“L’ombra di Totò” di Emilia Costantini al Teatro Alfieri di Asti il 14 aprile

La vita del celebre attore viene raccontata in maniera inedita da colui che ne ha rappresentato l'ombra

Vera Dragone e Yari Gugliucci. Foto Franco Ferretti

ASTI – Continua la ricca stagione di prosa del Teatro Alfieri, organizzata dal Comune in collaborazione con Piemonte dal Vivo: venerdì 14 aprile, alle 21, va in scena “L’ombra di Totò” di Emilia Costantini, con Yari Gugliucci, Annalisa Favetti e Vera Dragone.

Adattamento e regia Stefano Reali, scene Carlo De Marino, coreografie Lorena Noce, costumi Laura de Navasques, assistente alla regia Enza Felice, light designer David Barittoni, produzione Nicola Canonico per Good Mood.

Napoli, 17 aprile 1967, giorno del funerale di Totò: nella folla che si accalca lenta, accaldata, ondeggiante in piazza Mercato davanti alla Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore, un fiume di gente attonita, addolorata e scomposta rende l’estremo omaggio a Antonio de Curtis, morto due giorni prima a Roma. La Questura parla di centoventimila persone, una ressa incredibile ma non imprevedibile, che rende difficile, quasi impedisce alla compagna dell’attore, Franca Faldini, e alla figlia Liliana di seguire la bara. Una donna col fazzoletto nero in testa lancia un grido stridulo, additando un individuo che procede lento dietro al feretro. Un uomo esclama: “Guardate là! Totò è vivo! Totò non è morto! È resuscitato!”. Ma cosa sta succedendo?

Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota. Durante il funerale, il secondo dei tre che furono celebrati in onore del defunto, Valdi viene avvicinato da una giornalista del quotidiano Il Mattino di Napoli che, incuriosita dalle urla e dagli svenimenti, gli chiede di rilasciargli un’intervista, proprio per raccontare, a modo suo, la vita del Principe della risata.

Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. L’umile Dino diventa, almeno una volta nella sua vita, improvvisamente e inconsapevolmente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono i fatti e i personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

 

Biglietti (23 euro platea, barcacce, palchi; 18 euro loggione) disponibili alla cassa del Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì con orario 10-17, il giorno dello spettacolo anche dalle 19 alle 21, e online su www.bigliettoveloce.it. Info e prenotazioni 0141.399057-399040 www.teatroalfieriasti.it .

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