Lettera al direttore

Una lettera di Giovanni Boccia, presidente del Consiglio comunale di Asti

Gentilissimo signor Direttore,
nel ribadire il rispetto per le opinioni di ognuno, sia esso “buonista” o “cattivista”, invito a mettere mano alla nostra memoria sulla storia della nave “Diciotti” che aveva soccorso un discreto numero di presunti minorenni, poi sbarcati in Italia. Ribadisco solamente “presunti”, che in buona parte si sono poi dileguati in breve tempo, ben sapendo che se fossero stati per davvero minorenni, le nostre leggi li avrebbero ampiamente tutelati. Lo dico così, tanto per “non dimenticare”….. Adesso ci risiamo con la Sea Watch. Stessa storia, stessa solfa. Premetto che bisogna sempre salvare, chicchessia, quando questi è in reale difficoltà o pericolo di vita. La mia esperienza in materia, signor direttore, mi porta a lanciare l’allarme sui falsi minorenni che si dichiarano tali (man mano che i barconi o le navi delle ONG si avvicinano alle nostre coste) unicamente per impietosire l’opinione pubblica europea. Chi me l’ha detto? Loro stessi. Inoltre, avendo viaggiato molto, specie in Africa, riesco, in buona parte, a riconoscere, dai tratti somatici, molte delle varie nazionalità (ed in alcuni casi addirittura le diverse etnie), ed anche sull’età, signor Direttore, mi sbaglio di poco. In sintesi, dalle immagini che vengono proposte dai mass media, io ne vedo sbarcare pochi ma proprio pochi, anzi pochissimissimi. Chiunque, inoltre, può provare a notare come gli africani, in genere, dimostrano spesso, meno dell’età reale (sogno per noi europei). La mancanza di barba e peluria varia ringiovanisce ulteriormente il soggetto. In conclusione, la mia riflessione, vuole solamente richiamare l’attenzione sulle false età dichiarate, a volte abbinate anche a non veritiere generalità. Chi non conosce l’iter seguito dal “richiedente asilo” dall’arrivo a Lampedusa fino alla deposizione in Commissione, non può comprenderne gli elevati costi, gli impegni delle strutture, delle Istituzioni e della burocrazia quando si tratta di un “minorenne”. Essi hanno una corsia diversa proprio perché tali. E ci mancherebbe ancora, ben fatto e ben detto (se lo fossero per davvero!). E’ ovvio signor Direttore (al fine di evitare ironie o sterili polemiche) che dalla mia riflessione sono esclusi coloro che sbarcano in braccio alle loro mamme.

Giovanni Boccia       
Presidente del Consiglio Comunale di Asti

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