“La mia scuola è di tutti i colori”: il progetto coinvolge la scuola primaria Domenico Savio e il liceo artistico B. Alfieri

Ieri l’inaugurazione di una mostra simbolo di dialogo e condivisione

ASTI – Ieri pomeriggio, 25 maggio, è stata inaugurata la mostra relativa al progetto “La mia scuola è di tutti i colori, che ha coinvolto la scuola primaria Domenico Savio e precisamente le classi I, II, IV A e IV B e le classi 2A, B, D del liceo artistico B. Alfieri di Asti, all’insegna dell’arte concepita come momento creativo e di crescita, come possibilità di cambiare prospettiva e come stimolo del pensiero creativo, dell’educazione alla bellezza.

I giovani artisti della scuola elementare si sono ritrovati a dialogare con gli altri giovani artisti del liceo, che si sono calati nei panni di tutor e hanno, attraverso la scelta di un colore, progettato e realizzato un’opera artistica, associata poi a una produzione letteraria del gruppo di bambini: un haiku, una poesia, una filastrocca, facendo emergere, così, le emozioni che suscitano i colori stessi.

Tutte le opere realizzate verranno esposte a una mostra finale che avrà il patrocinio dellUnicef di Asti.

Il progetto è andato al di là di forme e colori,  che si sono trasformati in opere d’arte, perché ha davvero rappresentato l’occasione di dialogo, di inclusione e di multiculturalità tra i giovani, dello stare bene insieme, all’interno di una scuola che ha come obiettivo non solo ampliare orizzonti culturali, ma anche e soprattutto migliorare lo stare a scuola, attraverso la collaborazione e il sorriso di chi ha trovato nuovi amici: gli studenti dell’artistico e gli alunni della Domenico Savio, due scuole le cui Dirigenti, Maria Stella Perrone e Cristina Trotta, collaborano affinché la scuola possa rappresentare un luogo di spazi accoglienti e di condivisione, di apertura a possibili itinerari di ricerca e di scoperta degli infiniti modi di guardare e ridefinire la realtà, le cose e le persone.

Presenti all’incontro sia gli allievi dell’artistico che della Domenico Savio, tanti genitori e i  docenti delle due scuole coinvolte nel progetto;  a rappresentare il Comune di Asti Claudia Binello e Loretta Bologna.

LA MIA SCUOLA E’ DI TUTTI I COLORI

Come sulla tavolozza del pittore, ognuno di noi è un colore che poi, sulla tela, si fonde insieme agli altri per creare un unico dipinto.

Il punto centrale delle azioni della scuola è il diritto dell’alunno e della sua famiglia a trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, facilitazione e/o piena espressione delle proprie potenzialità nel processo di inserimento scolastico e nel territorio di appartenenza. La scuola deve attivare percorsi inclusivi che tengano conto della vasta gamma di diversità sempre più presenti nei suoi contesti, intese sia come specificità nell’apprendimento, sia come differenze a livello culturale, linguistico, socio-economico e relazionale. L’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni non italiani mettono in campo aspetti di comunicazione tra culture, talvolta anche con risvolti problematici per le possibili resistenze o chiusure: razzismo o xenofobia degli autoctoni, chiusura etnica nelle comunità da parte di alcuni gruppi immigrati. È pertanto necessario predisporre spazi e momenti destinati allo sviluppo di una cultura inclusiva, connotata dal dialogo, dal rispetto, dall’attribuire valore ad ogni persona, dal trovare modi e occasioni per favorire la partecipazione e l’apprendimento di tutti.

La scuola con i suoi progetti mirati è occasione di arricchimento e di maturazione in vista di una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio e l’accettazione produttiva delle diversità come valori ed opportunità di crescita democratica.”

Il progetto intende sviluppare queste occasioni attraverso l’arte.

Entrare nell’arte significa rendere arte il quotidiano, aprirsi a possibili itinerari di ricerca e di scoperta degli infiniti modi di guardare e ridefinire la realtà, le cose e le persone. Un processo del tutto naturale per il bambino che diventa interprete della realtà sfruttando per lo più le sue capacità sensopercettive e ideative. Toccando, vedendo, facendo, trasformando, intervenendo, egli fa proprio il mondo in cui vive e intreccia con esso legami profondi. Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini a vivere la multiculturalità, in una prospettiva interculturale che salvaguardia l’unicità di ciascuna persona e, in una prospettiva inclusiva, che rende significativa l’esperienza scolastica di ciascuno, indipendentemente dalle diversità culturali.

La scuola, in quanto comunità educante ed inclusiva infatti, valorizza da un lato la singolarità dell’identità culturale di ciascun bambino e, dall’altro, l’appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l’intento di formare i futuri cittadini del mondo. L’inclusione e l’integrazione sono traguardi raggiungibili se si mettono in campo dinamiche interculturali che passano attraverso la conoscenza e il confronto tra le diverse culture che i bambini vivono.

Il progetto parte dal concetto di COLORE

Gli alunni del Liceo Artistico intervengono in classe con gli alunni della scuola primaria e diventano TUTOR dei piccoli divisi in gruppi di lavoro. Ogni gruppo parte dalla scelta di un colore diverso che diventa la base per una produzione artistica (un dipinto, un acquerello, una scultura): ogni gruppo guidato dal suo TUTOR sceglie e progetta l’opera che intende realizzare.

Ad ogni opera d’arte sarà associata una produzione letteraria del gruppo di bambini: un HAIKU, una poesia, una filastrocca che rivela le emozioni legate al colore stesso. Tutte le opere verranno esposte a una mostra finale che avrà il patrocinio dell’Unicef di Asti

OBIETTIVI PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA

le arti insegnano ai bambini:

  • a sviluppare capacità di problem solving, a comprendere che i problemi possono avere più di una

soluzione e che ogni domanda può avere più di una risposta. Le soluzioni raramente sono fisse, ma

cambiano in base alle circostanze e alle opportunità. Nella produzione artistica sono infatti

indispensabili sia la volontà, sia la capacità di cogliere le soluzioni impreviste offerte dal lavoro che

si evolve;

  • a elaborare una prospettiva multipla, influenzando anche il modo di osservare e interpretare la

realtà. Durante il processo artistico la mente del bambino viene coinvolta in un processo di

scoperta del “come” e del “perché”. Esattamente come uno scienziato, che sperimenta e scopre

soluzioni, il bambino, quando si trova alle prese con un’idea artistica, analizza le varie possibilità e

lavora attraverso il cambiamento;

  • a pensare “con” e “attraverso” i materiali, rendendoli consapevoli del fatto che attraverso mezzi

materiali è possibile trasformare le idee in realtà.

  • elaborare opinioni sulle relazioni “qualitative” e non solo “quantitative”. In genere, i programmi

educativi sono per lo più incentrati sulle “risposte corrette” e sulle “regole”, mentre nell’arte

prevalgono le opinioni e i giudizi;

  • a trovare un accordo con se stesso e a controllare i propri sforzi. Questo processo, insieme alla

pratica della condivisione e dell’alternarsi, favorisce l’apprezzamento degli sforzi altrui e, al tempo

stesso, la consapevolezza dell’unicità di ciascun individuo, da cui deriva una positiva

consapevolezza di se stessi;

  • quando presentano una natura multiculturale, favoriscono l’integrazione di chi e di ciò che

appare come “diverso”.

 

Responsabili del progetto:

Cornero Rosalba (scuola primaria)

La Perna Carlo (liceo artistico)

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