M5S sulla Cassa di Risparmio: “No alle irregolarità dei vertici, vogliamo trasparenza”

A cura di Valentina Veneto

Il Consigliere comunale Massimo Cerruti, con la collaborazione legale dell’Avvocato Alberto Pasta, ha inviato una segnalazione ufficiale al servizio di supervisione bancaria della Banca d’Italia su presunte irregolarità rispetto alla nomina dei vertici della Cassa di Risparmio di Asti.

La segnalazione vuole essere una tutela nei confronti dell’Istituto di credito, degli interessi degli azionisti, dei correntisti, dei dipendenti e di tutti i cittadini. Ci aspettiamo una banca composta da persone competenti e indipendenti”, ha introdotto Cerruti per poi lasciare la parola all’Avvocato Alberto Pasta: “abbiamo più volte lamentato l’occupazione dell’Istituto bancario da parte della Fondazione della Cassa di Risparmio di cui è maggiore azionista”.

Diversi anni fa la comunità europea ha emesso una direttiva sul sistema bancario (decreto n. 169 del 23 novembre 2020) che riguarda i requisiti e i criteri di idoneità per lo svolgimento dell’incarico degli esponenti aziendali delle banche. L’Italia l’ha fatta propria e il provvedimento è entrato in vigore il 30 dicembre 2020.

“All’interno del documento emerge la rilevanza dei conflitti di interesse e l’indipendenza di giudizio che devono avere gli esponenti delle banche – spiega l’Avv. Pasta – l’Art. 13 riporta i requisiti di indipendenza di alcuni consiglieri di amministrazione, nello specifico a questa categoria appartengono i consiglieri che non hanno ruolo esecutivo, come il Presidente. Chi viene nominato consigliere indipendente non deve essere parente o affine entro il quarto grado […] di chi ricopre o ha ricoperto negli ultimi due anni incarichi di […] assessore o consigliere regionale, provinciale  o  comunale […] quando  la  sovrapposizione  o  contiguità  tra l’ambito territoriale di riferimento dell’ente in cui sono  ricoperti i predetti incarichi e l’articolazione territoriale della banca o del gruppo  bancario  di  appartenenza sono tali da comprometterne l’indipendenza. Stiamo parlando del Capogruppo di “Forza Italia con Asti nel Cuore”, Marco Galvagno, eletto a giugno 2022 mentre il padre, Giorgio Galvagno, è stato riconfermato presidente ad aprile 2023. Questa è una situazione oggettiva in cui gli organi competenti, cioè il consiglio di amministrazione della banca, il collegio sindacale della banca e la Banca d’Italia, devono determinarsi e possono farlo, da regolamento, in 30 giorni. Il Capogruppo del M5S ha inviato la segnalazione ufficiale a questi organi e – ha concluso – con questa decisione chiediamo trasparenza e che le leggi dello stato vengano rispettate. La nostra non vuole essere un’accusa ne’ una scelta strumentalmente politica. Chiediamo anche che la Fondazione e la Banca indichino i nominativi che fanno parte di questa realtà, dichiarando a quanto corrisponde l’ indennità di ognuno, per trasparenza verso l’opinione pubblica”.

Da un punto di vista politico, la nostra preoccupazione è che a pagare sia il territorio perché, in base alle scelte che si prendono, si da un indirizzo allo stesso. A capo di tutto c’è una ristretta oligarchia e non c’è la possibilità di vedere insinuarsi nuove idee se non si fa parte di questo sistema. Il nostro territorio è fortemente in ritardo rispetto alle aree circostanti. Per quanto si parla di cultura e territorio non si possono fare soli annunci di politiche attive per svilupparle quando a capo di tutto c’è una classe dirigente che ha come unico obiettivo quello di autorigenerarsi. C’è uno studio, portato avanti da uno studente, ormai professionista del campo, svolto su richiesta dell’Università di Asti, sulle ragioni della lentezza dello sviluppo del territorio astigiano ed è emerso che è a causa di una classe dirigente autoreferenziale che non riesce ad aprire uno spiraglio alle nuove energie e idee”, ha terminato il Consigliere Cerruti.

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