“Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza”

La 7ª edizione omaggia il Collio, stupenda regione viticola a cavallo del confine italiano e sloveno, nella persona di Damijan Podversic

langhe-roero-e-monferrato-onde-di-bellezza-7GRINZANE CAVOUR (CN) – L’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, che ha sede nel sito Unesco del castello di Grinzane, si è fatta da subito interprete di un’iniziativa annuale, volta a mantenere viva l’attenzione sull’importante riconoscimento ottenuto il 22 giugno 2014. Pertanto, l’Omaggio “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino” vuole valorizzare il lavoro e gli artefici che stanno dietro alla bellezza viticola riconosciuta patrimonio dell’Umanità. Anche per stimolare fra i viticoltori il positivo sentimento dell’emulazione, utile per rafforzare la tensione verso il rispetto del paesaggio e verso il bello.

Appuntamento al Castello di Grinzane Cavour, domenica 15 maggio dalle ore 10.30.

Vengono premiati i versanti collinari e non i singoli vigneti, per dare l’idea di una bellezza costruita dal lavoro di più vignaioli; vengono premiati anche i Sindaci dei rispettivi Comuni: per sensibilizzare gli Amministratori locali sui temi della tutela del paesaggio; vengono premiati i versanti collinari di Langhe-Roero e Monferrato indicati dai rispettivi Consorzi di Tutela.

Nella sua sezione internazionale, l’Omaggio rende onore ai paesaggi del vino più belli o significativi del mondo. E, insieme con i viticoltori, omaggia le rispettive Amministrazioni comunali, per dare l’idea che il paesaggio agrario è una bellezza condivisa, frutto delle cure di più mani.

Questa 7a edizione, in linea con la drammatica attualità, vuole riflettere sui valori e sui messaggi di una viticoltura di confine che ha conosciuto l’assurdità delle guerre e delle devastazioni. L’omaggio va al Collio, stupenda regione viticola a cavallo del confine italiano e sloveno, ricca di borghi medioevali e dolci colline verdeggianti di vigneti, che producono ottimi vini. Le uve a bacca bianca nascono dal perfetto connubio tra suolo, sole e vento che nei millenni ha dato vita al flysch o ponca, il terreno fatto di marne e arenarie di origine eocenica ricche di minerali il cui gusto si ritrova, inconfondibile, nei vini prodotti. Ospite dell’Omaggio sarà Damijan Podversic, anima e cuore di una terra tanto bella quanto vessata dalla storia. Un viticoltore che, nell’eccellenza dei vini, esprime perfettamente il carattere di una viticoltura di confine: caparbia, solidale, improntata a un sacro rispetto verso Madre Terra.

Ma l’Omaggio ha innanzitutto un’orgogliosa anima locale, ben radicata sulle colline di Langhe-Roero e Monferrato e fondata sulla convinzione che il riconoscimento Uunesco:

  1. a) è un punto di partenza e non un traguardo definitivo;
  2. b) è merito esclusivo di chi quelle colline lavora e governa;
  3. c) è un bel quadro bisognoso di un’altrettanto bella cornice.

Di qui il doveroso riconoscimento ai viticoltori e alle Amministrazioni comunali che insieme curano i più bei versanti collinari viticoli del Barolo (Ravera di Barolo e Novello), del Barbaresco (Rabajà di Barbaresco), del Roero (Valmaggiore di Vezza d’Alba), del Moscato d’Asti (Sant’Antonio/Santa Libera di Canelli), del Diano d’Alba (Sörì del Bric Majolica di Diano d’Alba), del Nizza (Località Mandolone di Nizza Monferrato), della Barbera d’Asti (Bricco delle Oche di Penango), del Ruchè (Monterovere di Scurzolengo), del Timorasso (Terre di Libarna Valborbera di Cantalupo Ligure) e dell’Alta Langa (Cappelletto di Trezzo Tinella).

In chiusura verrà reso un doveroso ringraziamento ai lavoratori stranieri a cui sono affidate le cure dei nostri pregiati vigneti. Un omaggio che vuole essere un messaggio di fratellanza e di stimolo alla migliore integrazione.

L’aperitivo con i pregiati vini del Collio sarà l’occasione per uno scambio di saluti e di amicizia.

“Questa manifestazione – commenta Roberto Bodrito, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour – ha riscosso grande successo perché premia e incoraggia i viticoltori a curare il paesaggio, riconosce l’apporto importante di lavoratori stranieri e permette di confrontarci con altre realtà vinicole eccellenti nel mondo”.

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