Malandrone: “L’Amministrazione sul fronte della casa non è riuscita a mettere molto in campo”
Le riflessioni del consigliere di Ambiente Asti
Il dibattito politico della Città si è incentrato ultimamente sul tema delle problematiche relative alla cultura, al potere e alla sua redistribuzione. Vi è però un’emergenza sociale, calmierata dal reddito di cittadinanza, dal blocco degli sfratti.
Se poi si aggiunge la situazione che si è venuta a creare al campo Rom, alle problematiche di case che già esistono che non abbiamo più visto per un blocco degli sfratti che c’è stato in pandemia, il problema casa è un tema a cui la politica deve far fronte.
Aprire la problematica sul campo Rom rischia di portare il discorso su un problema enorme non risolto. Su quel tema vi sono due fronti anche nella maggioranza, ma il risultato è che la ricetta dell’Assessore Coppo non ha portato frutti, ha peggiorato la condizione di vita nel campo, non ha dato risposte adeguate e oggi alla fragile situazione sociale della città andiamo ad aggiungere una situazione peggiorata.
Qualche settimana fa in merito al tema “casa” sui giornali si erano confrontati Carlo Sottile, storico esponente del Coordinamento Asti Est e l’attuale assessore Mariangela Cotto. I dati e le analisi di Carlo Sottile sono ineccepibili, peccato che la risposta politica se non facendo eco sui dati non lo sia stata altrettanto.
L’attuale amministrazione sul fronte della casa, dei quartieri popolari non è riuscita a mettere molto in campo. Ha costantemente fatto ricorso al volontariato, ed essendo pure io un volontario riconosco che ha coordinato associazioni e che nel ruolo di volontari ci si può sentire gratificati da tale attenzione.
Questo utilizzo della sussidiarietà, se da un lato può far piacere ai volontari, dall’altro non cambia le condizioni di vita di chi ha problemi di lavoro o casa, di chi ha redditi impoveriti. Ci candidiamo ad esempio di volontariato in Europa, è un esempio di politiche sociali e di risoluzione dei problemi sociali l’attuale amministrazione?
Se osserviamo il degrado di alcune zone, il peggioramento delle condizioni di vita nel Campo Rom e il non superamento, il numero di alloggi assegnati, l’utilizzo di immobili vuoti da anni e i dati sul lavoro ci pare proprio non lo sia!
Intanto gli edifici da sempre sotto osservazione e vuoti continuano a essere vuoti. Eppure nella scorsa campagna elettorale il destino degli immobili inutilizzati era uno dei temi principali.
Non si è assistito a nulla di nuovo, se non un constatare che l’amministrazione non può far fronte a tali problemi, per cui la richiesta che facciamo come “Ambiente Asti” è attraverso un’interrogazione scritta di un bilancio di fine mandato.
Siamo a pochi mesi dalla fine del andato di questa amministrazione e ciò che si è fatto sul tema della Casa, del lavoro è chiaro e noi crediamo che sia importante una panoramica, per capire da dove occorre ripartire dopo la fine del blocco degli sfratti.
Ciò che vogliamo è riportare il dibattito sui temi concreti, non abbiamo certo visto su questi temi “accalorarsi” e “indignarsi” così tanto l’Attuale amministrazione rispetto ai temi delle “nomine”, dei “consigli”. Forse occorrerebbe tornare a dibattere sui temi che interessano davvero i cittadini : affitti, mutui e redditi!
E allora poniamo al Comune, che si candida ad essere modello di Volontariato (immaginiamo anche virtuoso nel risolvere problemi sociali?) domande puntuali che esigono una risposta!
Mario Malandrone
Ambiente Asti