Le nuove frontiere della nanomedicina illustrate al Rotary di Asti da Silvia Pisani

ASTI – Silvia Pisani, astigiana trapiantata a Pavia, dove opera come docente in diversi corsi universitari e ricercatrice sia al dipartimento universitario di Scienze del Farmaco sia alla fondazione Policlinico San Matteo, è stata relatrice martedì sera alla conviviale rotariana, svoltasi al ristorante La Fertè, dedicata alle “Nuove frontiere della nanomedicina”.

Già presidente del Rotaract Club Asti (il Rotary dei giovani), Pisani ha al proprio attivo un curriculum scientifico di prima grandezza, che l’ha vista conseguire due lauree magistrali rispettivamente in farmacia ed in scienze chimiche e farmaceutiche e compiere tra il 2016 e il 2019 un tour scientifico attraverso alcune tra le più prestigiose università del mondo, da Tel Aviv (Israele) a Heraklion (Creta), da Harvard (Stati Uniti) a Vienna (Austria), al Trinity College di Dublino (Irlanda).

Con parole semplici la relatrice ha affrontato un argomento assai complesso, spiegando come le nanotecnologie, che agiscono su scala atomica e molecolare, siano in grado, se applicate alla medicina, di aprire frontiere fino a poco tempo fa inimmaginabili.

Aiutandosi con la proiezione di immagini, la dottoressa Pisani si è soffermata soprattutto sulla capacità della nanomedicina di riparare, rigenerare e ricostruire i tessuti umani e animali attraverso la tecnica dell’elettrofilatura, che permette la produzione di nanofibre che interagiscono con i tessuti che devono integrare o sostituire.

Svariate le ricerche in tale campo in cui la giovane scienziata astigiana è stata o è attualmente impegnata, che spaziano dalla cura della valvola cardiaca alla rigenerazione dell’esofago al trattamento delle masse tumorali.

La relatrice ha anche illustrato un importante brevetto da lei messo a punto, che riguarda la produzione di un tessuto in grado di modificare la sua conformazione in base alla temperatura del corpo su cui viene applicato.

Dalle parole della dottoressa Pisani è emerso come la ricerca scientifica nel nostro Paese stia conseguendo importanti risultati, nonostante si senta spesso dire che gli investimenti nel settore siano pochi; al riguardo la ricercatrice ha sottolineato come risorse crescenti vengano dal privato e come i finanziamenti dell’Unione Europea siano al riguardo di enorme importanza.

Molte le domande dei presenti, tese soprattutto a comprendere i tempi di incidenza della nanomedicina sui mali che maggiormente causano mortalità.

Al termine il presidente del Rotary, Maurizio Mela, ha donato a Silvia Pisani alcune bottiglie di vino astigiano ed il volume sulla storia settantennale del club astigiano.

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