Nuova vita per cinque immobili dismessi grazie al progetto “Community Hubs”
Diventeranno strutture polifunzionali a servizio della popolazione. Gli edifici si trovano a Buttigliera d’Asti, Castagnole Monferrato, Monastero Bormida, Nizza Monferrato e Tigliole
ASTI – Nel Salone Consiliare della Provincia di Asti si è tenuta la presentazione della prima fase del progetto “Community Hubs”, che ha portato all’individuazione di cinque edifici dismessi da riqualificare (su una rosa di 30 proposte presentate) nei territori comunali di Buttigliera d’Asti, Castagnole Monferrato, Monastero Bormida, Nizza Monferrato e Tigliole.
Che cos’è il progetto “Community Hubs”
Il progetto “Community Hubs”, promosso dalla Provincia di Asti e finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, è finalizzato alla predisposizione di uno studio di fattibilità per la riqualificazione architettonica sostenibile di edifici dismessi e la loro trasformazione in strutture polifunzionali a servizio della popolazione (servizi dedicati agli anziani, maggiori servizi dedicati all’infanzia, ecc.).
Come è avvenuta la selezione degli edifici
I cinque edifici, sui quali verrà realizzata una progettazione preliminare che ne individui la consistenza e la stima dei costi di ristrutturazione e gestione (business plan), sono stati individuati alla fine di un articolato procedimento di selezione riassumibile in sei passaggi chiave:
coinvolgimento dei Comuni, per la condivisione delle finalità del progetto, attraverso la formula del World Cafè, strutturato per approfondire i bisogni percepiti a oggi da ogni municipalità, i bisogni previsti per i prossimi cinque anni e le attività, gli spazi e i servizi che potrebbero essere gestiti in maniera associata da più Comuni;
riscontro delle criticità delle aree;
valutazione degli indici territoriali derivanti dal censimento permanente delle popolazioni e delle abitazioni;
mappatura e raccolta delle schede di rilevamento degli edifici;
questionario geolocalizzato rivolto a cittadini e associazioni pubblicato online;
ricerca degli immobili da destinare al progetto, attraverso una metodica analitica che ha previsto il confronto degli indici territoriali analizzati, incrociati con le esigenze emerse dai confronti con i referenti di C.I.S.A. e CO.GE.SA. e dalla restituzione dei risultati del questionario, selezionati anche in funzione della localizzazione secondo le criticità d’area emerse in fase di analisi.
Nuova vita agli immobili dismessi
Grazie ai “Community Hubs” è possibile ridare vita a spazi oggi abbandonati e creare luoghi di incontro e coesione sociale per la comunità locale.
Questo contribuisce a rafforzare l’identità locale e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, creando un ambiente dinamico e stimolante per la comunità.
Contrasto del degrado urbano
Grazie all’utilizzo di edifici dismessi si contrasta il degrado urbano valorizzando le risorse esistenti. Questo contribuisce a migliorare la qualità di vita dei residenti e rafforzare il tessuto sociale della provincia di Asti.
Nuove opportunità di lavoro
La riqualificazione di questi spazi offre interessanti opportunità di formazione e lavoro per i giovani nonché favorisce la creazione di nuove attività imprenditoriali.
Un luogo, tante funzioni
I “Community Hubs” sono concepiti come luoghi multifunzionali in grado di ospitare servizi pubblici, attività culturali, eventi comunitari, spazi di coworking e laboratori creativi.
Il progetto favorisce in questo modo la partecipazione attiva dei cittadini, incoraggiando la collaborazione e la co-creazione di progetti innovativi per un futuro più inclusivo e solidale.
Un sito web dedicato al progetto
Chiunque fosse interessato ad approfondire i dettagli del progetto e le relazioni di progetto dei 5 edifici dei Comuni interessati, è invitato a visitare la pagina dedicata al progetto a questo link: https://asti.mobilitysquare.eu/community-hubs
Il presidente Maurizio Rasero e il Consigliere provinciale Andrea Gamba hanno detto: «La Provincia di Asti ha presentato il progetto “Community Hubs”, nel 2023, come una scommessa e visto il grado di coinvolgimento dei Comuni è doveroso riconoscere che questa scommessa è già stata vinta e porterà servizi e facilitazioni alle fasce più deboli delle nostre comunità. Ringraziamo tutti gli amministratori per il loro attivo coinvolgimento e i cittadini che, grazie al tempo dedicato nel rispondere alle domande del questionario, hanno permesso di individuare con chiarezza le reali esigenze dei territori. Consentiteci, inoltre, di complimentarci ancora una volta con gli uffici della Provincia di Asti per il lavoro profuso in questi mesi: la forza di un ente si misura nelle capacità espresse dal suo organico e la Provincia di Asti ha dato riprova di essere una fucina di talenti».