Il gruppo M5S Asti: “Non accettiamo che il Governo spazzi via una misura fondamentale come il reddito di cittadinanza”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Come MoVimento 5 Stelle non possiamo accettare che l’attuale Governo spazzi via una misura fondamentale come il reddito di cittadinanza, in grado di assicurare la tenuta sociale ed economica del nostro Paese anche e soprattutto nel periodo di crisi peggiore legato alla pandemia. Il Governo ha deciso di concretizzare la becera propaganda costruita ad opera d’arte per fomentare la guerra tra poveri, per legittimare le disuguaglianze e la boriosa retorica legata al merito. Se si vuol vivere veramente in un Paese meritocratico, bisogna fare in modo che tutti abbiano le stesse possibilità di partenza. Obiettivo che non sembra rientrare nel programma della manovra economica di questo Governo. Flat tax e innalzamento del limite dei contanti ne sono l’esempio, un aiuto a chi non ha bisogno di aiuto e una manovra che potrebbe alimentare l’evasione fiscale e il lavoro sommerso. All’attuale Governo non interessano i pareri della Commissione Europea che, proprio poche settimane fa, auspicava non solo la difesa della misura introdotta grazie al lavoro del MoVimento 5 Stelle e del Presidente Conte, ma ne suggeriva il potenziamento. Alla Presidente Giorgia Meloni, inoltre, sembrano non interessare nemmeno i dati di Save The Children, che nel report di ottobre 2021 ha dichiarato apertamente che il reddito di cittadinanza è una misura necessaria per i minori che vivono in povertà e per le loro famiglie. In Italia sono presenti ben 1,3 milioni di bambini che vivono in condizione di povertà assoluta. Auspichiamo che il Governo lavori per trovare soluzioni alternative anche perché, per adesso, si sono affrettati a togliere senza pensare a cosa dare per aiutare chi ha bisogno. A chi dice che il reddito di cittadinanza è una misura per chi preferisce “stare sul divano”, ricordiamo che la misura, per grandissima parte, è erogata come integrazione al reddito da lavoro, vuol dire che aiuta quelle persone che, seppur dipendenti e stipendiate, non raggiungono un salario dignitoso. Che ne sarà di loro? Accogliamo la proposta del Presidente Conte: se sarà necessario, saremo pronti a riempire le piazze per chiedere a questo Governo di tornare sui suoi passi. Quello che vogliamo è solo giustizia sociale.

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