Le parole del tempo che passa
Domenica al centro culturale San Secondo la presentazione del nuovo libro di Livio Musso
Francesco Bellè
ASTI – “Sotto il cielo astigiano. Parole e immagini di Asti vera e verosimile”. Si intitola così l’ultimo libro dello scrittore Livio Musso, il settimo della sua produzione. Una raccolta di immagini, tavole, racconti di una città realmente esistita oppure soltanto immaginata. Dopo il successo di “Trin Trun Tran” del 2015, ancora forte sul piano delle vendite, “Sotto il cielo astigiano” arriva dopo un silenzio di tre anni, quello che è servito per raccogliere idee e materiale. Dalla premessa dell’autore, in apertura di libro: «L’unica vera protagonista è Asti, la sua gente, le sue storie». Un tentativo di assemblare tasselli di una città che non c’è più, evocando immagini e parole. «Il recente si è spostato» ha commentato sarcastico Musso. Inteso: il passato dei nostri ricordi più vividi, magari quelli della gioventù, è ogni giorno più lontano. Il tempo passa e dilata la percezione, le memorie che una volta definivano il passato più recente diventano presto il contenuto di uno più remoto. Così anche nel libro si trovano tracce del presente, segno dello scorrere del tempo. I 53 racconti, ciascuno introdotto da una fotografia o una tavola, descrivono qualcosa della città reale oppure situazioni immaginarie, ispirate proprio dall’immagine di apertura. Come quella di L., personaggio di fantasia, che fissando la locandina de Il Dottor Zivagoaffisso al Cinema Salone Alfieri ricorda un amore lontano. È la Asti «verosimile», quella che suggerisce storie ipotetiche dai dettagli attinti da una memoria comune. La foto di una donna davanti alla vecchia sala di proiezioni di Piazza Alfieri, riportata in apertura di racconto, diviene il pretesto per immaginare una vicenda ispirata dal carico emotivo legato a certi angoli cittadini. Un cospicuo apparato fotografico in bianco e nero completa il volume, assieme a qualche dedica e qualche intervento introduttivo. E ancora, dalla quarta di copertina, un chiosa descrittiva utile a cominciare la lettura: «Il manifesto presenta, la parte letteraria racconta, le fotografie illustrano». “Sotto il cielo astigiano” verrà presentato al pubblico domenica (9 dicembre) alle 16,00 al centro culturale San Secondo.