“Monferrato, fuma che ‘nduma!”, il nuovo gioco da tavolo sarà presentato ad Alessandria

Appuntamento il 27 novembre al Museo Etnografico “C’era una Volta” di piazza della Gambarina

ALESSANDRIA – Il 27 novembre, al Museo Etnografico “C’era una Volta” di piazza della Gambarina, prima della presentazione del saggio “La moda della vacanza”  (di Alessandro Martini e Maurizio Francesconi), sarà presentata l’ultima novità nei giochi di strategia da tavolo della casa editrice Demoelà di Genova. Entrambi gli eventi saranno condotti da Claudio Braggio.

Si tratta di “Monferrato, fuma che ‘nduma!” di Liana Pastorin, adatto a tutta la famiglia o a una divertente serata con gli amici. Un modo divertente tra l’epico e il poetico per viaggiare tra le provincie di Alessandria e Asti. Il gioco è stato ideato con i partner ATL Alexala, Bottega del Grignolino e Consorzio turistico Sistema Monferrato. Il gioco rientra tra le azioni di promozione del progetto ViA(E) che coinvolge attori pubblici e privati di Piemonte, Lombardia e Liguria.

Il tabellone di “Monferrato, fuma che ‘nduma!” presenta località da visitare in un percorso, possibile e reale, inanellando uno dopo l’altro – partendo da Grazzano Badoglio e quindi dal mitico Aleramo, da cui ebbe origine il Monferrato – i comuni di Asti, Portacomaro, Cocconato, Moncalvo, Canelli, per attraversare poi la provincia di Alessandria passando da Vignale Monferrato, Cella Monte, Casale Monferrato, Tortona, Gavi, Novi Ligure, Alessandria, Valenza, Ovada, Acqui Terme, Bistagno e il Sacro Monte di Crea, e rientrare quindi in provincia di Asti e terminare il percorso con Fontanile, Nizza Monferrato, Agliano Terme, Costigliole d’Asti e Montiglio Monferrato.

Rivolto ai residenti e agli appassionati di quest’angolo di Piemonte, il gioco, grazie ai contenuti divertenti e bonariamente provocatori delle carte e alle affascinanti illustrazioni, è un’occasione per conoscere meglio luoghi fantastici vestendo i panni di personaggi illustri e percorrendo le tracce di atleti che hanno fatto la storia del ciclismo. Tuttavia anche lo stesso turista ha la possibilità di acquisire informazioni e curiosità sulla zona in un modo originale e imparare, magari, a dire fuma che ‘nduma! Andiamo, insomma, in un territorio che si apre agli occhi del visitatore con enormi distese collinari e un territorio degno di un romanzo fantasy.

Un territorio dal valore inestimabile, ma che il gioco permette di conquistare. L’obiettivo, infatti, è accumulare più soldi di tutti gli avversari grazie ai giusti investimenti.

Le carte “Fà che t’nabi” e “Va ben parei” contengono dinamiche che ogni persona monferrina conosce: storie della tradizione, espressioni popolari, modi di dire e caratteristiche peculiari di ogni luogo, ed è possibile, inoltre, personalizzarne dieci.

I soldi di “Monferrato, fuma che ‘nduma!” non potevano che chiamarsi Alerami e le banconote portare l’effige di grandi ciclisti, protagonisti di uno sport eroico e molto seguito in Monferrato: Giovanni Gerbi, soprannominato il “Diavolo Rosso”, i campionissimi Costante Girardengo e Fausto Coppi, e Luigi Malabrocca, la storica maglia nera del Giro d’Italia. Sarà per questo che si sente sovente usare l’espressione Pedala! come invito a muoversi, a non perdere tempo.

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