A Monastero Bormida una mostra fotografica di Laura Cantarella presenta la dimensione più intima delle sculture monumentali torinesi di Edoardo Rubino

Venerdì 15 dicembre l’inaugurazione al Castello del paese

MONASTERO BORMIDA – S’intitola “Rubino (1871-1954)” la mostra con le fotografie di Laura Cantarella che inaugura venerdì 15 dicembre nel Castello di Monastero Bormida. Un omaggio allo scultore torinese voluto dal Comune di Monastero, per preparare il pubblico alla prossima apertura della Gipsoteca “Edoardo Rubino” nelle sale auliche del Castello di Monastero, e da Fondazione Matrice che coordina il progetto “Gipsoteche in Luce”: un nuovo circuito museale nato grazie al contributo Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando in Luce e di cui fanno parte anche le gipsoteche “Giulio Monteverde” di Bistagno e “Claudia Formica” di Nizza Monferrato.

“La collezione dei gessi di Rubino ricevuta in comodato dalla Regione Piemonte e le opere che successivamente arriveranno dalla GAM di Torino costituiscono un corpus di inestimabile  importanza che viene riunito per la prima volta dopo la morte dello scultore” afferma Luigi Gallareto, sindaco di Monastero Bormida “la collezione troverà presto una stabile collocazione nel Castello Medioevale di Monastero Bormida e per questo motivo ci è sembrato utile far capire con questa anteprima fotografica la levatura dello scultore che ha realizzato importanti opere diffusamente presenti nel capoluogo della nostra Regione: la decorazione esterna e interna di Baratti & Milano, il monumento a De Amicis autore del libro Cuore, la scultura della Dora nel gruppo compreso nella fontana dei dodici mesi al Parco del Valentino, il Faro della Vittoria e il Monumento al Carabiniere per fare alcuni esempi”.

Lo sguardo di Laura Cantarella cattura il lato intimo di opere torinesi molto famose ai tempi di Rubino, come egli stesso era famoso e richiesto, e oggi sovente non più percepite perché ormai parte del paesaggio urbanistico della città, dei parchi, delle piazze, dei portici, degli edifici. Edoardo Rubino è stato una scoperta per la stessa Laura Cantarella: “Le sue opere hanno una caratteristica plastica particolare, sono flussi in movimento congelati. In questo senso, le statue sono già delle istantanee, sono molto fotografiche” dice la fotografa “rese particolarmente famigliari da un’espressività che le rende anti monumentali. Motivo per cui, si è scelto di sostituire il basamento su cui poggiano le statue con una cornice per racchiudere i soggetti ritratti nella loro quotidianità”.

Diffondere la conoscenza della vasta produzione di Edoardo Rubino è un’azione che Fondazione Matrice condivide con la Fondazione Gente&Paesi per la promozione turistica delle tre Gipsoteche del Progetto In Luce.

“La mostra fotografica è da intendersi anche quale strumento di comunicazione che aggiunge un nuovo livello di diffusione e conoscenza delle attività finora messe in atto” afferma Otto Bugnano direttore generale di Fondazione Matrice ETS “Le fotografie di Laura Cantarella creano una nuova e inaspettata narrazione delle opere dello scultore e stimolano il pubblico a ricercare la scultura dal vivo”.

Laura Cantarella restituisce ai vari personaggi scolpiti in alto e basso rilievi, statue singole o medaglie, una dimensione da ritratto di famiglia, mentre a tre specifici soggetti un taglio “straniante”. Tra queste il suggestivo basso rilievo della Tomba Debernardi, trasfigurato dagli agenti atmosferici, recente scoperta al Monumentale di Torino, di cui si ringrazia per la segnalazione Renata Santoro responsabile visite, dove sono custodite numerose opere funerarie di Edoardo Rubino.

La mostra RUBINO sarà visitabile fino a marzo solo nei weekend e previa prenotazione: info@comunemonastero.at.it oppure 014488012 – 3280410869

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