini bancarie, intercettazioni telefoniche e sopralluoghi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti, ha permesso di svelare la costituzione e cessione di ulteriori e più cospicui crediti di imposta sospettati di falsità.

Il prosieguo ha rivelato i tratti di una truffa, ordita da una compagine in parte radicata ad Asti e con proiezioni principali in Campania e Veneto, che vede coinvolte 37 persone e 68 tra ditte e società. Il sodalizio farebbe capo a 17 persone, cittadini albanesi e italiani, dediti alla commissione, nel periodo 2021 – 2022, di una serie di frodi, riciclaggio, auto-riciclaggio e reati tributari; partendo dall’emissione di false fatturazioni per decine di milioni di €, utilizzate non solo per documentare al fisco lavori edili mai realizzati, ma anche per riciclare proventi dell’illecita attività.

Questa enorme quantità di crediti fiscali, per 1,5 MLD, sarebbe stata generata solo sulla carta, innanzitutto grazie all’opera di un commercialista con studio al Vomero, Napoli, e a un suo stretto collaboratore, cittadino albanese, con studio a Schio (VI); utilizzando partite Iva intestate perlopiù a prestanome, gli attori inserivano nei cassetti fiscali dell’Agenzia delle Entrate dati ritenuti non veritieri. I crediti di imposta, così creati dal nulla sulla piattaforma digitale, solo in parte però sono stati ceduti a terzi, per quanto sinora tracciato dalle indagini, e di questi una porzione monetizzata e trasferita all’estero. Le indagini proseguono per esaminare la documentazione acquisita nel corso delle perquisizioni, tuttora in corso, e per ricostruire i passaggi di denaro relativi ai crediti d’imposta ritenuti inesistenti, già oggetto di cessione/monetizzazione, anche attivando i canali di cooperazione internazionale.

I soggetti colpiti da misura di custodia cautelare

Custodia in carcere:

Enrico Maria Giuffrida, nato il 05/01/1968 residente in Mondragone – arrestato in Mondragone (CE);

Roberti Arapi, nato il 30/03/1986 – residente in Santorso (VI) – arrestato in Vicenza;

Dashnor Lushnjari, nato il 09/08/1974 – residente in Asti – arrestato in Asti;

Eduard Sinani, nato il 08/01/1972 residente in Asti  -arrestato in Asti;

Custodia ai domiciliari:

Piero Fabbri, nato il 6/12/1967  – residente in Trento  – arrestato in Trento;

Giovanni Margilio, nato il 20/12/1968 – residente in Trento arrestato in Trento;

Ciro Ioviero, nato il 07/03/1962 – residente in Mondragone (CE) – arrestato in Mondragone (CE);

Vincenzo Polverino, nato il 08/03/1961 – arrestato in Napoli;

Salvatore Brusco, nato il 17/05/1982 – residente in Napoli  – arrestato in Napoli;

Simone Tangocci, nato il 15/03/1971. – residente in Castiglione dei Pepoli (BO)  – arrestato in Firenze.

L’operazione odierna delle Fiamme gialle di Asti costituisce il culmine di una prima fase di indagini condotte nell’ambito della primaria missione istituzionale della Guardia di Finanza, mirata a prevenire e contrastare le illecite condotte che pregiudicano il corretto impiego delle ingenti risorse pubbliche erogate dall’Unione Europea e dallo Stato per il rilancio dell’economia e il sostegno delle iniziative di riqualificazione energetica e di transizione ecologica.

Le indagini sono ancora in corso.

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